
Dopo le feste pasquali ci si appresta a tornare in classe: fino alla prima media in tutta Italia, anche oltre nelle zone arancioni. I sindaci non avranno più modo di decidere altrimenti, fatte salve gravi eccezioni dovute ad un eventuale innalzamento di contagi tra gli alunni. La disposizione resterà in vigore per tutto il mese di aprile. Vediamo in dettaglio cosa succederà nei prossimi giorni.
Leggi anche:
- Scuola, dopo Pasqua 6 alunni su 10 in presenza
- Andare bene a scuola senza studiare troppo: i trucchi vincenti
- 10 gadget tecnologici (e non) che ti aiutano a studiare
- In zona rossa scuole aperte fino alla prima media da dopo Pasqua
La situazione di regione in regione: chi torna in classe
Asili, elementari e prima media, dunque, di nuovo a scuola dal 7 aprile. La situazione aggiornata alle ore 10 di oggi (5 aprile), ci parla quindi di un ritorno in presenza in tutte le regioni, sia in quelle rosse sia in quelle arancioni. Nelle zone rosse si torna sui banchi fino in prima media, dalla seconda media in poi si resta a casa con la didattica a distanza. Nelle zone arancioni, si torna in presenza fino alla terza media, per quanto riguarda poi le scuole superiori, si torna sui banchi con percentuali che vanno dal 50 ad un massimo del 75%, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali. Contrariamente a quanto accaduto nei giorni precedenti, i comuni quindi non avranno più la possibilità di decidere il contrario, anche se la versione definitiva del testo del Consiglio dei Ministri, nell’articolo 2, aggiunge una deroga che consentirà comunque di chiudere “in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica”. Questa eccezione è stata inserita dopo aver consultato le competenti autorità sanitarie e “nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio”. Scuolainforma ci fornisce una lista dettagliata delle regole per chi rientra a scuola dal 7 aprile regione per regione:- Valle D’Aosta: la regione diventa rossa, quindi tornano a scuola gli alunni delle materne, delle elementari e della prima media.
- Piemonte: regione confermata in zona rossa. Si rientra fino alla prima media.
- Lombardia: anche questa regione resta rossa, stesse regole delle precedenti.
- Liguria: è in zona arancione, ma per un’ordinanza del governatore le province di Savona e di Imperia sono aree rosse fino all’11 aprile. Fino a questa data quindi, tutti gli studenti delle superiori restano in Dad.
- Trentino: regole diverse per i due capoluoghi di provincia. Trento dal 6 aprile torna in arancione: tutti in presenza alle medie, superiori al 50%. Bolzano, sempre arancione, segue l'ordinanza del governatore per cui dal 7 aprile alle superiori si torna a scuola fino ad un massimo del 75% ma, come per elementari e medie, solo previo test di screening. Chi non si sottopone al tampone resta in Dad.
- Veneto: torna in arancione. Tutti in presenza fino alla prima media. Si torna anche in seconda e terza, salvo collocazione del Veneto in zona rossa con successiva ordinanza del Ministero della salute. Nelle scuole secondarie di secondo grado in presenza al 50%, sempre che la regioni non passi in zona rossa.
- Friuli Venezia Giulia: confermata tutta la regione in zona rossa.
- Emilia Romagna: resta in rosso, dal 7 tornano nidi, materne, elementari e prima media.
- Toscana: resta in rosso almeno fino al 20 aprile secondo l’ordinanza del Ministro della Salute. In presenza fino alla prima media, dalla seconda media in poi si continua con la didattica a distanza.
- Umbria: è zona arancione. Per un’ordinanza in vigore dal 7 all’11 aprile, che si allinea a quanto disposto dal decreto nazionale, tutti i ragazzi saranno in presenza fino alla prima media. Per tutti gli altri lezioni a distanza. Nel giorni seguenti si rivaluterà la situazione in base agli indici di contagio.
- Marche: passa in arancione. Le superiori tornano in presenza secondo modalità flessibili, con una percentuale di alunni in aula tra il 50 e il 75%.
- Lazio: dopo il rosso weekend di Pasqua torna in arancione. Anche qui per le superiori si adotteranno forme flessibili dell’attività didattica, dal 50 al 75% degli studenti in presenza. Gli altri tutti a scuola.
- Abruzzo: la regione rientra dal 6 in arancione, quindi le scuole riaprono, e solo nelle superiori la didattica resterà al 50%. Nei 17 comuni che sono in zona rossa fino all’11 (Celano, Pratola Peligna, Pescina, Cerchio, Corfinio, Collecorvino, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Lentella, Nereto, Colonnella, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Alba Adriatica, Martinsicuro, Canzano, Pietralta) la didattica è in presenza fino alla prima media.
- Molise: resta in arancione.
- Campania: resta in zona rossa. Si rientra solo fino alla prima media.
- Puglia: resta rossa. Ma l’ordinanza del governatore (valida fino al 30 aprile) lascia un’alternativa: “le istituzioni scolastiche della scuola primaria, della secondaria di primo grado, di secondo grado e CPIA devono garantire la didattica digitale integrata a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza”.
- Basilicata: anche questa regione è confermata in zona arancione.
- Calabria: resta in zona rossa fino al 21 aprile. Nell’ordinanza numero 21, il Presidente della Regione scrive che le lezioni di secondo e terzo anno delle medie così come tutte le classi delle scuole secondarie di secondo grado si svolgono a distanza ma, “resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".
- Sicilia: la regione è arancione con alcuni comuni in zona rossa fino al 14. Si tratta di Mojo Alcantara, Buscemi, Rosolini, Solarino, Montallegro, Pietraperzia, Sommatino, Mazzarino, Porto Empedocle, Santa Margherita di Belice, Lampedusa, Linosa, Ventimiglia di Sicilia, Borgetto, Ciminna, Mezzojuso, Partinico, Biancavilla, Francavilla di Sicilia, Gaggi e Priolo Gargallo.
- Sardegna: resta in arancione, si torna in presenza fino alla terza media e alle superiori dal 50 al 70 percento