
La decisione pone così fine a un calvario lungo sei anni, durante il quale l'insegnante ha dovuto affrontare pesanti accuse.
-
Leggi anche:
- Cinque bulli a processo per atti persecutori: sputi e insulti contro un compagno di scuola. Per loro "era un gioco"
- Lascia la Germania per tornare a insegnare in Italia ma rimane senza stipendio
- A scuola fanno meno di 10 gradi, gli studenti si rifiutano di entrare
Le accuse all’insegnante
Le accuse mosse contro il docente riguardavano presunti episodi di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti di alcune studentesse. Secondo le iniziali denunce, l'insegnante avrebbe avuto comportamenti inappropriati in classe. Tuttavia, dopo un esame approfondito delle prove e delle testimonianze,i giudici della Corte di Appello di Ancona hanno assolto l'insegnante, stabilendo che le accuse erano infondate.
L’assoluzione
La difesa dell'insegnante ha sostenuto la totale innocenza del proprio assistito. Nel corso del processo, è emersa la possibilità di un complotto ordito da alcune studentesse, che avrebbero esagerato o inventato gli episodi contestati, dopo che il professore aveva sequestrato un cellulare. L’ipotesi ha trovato riscontro nelle valutazioni della Corte, che ha riconosciuto la non sussistenza dei fatti accusatori.
Gravi conseguenze professionali
Come segnala la stampa locale, l'insegnante, dopo l'accusa, aveva subito gravi conseguenze personali e professionali. La sospensione dall'insegnamento e la perdita del lavoro sono stati solo alcuni degli aspetti di un periodo estremamente difficile. L'assoluzione, pur rappresentando un'importante rivincita, lascia comunque delle cicatrici profonde.