
I licei sono i più amati dagli studenti italiani. A dimostrarlo è la rilevazione del Ministero sulle preiscrizioni fatte dai ragazzi di terza media: tecnici e professionali non convincono, meglio puntare sul liceo.
I LOVE LICEO - I dati presi in considerazione sono ancora parziali, sono state esaminate circa 500.000 richieste di iscrizione (pari al 94,7% delle domante totali), ma indicano già chiaramente quale sia l’orientamento degli studenti di fronte alla riforma che ha riordinato l’istruzione superiore: i licei danno più fiducia e allora ecco il boom di iscrizioni, il 3% in più rispetto a quelle dell’anno scorso.
SCIENZE APPLICATE IL PIÙ APPREZZATO - Ad andare meglio di tutti è lo Scientifico con l’opzione Scienze applicate, forse per la mancanza del Latino e forse anche per l’incremento delle ore di Informatica. Ma è subito seguito dal liceo linguistico e, un po’ più distante nella classifica dei migliori istituti superiori troviamo anche il liceo classico. Bene anche gli altri licei e, in articolare, per i nuovi musicali-coreutici addirittura un eccesso di domande rispetto ai posti disponibili, ma in questo caso si tratta di una vera novità nel sistema liceale che ha attirato molti ragazzi a tentare.
TECNICI E PROFESSIONALI PERDONO IL LORO FASCINO - Disillusione, invece, per gli istituti tecnici e per quelli professionali che risultano ben al di sotto delle aspettative di Governo e Confindustria, che vedevano, in questi indirizzi, l’occasione per una ripresa occupazionale. Con l’introduzione delle opzioni Scienze applicate e Economico-sociale rispettivamente allo scientifico e in quello per le Scienze umane, i corrispondenti (o simili) indirizzi del tecnico non hanno retto il confronto e hanno visto sfumare l’1,4% di iscrizioni rispetto all’anno precedente. Non va meglio per gli istituti professionali che hanno subito un calo di iscrizioni di circa il 2,2%.
QUALCHE TAGLIO DI TROPPO? - Tra le possibili cause di questi risultati potremmo considerare la ormai radicata convinzione che un’istruzione liceale sia migliore e più completa rispetto a quella che si può avere in un istituto tecnico o professionale e, questo, nonostante gli sforzi del governo di rilanciare, anche attraverso la riforma Gelmini, una formazione professionalizzante. Contributo importante nella preferenza data dagli studenti ai licei, anche i considerevoli tagli alle ore di lezione che, in molti casi, sono andati proprio a discapito di alcune materie di indirizzo e, quindi, di quelle materie fondamentali per una preparazione professionale. Nondimeno la confusione derivata dalla pubblicazione piuttosto tardiva dei regolamenti contenenti la riforma, ha portato studenti e genitori ad andare sul sicuro, scegliendo il liceo.
Cristina Montini