
L’emergenza Covid torna a far paura per le scuole. Le varianti, soprattutto quella inglese, desta preoccupazione nel governo e nel Cts. Nell’ultimo report l’Istituto superiore di sanità ha indicato nella fascia fino ai 19 anni quella con più contagi. L’attenzione è alta e le regioni stanno decidendo, in autonomia, di chiudere gli istituti in alcune zone. Ecco la situazione aggiornata regione per regione.
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Zone rosse scuola, ecco il quadro aggiornato
Dal Trentino Alto Adige fino alla Sicilia sono tanti i territori in cui le attività didattiche delle scuole si svolgono in modalità digitale.
Ad esempio in Abruzzo zona rossa nelle province di Chieti e Pescara e in arancione quelle di L’Aquila e Teramo.
A Bolzano, invece, tutte le scuole sono in ddi fino al 28 febbraio. In alcuni comuni, come ad esempio a Merano, la didattica digitale è prevista fino al 7 marzo.
In Emilia-Romagna fino all’11 marzo si svolgeranno in didattica digitale al 100% le attività in alcuni comuni come ad esempio ad Imola, Castel San Pietro, Medicina. Situazione identica anche a Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme.
Zone rosse locali pure nel Lazio: Colleferro, Carpineto Romano e Torrice i comuni coinvolti. In Liguria, invece, scuole chiuse a Sanremo e Ventimiglia fino al 5 marzo.
In Lombardia, zona arancione ‘rafforzata’ in tutta la provincia di Brescia e nei comuni di Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso in provincia di Bergamo e Soncino in provincia di Cremona. Prevista la chiusura delle scuole d’infanzia, elementari e medie.
Raccomandato lo svolgimento dell’attività scolastica in Dad in alcuni comuni delle Marche: zona arancione rafforzata ad Ancona e provincia, come ad esempio a Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra De’ Conti, Sirolo, Staffolo, quelli cioè dove si registra il maggiore tasso di contagiati.
A Campobasso, nel Molise, il sindaco Roberto Gravina ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici, parificati, paritari e degli asili nido pubblici e privati, fino al 28 febbraio.
In Puglia, invece, braccio di ferro tra Tar e Regione, il governatore Emiliano ha emanato una nuova ordinanza con cui si dispone dal 24 febbraio e sino al 14 marzo 2021 la didattica digitale integrata al 100% per tutte le scuole.
In Sicilia, invece, a San Cipirello e San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, da giovedì 25 febbraio diventano “zona rossa”. Sono sospese tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado.
In Umbria, fino al 28 febbraio 2021 nei comuni della Provincia di Perugia, nonché nel Comune di San Venanzo in provincia di Terni, sono sospese le attività laboratoriali nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie.
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