
Tecnica della Scuola, con un sondaggio rivolto ai diretti interessati dal test scritto, ha voluto capire cosa è andato storto e il motivo per cui gli aspiranti insegnanti sono rimasti così delusi, tanto da non riuscire a superare nemmeno il primo step di selezione.
Oltre il 75% di partecipanti al sondaggio si è opposto fermamente alla modalità di selezione "semplificata" del concorso ordinario. Troppe domande nozionistiche che non individuano le vere competenze del candidato.
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Concorso ordinario della scuola: 8 su 10 si oppongono alla nuova modalità
Il nuovo concorso ordinario per la scuola secondaria è stato un vero flop: si parla, per alcune classi di concorso, del 90% dei respinti alla prova scritta composta da 50 quesiti a risposta multipla. Tante le critiche esposte dai partecipanti che hanno definito "un quiz tv" e "un terno al lotto" le domande racchiuse nel test. Per capire meglio il motivo della totale ecatombe, il sito di Tecnica della Scuola ha chiesto ai diretti interessati la propria opinione in merito. Su oltre 1.803 lettori che hanno partecipato al sondaggio, quasi 1.500 hanno espresso la loro opposizione a questo genere di verifica: ben il 75,7% si è detto in disaccordo con la prova scelta dal Ministero dell'Istruzione.
La critica degli aspiranti docenti: "Domande che non verificano le reali competenze"
Per procedere alla prova orale, i candidati avrebbero dovuto raggiungere almeno 35 punti su 50. Ma pochissimi degli aspiranti insegnanti è riuscito a superare la prima fase di selezione. Questo perché, a detta dei partecipanti, la prova "Sarebbe caratterizzata da un livello di nozionismo dei quesiti a risposta multipla decisamente elevato; inoltre, i test a risposta multipla non andrebbero a verificare le competenze didattiche acquisite dai candidati" - scrive la testata.