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prof muore incidente ex alunni letteraAgnese Sperduti era un professoressa di greco di un liceo classico di Frosinone, nonché vice preside, che lo scorso 20 luglio ha perso tragicamente la vita. Si trovava a Palau, in Sardegna, per una vacanza in famiglia, quando la macchina su cui viaggiava si è scontrata con un'altra vettura.


La docente morta sul colpo ha lasciato un grande vuoto nella comunità della cittadina dove insegnava, e anche a scuola dove aveva decisamente lasciato il segno. Lo testimonia la lettera che i suoi studenti le hanno scritto: parole struggenti, colme di significato per un'insegnante che aveva saputo trasmettere tutta la sua passione ai suoi alunni.

L'incidente lo scorso 20 luglio

L'incidente mortale è avvenuto il 20 luglio scorso, intorno alle ore 22:00. La docente si trovava a bordo di una Lancia Y quando si è scontrata con una Toyota proveniente dal senso opposto. Alla guida della vettura un 20enne del posto che, sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, è risultato negativo. La dinamica dell'incidente non è ancora chiara ed è al vaglio degli inquirenti: si pensa che i dossi presenti sulla strada possano aver provocato la perdita del controllo del veicolo da parte della docente.

La commovente lettera degli studenti

Lo scorso 28 luglio si sono celebrati i funerali di Agnese Sperduti, alla presenza del Sindaco Riccardo Mastrangeli e dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo scolastico provinciale. E non potevano mancare i suoi alunni. In molti, al termine del rito funebre, hanno voluto dare l'ultimo saluto alla prof con parole cariche di stima e affetto. In particolare a commuovere tutti è stata una lettera da parte degli ex alunni della docente, che hanno raccontato gli anni passati insieme a lei e le difficoltà del periodo della pandemia da Covid-19, riportata da 'Il Messaggero' e 'Tecnica della Scuola'. Nella lettera la prof viene dipinta come ”Grintosa, preparatissima, si affermò subito come un punto di riferimento” nella comunità scolastica. Un'insegnante che, senza ombra di dubbio, ha lasciato il segno, tanto da spingere gli studenti a ringraziarla: "Grazie per questa tenacia, grazie per l’amore sconfinato per queste materie. Grazie per la fiducia, per la stima, per i rimproveri e i complimenti quando meritati. Grazie per aver accettato la nostra fragilità e i nostri rallentamenti. Grazie per averci permesso di cadere e rialzarci più forti. Grazie per il suo aver messo da parte le sue proprie grandi aspirazioni per camminare con noi, al nostro passo. Grazie prof per queste pagine della sua vita che ci ha dedicato, che ha permesso si intrecciassero con le nostre”.