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Dati

Al 31 ottobre sono stati circa 65mila i casi da Covid-19 segnalati dalle scuole. E' il risultato di un'interessante analisi condotta dalla rivista Wired sul discusso tema dei contagi all'interno delle nostre classi. A fornirgli i dati direttamente il ministero dell'Istruzione, a seguito di una cosiddetta istanza di accesso generalizzato presentata al MI lo scorso 30 ottobre. In base al Foia (Freedom of Information Act) - introdotto in Italia nel 2016 - qualsiasi cittadino ha infatti il diritto di accedere ai dati e ai documenti posseduti dalle pubbliche amministrazioni, se non c’è il pericolo di compromettere altri interessi pubblici o privati rilevanti indicati dalla legge. Wired ha perciò fatto richiesta di accesso agli atti e il Ministero, proprio a ridosso della scadenza, ha fornito i numeri raccolti nelle prime settimane dell'anno scolastico 2020/2021.

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Si tratta, è bene ricordarlo, di cifre parziali, che riguardano 2.546 comuni sugli oltre 6.700 dove ha sede almeno una scuola (non è chiaro se nei comuni mancanti non ci siano stati casi o siano mancate le segnalazioni) e nel dataset messo a disposizione dal Ministero non sono presenti i dati di Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. Tenendo presenti tutte queste variabili, al 31 ottobre 2020 al MI risultano 64.980 casi di Sars-Cov-2 riconducibili all'area scolastica (non è dato sapere, ovviamente, se il contagio è avvenuto a scuola o meno). Numeri che provengono dal monitoraggio realizzato dal Ministero, con cui si invitavano gli istituti a comunicare la situazione epidemiologica aggiornata tra i propri studenti, insegnanti e all'interno del personale scolastico.

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Quasi ovunque il virus colpisce più in classe che altrove

Ma chi si è occupato dell'analisi è andato oltre. Perché, con i report alla mano, ha costruito anche un 'indicatore di gravità' per valutare l'impatto del virus sulla comunità scolastica; mettendo in rapporto l’incidenza all’interno delle scuole con quella verificatasi nella popolazione generale. L'esito è davvero interessante: quasi tutte le regioni italiane hanno registrato, in proporzione, più contagi a scuola rispetto agli altri luoghi di aggregazione. Il livello massimo si è raggiunto in Umbria (202 contagi ogni 10mila studenti e docenti). A seguire, troviamo Piemonte(132), Molise (120 casi), Liguria (119), Lazio (105,2) Abruzzo (97,9),Marche (76,5), Sardegna (42,9). Le uniche regioni in cui la diffusione del virus negli istituti è stata più bassa che altrove sono Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Campania (ma in quest'ultimo caso le scuole sono state chiuse già a fine ottobre, circa un mese prima del resto d'Italia). A pesare maggiormente, quasi dappertutto, le scuole superiori (dove, come ribadisce anche l'Istituto Superiore di Sanità, l'incidenza è stata maggiore rispetto ad elementari, medie e scuola dell'infanzia).

Covid a scuola: la diffusione nei Comuni

A livello comunale, invece, come prevedibile sono i grandi centri a pagare il prezzo più alto al Covid. In linea con quanto avvenuto per tutte le fasce di popolazione. Qui l'analisi fa una distinzione tra primo ciclo (elementari) e secondo ciclo (medie e superiori) ma in cima alla classifica troviamo sempre le stesse tre città, nel medesimo ordine: Roma (complessivamente quasi 5mila contagi), Milano (oltre 2500 contagi), Torino (più di mille contagi). Di seguito la Top10 completa:

Primo ciclo
Roma 2850
Milano 1202
Torino 647
Genova 513
Napoli 355
Monza 334
Perugia 322
Palermo 302
Firenze 235
Catania 204

Secondo ciclo
Roma 1967
Milano 1332
Torino 645
Firenze 599
Genova 421
Napoli 388
Monza 215
Perugia 229
Palermo 232
Catania 107

Qui per consultare la mappa dell'incidenza e gli altri dettagli.

Data pubblicazione 1 Dicembre 2020, Ore 15:18
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