
Ventiquattro ore di stop per diverse categorie del lavoro pubblico e privato per dire "No alla guerra" e chiedere l'adeguamento degli stipendi, in base soprattutto al grande tema intorno all'aumento considerevole dei prezzi.
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20 maggio, sciopero anche della scuola: "No alla guerra, sì a stipendi più adeguati"
Numerose sigle sindacali, tra cui Usb, Unicobas e Sgb, e associazioni pacifiste scendono in piazza oggi 20 maggio per dire basta al conflitto scoppiato in Ucraina quasi tre mesi fa. Ma non solo: la manifestazione sarà una buona occasione anche per portare avanti la battaglia per il riconoscimento di salari adeguati per tutti. In più, i promotori dell'iniziativa chiedono che l'Italia accetti di non essere più coinvolta nella vicenda che interessa l'Ucraina e la Russia, sollecitando anche l'uscita del nostro Paese dal Patto Atlantico. "Fuori l’Italia dalla Nato e fuori la Nato dall’Italia" - questo il vecchio slogan nato con i moti del '68 italiano che in questo periodo sta tornando in voga e rappresenterà lo sciopero di questo venerdì 20 maggio.Le manifestazioni saranno previste in tutto il Paese e anche la scuola sarà interessata. Le città in cui saranno organizzati i principali corte sono Roma, Milano, Palermo, Torino, Bologna e Firenze.