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meloni liceo made in italyDalle parole ai fatti: ”Il liceo del Made in Italy è in dirittura d'arrivo”. Parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che rilancia ancora una volta l'iniziativa di cui si è fatto carico il suo Governo.

fonte foto: Instagram Giorgia Meloni

La Premier, intervenuta all'inaugurazione del Salone del Mobile presso la Fiera di Milano Rho, è tornata sull'argomento rivendicando la bontà della misura. Un liceo a tutti gli effetti, con materie tradizionali, che conta nel triennio lo studio di nuovi insegnamenti, come ad esempio 'Made in Italy e mercati internazionali'.

I pilastri del Liceo Made in Italy

“Abbiamo il paradosso di un’alta disoccupazione e la difficoltà di trovare lavoratori in settori d’eccellenza – ha evidenziato il presidente del Consiglio -. Ritengo una cosa strategica cercare di allineare il rapporto fra domanda e offerta facendo una rivoluzione culturale sul ruolo del sapere artigiano insieme all’innovazione“, conclude.

Sono principalmente quattro i pilastri su cui poggia questo nuovo percorso scolastico. Il nuovo liceo promosso dall'esecutivo mira ad indirizzare allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradi­zione umanistica del nostro Paese; guidare lo studente ad approfon­dire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per co­gliere la complessità e la specificità di al­cuni settori strategici dell’economia del Pa­ese; assicurare allo studente un per­corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in am­bito universitario e favorire lo sviluppo di uno spirito critico da parte degli studenti.

Cosa si studierà al Liceo Made in Italy?

Il liceo del Made in Italy funzionerà come un liceo tradizionale nel primo biennio. Sono quindi previste lezioni a 360 gradi su diversi insegnamenti: lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative. Nel triennio poi alcune materie lasceranno spazio alle novità.

Negli ultimi tre anni gli studenti si misureranno con: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le new entry: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.