
Il DPCM pubblicato nella giornata di ieri ha mescolato nuovamente le carte, e di nuovo all’interno del mondo della scuola la situazione sembra non essere ben chiara. La didattica a distanza dovrà coprire almeno il 75% per le superiori e questo sta creando non poca confusione tra studenti e professori, nonché tra i dirigenti. Proprio questi ultimi hanno avuto un giorno, quello di oggi, per cercare di organizzarsi in base alle indicazioni del DPCM di ieri. Vediamo la situazione regione per regione come si sta evolvendo.
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Nuovo Dpcm: quando sarà attivo per le scuole e cosa dice?
Innanzitutto oggi è una giornata di transizione, quindi le scuole rimangano nelle modalità scelte nelle settimane scorse. Infatti il nuovo decreto, come comunicato dal Ministero dell’Istruzione, entrerà in vigore domani 27 ottobre 2020. Scopriamo quindi cosa prevede il nuovo Dpcm del 24 ottobre 2020 per la scuola: mentre le scuole elementari e dell’infanzia continueranno a svolgere lezioni in presenza, le scuole di secondo grado invece dovranno incrementare il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota non inferiore al 75% delle attività, modulando quindi ulteriormente la gestione degli orari d'ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo, come già era necessario prima, che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9,00.
Lombardia Dad al 100%
Mentre dal Governo si impone la soglia minima di didattica a distanza al 75%, in Lombardia il governatore Fontana aveva già emesso un’ordinanza che prevedeva la Dad al 100%, come riporta LaStampa. “Il nostro compito – ha spiegato Fontana – è tutelare la salute - e ha assicurato che quello per la scuola sarà - per un breve periodo.” Dunque ancora non è chiaro se la Lombardia, nel corso delle prossime settimane, intenda seguire la linea governativa riaprendo le scuole con Dad al 75%.
Campania: chiuse di nuovo elementari
De Luca invece, dopo aver in un primo momento chiuso tutte le scuole, riaprendo poi alla possibilità di far tornare in presenza le scuole elementari sotto consiglio della Ministra Azzolina, ha infine deciso di chiudere di nuovo, come riportato da Repubblica.it, e di portare la Dad nella regione al 100% per le scuole primarie e secondarie, allineandosi così alle decisioni della Lombardia.
Sardegna: verso la dad al 100%
Anche in Sardegna è attesa proprio in queste ore l'ordinanza del Presidente della Regione, Solinas, che dovrebbe dare un'ulteriore stretta per le scuole superiori: infatti sembrerebbe che a breve la regione passerà dall'attività in presenza negli istituti del 75%, come da nuovo dpcm, al 100%, con quindi una chiusura totale dei plessi scolastici, questo quanto riportato da Ansa.
Abruzzo: firmata ordinanza di stop ad attività scolastiche in presenza
Infine in Abruzzo è arrivata in queste ore la firma del Presidente della Regione, Marsilio, sull'ordinanza che sancisce lo stop a tutte le attività scolastiche in presenza per le scuole di secondo grado, portando quindi la dad anche qui al 100%, come si può leggere sul sito della Regione Abruzzo. Ma non si ferma qui: infatti si fermeranno anche le lezioni universitarie dal vivo, per favorire, anche in questo caso, la didattica a distanza.
Sicilia: al via la dad al 100%
È delle ultime ore la firma del presidente della regione Sicilia, Musumeci, sull'ordinanza che prevede, per tutte le scuole superiori di secondo grado, la didattica a distanza per il 100% degli studenti, come riportato da Ansa.it. Scelta adottata, anche in questo caso come in altre regioni, per ridurre il numero di persone che si avvalgono dei mezzi pubblici per spostarsi.
Puglia Dad al 100%: arrivata nuova ordinanza
In Puglia invece, dopo l'ultima ordinanza diffusa dal Presidente della Regione che confermava la linea del Governo con la dad al 75%, è di ieri sera l'ultima novità: nuova ordinanza pubblicata sul sito della Regione Puglia che stabilisce, dal 30 ottobre al 24 novembre 2020, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado) che dovranno quindi adottare la didattica digitale integrata.Secondo i calcoli di Tuttoscuola, tra plessi scolastici, scuole e istituti statali, saranno 1.682 le sedi scolastiche che non accoglieranno alunni, anche se presumibilmente ospiteranno ugualmente i 47.782 insegnanti che da scuola attiveranno la DAD per i loro alunni.
Nelle scuole statali rimarranno chiuse quasi 24 mila classi (esattamente 23.935) dove fino ad oggi era presente circa mezzo milione di alunni (esattamente 494.368). Ma anche nelle 82 scuole paritarie, frequentate da circa 7 mila alunni, le lezioni in presenza saranno sospese. Oltre mezzo milione di alunni pugliesi, dunque, dovranno rimanere a casa.
Complessivamente in una sola settimana di chiusura non verranno svolte 745.790 ore di lezioni in presenza con il rischio, molto concreto, che in remoto non tutti gli alunni riescano a fruirne.
Emilia Romagna: ordinanza per dad al 75%
La Regione Emilia-Romagna si uniforma alla linea governativa e decide di adottare tramite l'ordinanza firmata da Bonaccini la dad al 75% su tutto il territorio regionale. Questa ordinanza è entrata in vigore il 27 ottobre e sarà valida fino al 24 novembre 2020, come riportato da OrizzonteScuola, salvo, ovviamente, ulteriori notifiche e comunicazioni ufficiali.
Il Veneto si adegua a una dad al 75%
Non senza rammarico il governatore del Veneto, Zaia, nelle ultime ore ha firmato un'ordinanza per portare la dad della regione al 75%, dichiarando però, ad Ansa.it, il suo malcontento: "Avevo pronta un'ordinanza in cui c'era scritto il 50% di didattica a distanza, ma oggi firmo un'ordinanza per la chiusura al 75%, non ho alternative, ma non ce l'ha nessuno dei miei colleghi. Il Dpcm - ha aggiunto - dice che ci devono pensare le Regioni ma poi mette l'obbligo del 75%. Io lo trovo assurdo. La mia ordinanza non toccava le attività produttive, ma quelle scolastiche e la formazione professionale. Entrerà in vigore da dopodomani, non voglio mettere nei casini le scuole".
Toscana voleva la Dad al 50%
Giani, il presidente della regione Toscana sabato 24 ottobre 2020 proponeva una didattica a distanza per le scuole superiori del 50% estesa fino a Natale, come riportato da OrizzonteScuola. Tuttavia il governatore regionale si è dovuto adattare alla linea governativa, portando la dad al 75%, impegnandosi però a non estenderla oltre, infatti, come riportato da OrizzoneScuola, ha dichiarato: "Non la estenderemo fino al 100% e faremo di tutto per tutelare la sicurezza delle lezioni in presenza".