
Il dirigente scolastico ha diramato una circolare rivolta a studenti e famiglie, definendo il gesto come ”brutale, brutto, violento e pesante”. In un tweet, il Ministro Valditara ha elogiato la presa di posizione del preside, perché ”consapevole del suo alto ruolo istituzionale”: il commento del Ministro ha suscitato diverse polemiche da parte di chi avrebbe voluto una uguale considerazione dei fatti di Firenze.
-
Leggi anche:
- Riprende uno studente poi si toglie camicia e canottiera: professore sospeso
- Aggressione agli studenti a Firenze, la lettera della preside: "Il fascismo è nato così"
- Studente vittima di bullismo, tutta la famiglia si trasferisce in Germania: "Non si prendono provvedimenti adeguati"
La circolare del preside: il Ministro Valditara approva
“Siamo tutti dispiaciuti perché non ci riconosciamo in questo linguaggio, in questi modi che sono per noi completamente inediti e preoccupanti e che rifiutiamo. Gli studenti del liceo si sono immediatamente dissociati tramite i loro rappresentanti e la comunità scolastica tutta, studenti e docenti, condanna nel modo più netto l'atto di intimidazione avvenuto” scrive il preside nella circolare. Il dirigente scolastico detta la linea contro i responsabili: ”Continueremo come sempre a promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre spalancata la porta del dialogo educativo, anche con chi, come in questo caso, eventualmente se ne è discostato, fermo restando l'impegno a cercare di individuare e perseguire le responsabilità del gesto”.Il preside apre alla politica a scuola, purché rispettosa del pluralismo, e orientata a superare ”i linguaggi vecchi, logori e cupi, che alzano i muri”, andando oltre gli slogan della propaganda politica. Superare le ideologie per concedere spazio ad un confronto, pacifico e costruttivo: un input accolto con favore dal Ministro Valditara. Il numero uno del Ministero dell'Istruzione e del Merito ha pubblicato un tweet riprendendo la vicenda e giudicando il preside come ”coraggioso e consapevole del suo ruolo istituzionale”.