Giulia.Onofri
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Elezioni dei rappresentanti di classe e di istituto in presenza

Dopo non molto tempo dalla chiusura dei seggi per il Referendum nazionale, le scuole primarie e secondarie di I e II grado si stanno già preparando ad ospitare una nuova votazione per eleggere i rappresentanti dei consigli di classe e quelli di istituto.


In ogni consiglio di classe delle scuole medie e delle elementari devono essere eletti quattro genitori, mentre nei consigli di classe delle superiori devono essere eletti due genitori e due studenti.
Nei consigli di istituto delle scuole medie invece i rappresentanti da eleggere sono otto, mentre nelle superiori sono quattro genitori e quattro studenti.

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Le normative scolastiche vigenti stabiliscono che ogni tre anni le elezioni devono essere rinnovate per favorire la partecipazione attiva e democratica delle famiglie nelle decisioni dell’istituto. Nonostante le generali perplessità e le richieste di svolgere le elezioni da remoto, il Ministero dell’Istruzione, in una circolare inviata il 2 ottobre, ha ribadito non solo la necessità che esse vengano effettuate, ma anche l’obbligatorietà di farle in presenza in ciascun istituto.
Tra gli obblighi che accompagnano l’inizio dell’anno scolastico infatti le votazioni sono connaturate all’operato di ogni scuola, che deve sempre mantenersi corretto e democratico, come sottolinea lo stesso MI in una nota: “Le elezioni degli organi collegiali delle scuole non sono rinviabili. Sono infatti un obbligo previsto dalle norme e sono necessarie per garantire organi pienamente legittimi e in grado di produrre deliberazioni altrettanto legittime. Sono inoltre fondamentali per la vita democratica delle scuole e per la partecipazione attiva delle famiglie, delle studentesse e degli studenti”.
Mentre gli studenti potranno procedere alle elezioni durante le ore di lezione a scuola, il problema degli assembramenti diventa più preoccupante e concreto per i migliaia di genitori che invece anche quest’anno saranno chiamati a recarsi in sede per votare.
Il MI ha infatti stabilito che entro il 31 ottobre le scuole dovranno procedere con l’attuazione in presenza delle elezioni dei rappresentanti.

Le elezioni del futuro potranno essere a distanza?

Sebbene il Ministero dell’Istruzione non abbia accolto la proposta immediata di far svolgere le elezioni online, tuttavia non si è mostrato indifferente alle numerose richieste e disapprovazioni manifestate non solo dalle comunità scolastiche ma anche dallo stesso Mario Rusconi, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. Rusconi infatti non ha nascosto il proprio disappunto per lo svolgimento delle elezioni dei rappresentanti in presenza, ritenendo invece più opportune soluzioni a distanza per garantire una più ampia partecipazione da parte delle famiglie e per scongiurare il rischio di assembramenti e quindi di eventuali focolai di contagi.
Nonostante la posizione del Ministero dell’Istruzione sia rimasta invariata sulla necessità di effettuare le votazioni in presenza, tuttavia si è mostrato favorevole ad accogliere, per i prossimi anni, le nuove possibilità offerte dalla tecnologia. L’obiettivo del MI è infatti quello che ricerca una concreta “modernizzazione del sistema scolastico”, in grado di riformare anche il sistema delle “votazioni per gli Organi collegiali con lo scopo di cercare, fra l’altro, di ampliare la partecipazione al voto”.
Se dunque nel futuro si potranno aprire nuovi scenari mirati a “sviluppare e migliorare il sistema nazionale di istruzione e formazione”, per quest’anno, invece, il Mi si dichiara impreparato a garantire la trasparenza e l’attendibilità di preferenze espresse in forma elettronica, che per questo motivo avverranno in modo tradizionale nelle rispettive sedi scolastiche.

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