
Il ragazzo, di appena 15 anni, è infatti nato con la sindrome Branchio-Oto-Renale (BOR), una rara condizione genetica che comporta una serie di limitazioni e di problemi che vanno ad aggravarsi con il passare del tempo.
-
Leggi anche:
- Esame di terza media: studente prende 10 e lode ma è un errore della piattaforma
- Il prof durante le vacanze contatta gli alunni per sapere se hanno fatto i compiti: scoppia la polemica
- A 28 anni lavora in Lamborghini grazie alla laurea in Ingegneria. Fare il prof? ”Dal punto vista economico sarebbe un passo indietro notevole"
Le condizioni di salute del ragazzo
L’insegnante ha preso la sua decisione: donerà un rene a Roman McCormick, suo alunno di 15 anni la cui condizione di salute è peggiorata fino a farsi critica. Il ragazzo, infatti, presenta fin dalla nascita la sindrome Branchio-Oto-Renale, una condizione che, come riporta ‘GreenMe’, può influenzare la crescita e lo sviluppo del collo, delle orecchie e dei reni. Nel concreto, proprio a causa dei suoi problemi ai reni, il giovane Roman, non solo non può mangiare come gli altri ragazzi, ma nemmeno può dedicarsi normalmente all’attività fisica. La sua condizione, infatti, lo priva delle forze necessarie, facendolo sentire spesso “molto stanco”, come ha detto lui stesso a ‘abcNews’.Nel corso del tempo la salute di Roman purtroppo è andata peggiorando, sempre di più fino a portarlo a un’insufficienza renale al quarto stadio. Da qui la sentenza dei medici: se non fosse riuscito a trovare un donatore, il ragazzo avrebbe dovuto sottoporsi a dialisi.
La ricerca dei genitori e la decisione dell’insegnante
I genitori di Roman, Jamie Redd e Dan McCormick (anche lui affetto dalla stessa patologia) non sono rimasti a guardare. Determinati a trovare una soluzione per il figlio, si sono quindi rivolti alle testate locali, alle reti televisive e alle fondazioni per diffondere il più possibile l’appello. La ricerca di un donatore è andata avanti per due lunghissimi anni, ma l’attesa alla fine ha dato i suoi risultati. La storia di Roman è giunta all’attenzione della persona giusta.A metà febbraio, tramite Facebook, un amico di McCarthy, ha mandato un messaggio al prof, chiedendogli se per caso non si trattasse di un suo studente. Sì, la risposta. McCarthy allora non ci ha pensato due volte e si è recato in clinica il giorno seguente per sottoporsi al test di verifica. Dopo aver scoperto di essere compatibile con il ragazzo (gruppo sanguigno 0 positivo), l’insegnante ha quindi avviato l’iter di controlli ed esami per essere abbinato con il giovane e procedere con l’operazione. Roman è un ragazzo gentile, Roman è un suo alunno, questo e altro per rendergli la vita migliore.
L’insegnante: “Entusiasta di aiutare Roman”
All’inizio il prof di Matematica aveva intenzione di rimanere nell’anonimato, ma poi ha cambiato idea. La famiglia McCormick, dopo aver investito così tanta speranza nelle ricerche di un donatore, voleva sapere il nome di chi, con un gesto del tutto non dovuto, ha salvato la vita del figlio.McCarthy si è detto “solo molto entusiasta” (“just very excited”) di aiutare il suo studente e incoraggia gli altri a fare altrettanto, anche soltanto per venire a conoscenza di potenziali corrispondenze che permetterebbero di diventare dei donatori.