
La ricerca, svolta su un campione di 924 insegnanti, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, ha portato a galla un problema piuttosto diffuso in tutto il mondo. Svolgendo circa 80 ore di straordinari mensili, i docenti giapponesi mettono a rischio la loro salute esponendosi al rischio di esaurimento nervoso e venendo, in alcuni casi, anche mal retribuiti.
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Insegnanti stressati e mal pagati: un problema comune
Calcolatrice alla mano, quanto detto significa che i prof giapponesi in media trascorrono 3 ore giornaliere in più tra le mura scolastiche. Una situazione condivisa con gli insegnanti di scuola elementare, costretti addirittura “a dichiarare meno ore di lavoro rispetto a quelle effettivamente lavorate”. Il responsabile della ricerca, il professor Uchida, ha commentato i dati, non senza qualche preoccupazione: ”Gli effetti peggiori dei lunghi orari di lavoro degli insegnanti ricadono principalmente sui bambini. Questo è un problema sociale che va assolutamente affrontato”.Il ricercatore è poi intervenuto sulla questione del monte ore di lavoro degli insegnanti, su cui molto spesso i dirigenti giocano a ribasso: ”Le richieste da parte dei dirigenti di sottostimare le ore effettivamente lavorate è un escamotage per aggirare la legge del 2019 sulle condizioni di lavoro del personale educativo, che limita gli straordinari a 45 ore al mese. È fondamentale che le istituzioni prendano atto del problema e che intervengano aumentando il numero degli insegnanti oppure con riforme in grado di ridurre il carico di lavoro” ha concluso il professor Uchida.