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sciopero degli studenti 28 gennaio

La morte del giovane Lorenzo ha sconvolto fortemente il mondo della scuola. E mentre c'è chi, in queste ore, si pone delle domande circa il sistema dell'alternanza scuola-lavoro, c'è chi invece non ha dubbi in merito alla reale esigenza di garantire più sicurezza suoi luoghi di lavoro: si tratta degli studenti.

Scesi in piazza nella serata di ieri, in un corteo che è arrivato fino a sotto la sede del Ministero dell'Istruzione, gli studenti hanno indetto un nuovo sciopero, con nuove richieste per il Ministro Bianchi, che si terrà il 28 gennaio. Al centro della protesta ci saranno i corsi di sicurezza sul lavoro e la sicurezza nelle scuole.

UDS: “I nostri appelli alla sicurezza caduti nel vuoto”

La scomparsa del 18enne, durante uno stage, non solo ha gettato nuove ombre sul mondo del lavoro, ma ha anche scatenato le ire degli studenti che tornano alla carica lamentando scarsa attenzione da parte del Ministero dell'Istruzione: “Ciò che è successo è inaccettabile, ma il lutto non basta. Proviamo molta rabbia, da anni segnaliamo al Ministero una situazione inaccettabile e di insicurezza, ma non siamo mai stati ascoltati seriamente. Nessun tavolo ministeriale è mai stato svolto, l’idea di una scuola pubblica unicamente volta a formare lavoratori in grado di sottostare a logiche aziendalizzanti sembra non si possa mettere in discussione”.

Questo quanto si legge nel comunicato dell'Unione degli Studenti che chiede nuove misure per garantire più sicurezza agli studenti. Quindi lo sciopero del 28 gennaio sarà un'occasione per rimarcare ancora una volta le distanze tra gli studenti e il mondo della politica, ma anche per denunciare la precarietà del PCTO: “Vogliamo una risposta prontiva da parte del ministro Bianchi, e l’introduzione di uno statuto delle studentesse e degli studenti in PCTO, che tuteli i reali obiettivi formativiconcludono gli studenti.