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giuseppe valditaraNovità in arrivo sul fronte dell'educazione civica. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sulla Competitività che prevede l'inserimento dell'Educazione Finanziaria nell'ambito dell'Educazione Civica.
Vediamo meglio nel dettaglio di cosa si tratta.

fonte foto: via Huffington Post

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Promuovere la formazione finanziaria

Come spiega il Ministero dell'Istruzione e del Merito, in una nota, l'iniziativa ha come obiettivo quello di fornire ai giovani cittadini una formazione finanziaria completa che li renda consapevoli del loro ruolo nella vita economica del Paese. Per raggiungere questo scopo, il disegno di legge prevede una cooperazione tra istituzioni e soggetti economici per promuovere la cultura finanziaria. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito, in collaborazione con la Banca d'Italia e la Consob, definirà le linee guida per l'insegnamento dell'Educazione Finanziaria nelle scuole. Inoltre, saranno sottoscritti accordi specifici per promuovere la cultura finanziaria, rispettando l'autonomia scolastica.

Valditara: "Centrali i temi di risparmio e investimento"

Su Twitter, il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, plaude all'approvazione del disegno di legge: "L'Educazione finanziaria sarà studiata nell’ambito dell’Educazione Civica. Risparmio e investimento saranno centrali nella crescita dei ragazzi. Il MIM redigerà le linee guida per l’insegnamento, d’intesa con Bankitalia, Consob e realtà rappresentative".

I sindacati: "Non snaturare il senso dell'educazione civica"

La segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, ha espresso, invece, preoccupazione per l'inserimento dell'Educazione Finanziaria nell'insegnamento dell'Educazione Civica. Barbacci invita a una riflessione approfondita per evitare che l'Educazione Civica venga snaturata e diventi un contenitore indistinto. Secondo la segretaria generale sarebbe opportuno rafforzare i temi dell'Educazione Civica e della cittadinanza e della costituzione, lasciando all'autonomia delle scuole eventuali approfondimenti in altri ambiti disciplinari. Barbacci ribadisce la sua perplessità riguardo alla proposta di trasformare questa disciplina in un contenitore indistinto e invita a una riflessione seria sul tema.

I presidi: "Occorrono docenti specializzati"

Anche i dirigenti scolastici esprimono perplessità. Secondo Cristina Costarelli, presidente di ANP Lazio, l'educazione finanziaria ha delle specificità che potrebbero non essere adeguatamente affrontate da tutti gli insegnanti, che potrebbero non possedere le competenze necessarie per trattare questo argomento. Pertanto, Costarelli sostiene che sarebbe necessario che ci siano docenti specializzati in educazione finanziaria, forniti dagli enti con cui il Ministero intende stipulare accordi, come Banca d'Italia e Consob. Costarelli evidenzia inoltre che ci sono già esperienze positive di educazione finanziaria nelle scuole, grazie a progetti PCTO e a insegnanti di potenziamento con competenze giuridico-economiche. Tuttavia, questi percorsi hanno successo grazie alla presenza di personale specializzato in educazione finanziaria.