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David Movsisian, studente ucraino
Fonte foto: La Nazione

L’esame di Maturità è una prova importante, che spaventa. Ma per un ragazzo che ha vissuto gli orrori della guerra non può che essere diverso: “Preoccupato per gli esami? A chi si è svegliato una mattina sotto le bombe, la maturità non può far paura.


A dirlo è David Movsisian, intervistato da ‘La Nazione’.

Il 18enne ucraino, arrivato in Italia da appena due anni, proprio in questi giorni sta per arrivare al diploma. Un traguardo che vuole dedicare ai genitori.

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David Movsisian è fuggito assieme alla nonna Alla dall’Ucraina nel 2022, da una piccola città vicino Kiev, e adesso vive a Spoleto. L’inglese è la sua materia preferita e, per la prima prova di Maturità, ha scelto la traccia sul silenzio, quello stesso silenzio che da tempo ha acquisito un nuovo significato tra i confini del suo Paese natale. 

David Frequenta il liceo Linguistico ed è uno studente caparbio, con le idee chiare: il suo obiettivo è diplomarsi e festeggiare a distanza con i suoi genitori, che nonostante la guerra sono rimasti in Ucraina. 

Sulle prime, quando è arrivato in Umbria, non nasconde che è stato difficile, anche per via della lingua: “All’inizio non è stato semplice”, spiega David a ‘La Nazione’, ero quasi costretto a tacere perché non conoscevo l’italiano. Oggi dopo due anni parlo e comprendo bene la lingua, ma voglio ancora migliorare e dopo il diploma ho intenzione di iscrivermi all’Università per Stranieri di Perugia”.

David: “Il mio sogno è aprire un ristorante qui in Italia”

Un ragazzo dalle idee chiare, dicevamo, che ha già intravisto la strada per il suo futuro: aprire un ristorante in Italia. “Il mondo della ristorazione mi piace molto”, dice il 18enne, che continua: “I ristoranti italiani sono i più famosi nel mondo, ma io vorrei aprirlo qui. Per il momento non ho alcuna intenzione di tornare in Ucraina, voglio rimanere in Italia e continuare a studiare

La scuola per lui è stata fondamentale, un’ancora di salvezza: “Sono l’unico maschio in una classe di 12 ragazze. Con loro mi sono trovato sempre bene. Spesso mi dicono ‘beato tra le donne’”.

“Spero che la guerra finisca il prima possibile”

David sta bene in Italia, ed è riconoscente verso la cittadina di Spoleto, anche se non la considera sua destinazione finale: “Sono stato ben accolto qui, ma si tratta di una piccola città che offre poche opportunità soprattutto ai giovani. Mi piacerebbe spostarmi in una città più grande”. Ma i suoi pensieri vanno comunque al suo Paese, l’Ucraina: Spero che la guerra finisca il prima possibile, lo spero per i miei genitori ma anche per tutto il popolo ucraino che sta vivendo un momento terribile.