3' di lettura 3' di lettura
vince ricorso a tarUna studentessa di quindici anni, bocciata per quattro insufficienze in pagella, potrà frequentare l’anno scolastico successivo dopo che il Tar ha accolto il ricorso mosso dai suoi genitori. Grazie all’intervento della famiglia, la studentessa potrà essere ammessa al terzo anno del liceo linguistico di Lodi in cui studia.

Il Tribunale Amministrativo Regionale ha, infatti, accusato il liceo frequentato dalla ragazza di non essersi mosso a tempo debito per l’applicazione di un PDP specifico per il deficit cognitivo che le era stato diagnosticato già da diversi mesi.

La denuncia

Lo scorso giugno la famiglia della studentessa ha appreso con dispiacere che la ragazza non era stata ammessa al terzo anno di scuola superiore. Il motivo della bocciatura era stato individuato nelle quattro insufficienze gravi riportate in pagella. I genitori della ragazza, però, non hanno condiviso la decisione dell’istituto frequentato dalla figlia e hanno deciso di presentare ricorso presso il Tribunale Amministrativo della Lombardia. Sembrerebbe che oltre alle quattro insufficienze, la pagella della ragazza riportasse anche diverse valutazioni intorno al cinque. Nonostante questo, il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso e ha ritenuto opportuno rivedere la decisione del liceo linguistico di Lodi, frequentato dalla ragazza.

La decisione del Tar

Dopo aver effettuato le necessarie verifiche sul caso, il Tar ha deciso di permettere l’ammissione della studentessa alla classe successiva. Il tribunale ha ritenuto che il liceo abbia applicato troppo tardi il piano didattico personalizzato previsto per gli studenti in difficoltà. Già dallo scorso febbraio, infatti, alla ragazza era stato diagnosticato un deficit cognitivo e la scuola avrebbe dovuto muoversi da subito per applicare il PDP previsto in questi casi. Invece, nonostante la diagnosi certificata risalga a febbraio, il liceo sembra aver adottato il piano personalizzato solo a maggio, a ridosso della conclusione dell’anno scolastico, impedendo alla ragazza di recuperare in tempo le insufficienze. Proprio a causa del ritardo commesso dall’istituto, il Tar ha deciso di annullare la bocciatura della studentessa che potrà continuare il suo percorso scolastico senza dover ripetere l'anno.