
In seguito ad alcuni episodi di offese e insulti, da parte di docenti ad alunni, registrati in ben tre licei romani, nella serata di mercoledì c'è stato un webinar che ha visto la partecipazione dei presidi e di 150 docenti delle scuole superiori.
Obbiettivo dell'incontro, quello di fissare delle regole comportamentali che i docenti dovranno rispettare sul luogo di lavoro. Una sorta di vademecum comportamentale quindi per evitare che alcuni di questi episodi possano ripetersi, e garantire che gli studenti non vengano più esposti a espressioni o contenuti inadeguati.
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Il Vademecum dei docenti romani
Il “Teachers standards” esiste già in Inghilterra e in Francia. E il vademecum romano ricalcherà proprio questo modello di regole comportamentali. Il promotore dell'iniziativa è Mario Rusconi, Presidente Assopresidi del Lazio e Presidente ANP di Roma, che commenta così al Messaggero alcune regole: “L'insegnante dovrà trattare gli studenti con dignità, costruendo relazioni nel reciproco rispetto e sempre osservando i limiti appropriati alla posizione professionale dell'insegnante. Il docente dovrà dare un contributo positivo alla vita e all'ethos della scuola in generale”.In breve tempo il vademecum sarà elaborato e inviato a tutte le scuole romane. Rusconi precisa che gli appelli degli ultimi giorni non devono cadere nel vuoto perché il compito delle scuole “è determinante per la crescita dei ragazzi che a causa del Covid hanno già vissuto un periodo complesso” e aggiunge: “Non sono previste sanzioni tuttavia si tratta comunque di un codice di norme da seguire”.
Offese e lezioni shock a scuola: i casi a romane
Tutto è nato successivamente ad alcuni episodi che hanno visto alcuni insegnanti delle scuole della Capitale offendere i propri alunni. Si parte dalla prof del liceo Righi, rea di aver additato un'allieva come “poco di buono” per via della pancia scoperta. L'alunna ha da subito ottenuto la piena solidarietà della scuola e dei compagni che il giorno successivo si sono presentati a scuola con la pancia scoperta. Qualche giorno più tardi, una ex insegnante del Righi, e in supplenza all'Orazio, torna sull'accaduto e dai propri profili social si scaglia sostanzialmente contro i genitori, i veri colpevoli, a suo dire, dell'abbigliamento “da tr..” delle figlie.L'ultima bufera, in ordine di tempo, si è scatenata nel liceo Bruno De finetti a Fonte Laurentina, dove un'insegnante ha mostrato i video dell'eroina “Tutta Patata”, interpretata dalla comica Carla Signoris negli anni '90. Uno dei tanti personaggi del panorama comico italiano che però, ispirandosi ad evidenti contenuti sessuali, non è lo spunto migliore per fare lezione con degli undicenni. E su questo ultimo caso il Ministero dell'Istruzione ha addirittura avviato un'indagine sulla docente.