
Sarà un inizio turbolento quello della prossima settimana: lunedì 11 ottobre 2021 molte sigle sindacali hanno infatti unito le forze per organizzare uno sciopero generale in tutta Italia che coinvolgerà doversi settori della vita cittadina con lo scopo di protestare contro alcune riforme del Governo Draghi, tra cui il tanto discusso obbligo del Green Pass.
I disagi riguarderanno il settore dei trasporti pubblici, delle autostrade, degli aerei, degli uffici aperti al pubblico, estendendosi anche al mondo della scuola e dell’Università.
Anche il Ministero dell’Istruzione nella nota DFP-64000-P28-09-2021, ha ufficializzato la notizia di questo sciopero nazionale: “Le Associazioni sindacali ADL COBAS, Confederazione COBAS, COBAS Scuola Sardegna, CUB, SGB, SI COBAS, SIAL COBAS, SLAI COBAS S.C., USB, USI CIT, CIB UNICOBAS, CLAP e FUORI MERCATO, USI – Unione Sindacale Italiana - Confederazione sindacale fondata nel 1912, nonché le Associazioni sindacali FLMU, ALL COBAS, SOL COBAS e SOA hanno proclamato lo sciopero generale nazionale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata dell’11 ottobre 2021 con adesione dell’Associazione Sindacale Unicobas Scuola e Università, CUB SUR, ORSA, USI EDUCAZIONE, USB VVF, USB PI, SIDL e USI LEL”.
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Sciopero 11 Ottobre 2021: le richieste dei sindacati della scuola
I COBAS attivi nel settore della scuola, hanno aderito allo sciopero nazionale di lunedì 11 Ottobre per protestare contro i disagi che la pandemia ha reso sempre più evidenti e urgenti. La protesta infatti è rivolta a più problematiche relative sia alle infrastrutture scolastiche sia alla gestione e agli iter di assunzione del personale. Di seguito sono elencati in modo puntuale i motivi dichiarati su Cobas.it, alla base dello sciopero nazionale che lunedì 11 Ottobre potrebbe compromettere la continuità delle lezioni in tutte le scuole del nostro Paese:-
• Riduzione del numero di alunni per classe fino ad un massimo di 20 o di 15 nel caso in cui siano presenti studenti diversamente abili;
• Assunzione diretta dei docenti con 3 anni di servizio e del personale Ata con 2 anni di servizio. Di conseguenza, si richiede l’abbandono del reclutamento attraverso algoritmi e si rendono necessari alcuni aggiornamenti sui criteri per il reclutamento del personale Ata (“aumento continuo delle competenze richieste agli amministrativi; spazi da gestire e numero di esonerati dalle pulizie per i collaboratori; estensione dei laboratori informatici al primo ciclo per i tecnici");
• Maggiori fondi da destinare all’edilizia scolastica e al trasporto pubblico;
• Rinnovo del CCNL scaduto ormai da 3 anni e che ad oggi presenta una diminuzione del potere d’acquisto degli stipendi del 20%;
• Una maggiore attenzione a scuola agli strumenti cognitivi a discapito di una didattica basata sulle “competenze addestrative”;
• Favorire le adesioni volontarie alla campagna di vaccinazione ed annullare l’obbligo del Green Pass; è richiesta inoltre la possibilità di effettuare tamponi salivari gratuiti e la presenza presidi sanitari nelle scuole per monitorare la diffusione dei contagi;
• Contrastare la possibilità di “rendere strutturale il ricorso alla DAD” e alle piattaforme digitali.