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La Premier, intervenuta all'inaugurazione del Salone del Mobile presso la Fiera di Milano Rho, è tornata sull'argomento rivendicando la bontà della misura. Un liceo a tutti gli effetti, con materie tradizionali, che conta nel triennio lo studio di nuovi insegnamenti, come ad esempio 'Made in Italy e mercati internazionali'.
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I pilastri del Liceo Made in Italy
“Abbiamo il paradosso di un’alta disoccupazione e la difficoltà di trovare lavoratori in settori d’eccellenza – ha evidenziato il presidente del Consiglio -. Ritengo una cosa strategica cercare di allineare il rapporto fra domanda e offerta facendo una rivoluzione culturale sul ruolo del sapere artigiano insieme all’innovazione“, conclude.Sono principalmente quattro i pilastri su cui poggia questo nuovo percorso scolastico. Il nuovo liceo promosso dall'esecutivo mira ad indirizzare allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradizione umanistica del nostro Paese; guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del Paese; assicurare allo studente un percorso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in ambito universitario e favorire lo sviluppo di uno spirito critico da parte degli studenti.
Cosa si studierà al Liceo Made in Italy?
Il liceo del Made in Italy funzionerà come un liceo tradizionale nel primo biennio. Sono quindi previste lezioni a 360 gradi su diversi insegnamenti: lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative. Nel triennio poi alcune materie lasceranno spazio alle novità.Negli ultimi tre anni gli studenti si misureranno con: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le new entry: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.