
L'obiettivo è quello di ridare valore al comportamento degli studenti tra i banchi. Il ddl sul voto in condotta è stato approvato in Senato dopo aver infiammato il dibattito tra maggioranza e opposizioni.
Ora dovrà passare alla Camera.Uno degli elementi più discussi è proprio la volontà del Ministro Valditara di rendere centrale il voto in condotta: infatti, con un voto inferiore al 6 si verrà bocciati, mentre alle scuole superiori è previsto un percorso di recupero per gli studenti indisciplinati. Vediamo insieme cosa prevede il ddl attualmente all'esame del Senato.
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Maxi multa per le aggressioni
Il disegno di legge 'Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti' è stato più comunemente ribattezzato 'Ddl sul voto in condotta'. In particolar modo verranno monitorati e puniti atti violenti o aggressivi, nei confronti di compagni, docenti e altri componenti del personale scolastico. Si introduce una super multa, che può arrivare fino a 10.000 euro, per chiunque venga condannato penalmente per aggressione a presidi, docenti o personale tecnico-amministrativo. In caso di sospensione, poi, lo studente sanzionato non rimarrà a casa, ma sarà obbligato a frequentare attività sociali extra-scolastiche all'interno dell'istituto.
Stretta sul voto in condotta: gli effetti nelle scuole elementari e medie
Per quanto riguarda le conseguenze dell'insufficienza in condotta, queste dipendono dal grado scolastico: alle primarie, la valutazione del comportamento sarà espressa con un giudizio sintetico, insieme a una descrizione del percorsodei bambini. Nelle scuole medie, il ddl Valditara ripropone il voto in condotta espresso in decimi e un voto inferiore al 6 comporta la bocciatura.
Debito in condotta alle scuole superiori, elaborato per la Maturità
Più complessa la gestione della riforma nelle scuole superiori. Con un voto insufficiente non si viene ammessi alla classe successiva o agli esami. Chi è in quinta, e ha un 6 in condotta, dovrà anche svolgere un elaborato dedicato alla cittadinanza attiva da discutere in sede di esame. Un percorso simile si prefigura anche per gli studenti delle classi tra la prima e quarta superiore: la promozione all'anno successivo passerà per un elaborato assegnato dal consiglio di classe in sede di scrutinio e da svolgere durante l'estate. In poche parole, una sorta di 'debito in condotta'. Infine, chi vorrà ottenere il numero massimo di crediti nel triennio dovrà guadagnarsi almeno il 9 in condotta.