
La pausa delle vacanze estive sta per terminare e già si prevede un inizio turbolento per il nuovo anno scolastico 2021/2022, in partenza tra poche settimane. La decisione del Governo di sottoporre il personale scolastico all'obbligo di esibire il Green pass contro il Covid-19 ha infatti suscitato accese polemiche, soprattutto fra i più restii alla vaccinazione.
Nonostante gli sforzi e i progressi ottenuti dall’avanzamento della campagna vaccinale, tuttavia quest’ultima non è bastata ad eliminare del tutto la diffusione della pandemia.
Per tutti questi motivi, il sindacato della scuola Anief ha deciso di proporre uno sciopero generale del personale già dal primo giorno di scuola.
I membri del sindacato non hanno infatti approvato e sottoscritto il nuovo protocollo di sicurezza, realizzato per gestire personale e studenti all’interno degli edifici scolastici.
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Sciopero Anief: l’obbligo vaccinale non è la soluzione
Nonostante l’impegno condiviso di ripristinare una didattica in presenza, Marcello Pacifico, Presidente di Anief, sostiene che le soluzioni ordinate dal protocollo non sono efficaci.A chiarire bene la posizione di Anief e l’invito del sindacato a scioperare anche dopo due anni di Dad, il Presidente in una nota riportata da Orizzonte Scuola, ha evidenziato che le soluzioni imposte dal Governo, in realtà non garantiscono affatto sicurezza nelle scuole: “Ora con la variante Delta è stato accertato che il contagio si diffonde anche tra chi ha avuto il vaccino. Continuare a ripetere che l’obbligo vaccinale risolve il problema della DAD e anche quello del distanziamento interpersonale laddove non ci siano le condizioni equivale a mettere a rischio la salute di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle istituzioni scolastiche, e dei nostri studenti e studentesse. Per questo si sciopera già il primo giorno della campanella. Chi governa deve ascoltare la voce che proviene dal mondo della scuola”.
Per abolire l’obbligo del vaccino tra il personale scolastico e universitario e tra gli studenti universitari, Pacifico dichiara anche di aver raccolto in due sole settimane quasi 150mile firme. La posizione del sindacato sembra essere stata tuttavia ignorata dal Governo che ha invece ritenuto necessario ricorrere al Green pass per gestire il flusso dei dipendenti nelle scuole.
La posizione di Anief: necessari interventi di diverso tipo nella scuola per garantire sicurezza
Secondo Anief, per evitare la diffusione del Covid, sarebbero stati necessari interventi di diverso tipo su tutti quei problemi che da decenni affliggono la scuola e di cui lo scoppi della pandemia ne ha accentuato le criticità: “Abbiamo bisogno di classi con non più di 15 alunni ogni 35 metri quadri e non di sanzioni e multe per chi non possiede un green pass per libera scelta o perché non può fisicamente permetterselo. Abbiamo bisogno di organici seri che possano rispondere a questa sfida senza più supplenti chiamati ogni anno. […] Bisogna ripristinare il doppio canale di reclutamento per evitare l’avviso dei contratti a termine piuttosto che pensare di chiamare gli ennesimi supplenti al posto del personale senza green pass che pure ha lavorato in Dad e in presenza durante la crisi”.Secondo il parere di Pacifico, classi pollaio e precariato che persiste nonostante le nuove immissioni in ruolo, per nulla sufficienti a colmare le migliaia di cattedre vuote, sono dunque le due criticità maggiori da considerare per la sicurezza nelle aule scolastiche.
Insomma, dalle parole del Presidente, la posizione di Anief risulta molto chiara nei motivi che hanno spinto il sindacato a bandire uno sciopero proprio il primo giorno di scuola, dopo quasi due anni di Dad: “Non ci saremo il primo giorno della campanella perché vogliamo esserci a scuola in sicurezza e in presenza tutto l’anno. Chiediamo ascolto. Dialogare significa discutere in due mentre ormai il ruolo del sindacato durante questa crisi si è ridotto a ratificare scelte irragionevoli, senza un preventivo confronto”.
Primo giorno di scuola 2021/2022: le date di inizio per ogni Regione
Tra poche settimane il nuovo anno scolastico 2021/2022 prenderà avvio secondo i calendari scolastici regionali stilati nei mesi scorsi. Verso la metà di settembre suonerà la prima campanella delle scuole di ogni Regione, pronte ad accogliere personale e studenti con l’obiettivo di ripristinare la didattica in presenza. Molti docenti potrebbero comunque aderire allo sciopero indetto da Anief, compromettendo la didattica sin dal primo giorno.La prima ad inaugurare il nuovo anno scolastico sarà la Provincia autonoma di Bolzano il 6 settembre. Dal 13 Settembre le scuole del Piemonte, Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto apriranno le porte a studenti e personale. In Sardegna l’inizio è previsto il 14 Settembre, seguito il 15 Settembre da Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana. Il 16 Settembre è la data di inizio fissata in Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Chiudono l’elenco la Calabria e la Puglia che suoneranno la prima campanella per ultime il 20 Settembre.