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concorsi docenti sostegno bocciati 7 su 10

Il concorso indetto per docenti di sostegno si è rivelato un vero e proprio flop per più della metà dei candidati: 7 su 10 sono stati infatti bocciati.
Il 70% dei 5.741 posti messi a bando per i docenti di sostegno per scuola d'infanzia e primaria andranno, secondo i calcoli di Tuttoscuola, nuovamente ai supplenti.

Una circostanza che, sempre secondo il sito che da anni si occupa di tematiche legate alla scuola, è particolarmente accentuata nellle regioni del nord Italia.

Concorso per docenti di sostegno: riescono a passarlo solo 3 candidati su 10

In un periodo in cui la scuola soffre di una forte carenza di personale docente, il concorso indetto per reperire 5.741 unità per scuola dell'infanzia e primaria risulta un vero disastro nazionale. Sono stati bocciati 7 candidati su 10 e il 70% dei posti per docenti di sostegno andranno di nuovo ai supplenti che, di questi tempi, si fa fatica a trovare.

Una situazione che si riflette anche sulla possibilità di dare agli studenti un aiuto concreto e professionale a scuola. I docenti di sostegno sono sempre più ricercati ma le competenze in materia scarseggiano e sono tanti i maestri e professori che "si adattano" a svolgere un ruolo che non è di loro stretta competenza.

Bocciati al concorso per docenti: le possibili motivazioni di un tale flop nazionale

Secondo quanto analizzato da Tuttoscuola, la causa di un tale disastro concorsuale è da imputare anche allo squilibrio territoriale tra le domande presentate: "Tanti posti con pochi candidati al nord e pochi posti con tanti candidati nelle restanti aree del Paese".

Uno sbilanciamento prevedibile che ha radici profonde nel nostro sistema scolastico e che costringe ancora una volta a dover fare i conti con una situazione di disagio, soprattutto per gli studenti che non avranno un sostegno adeguato a scuola.

Sindacato Anief: "Modalità di concorso inadeguate"

Secondo il sindacato Anief, Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, la colpa di una mancata realizzazione del concorso riguarda le modalità di scelta adottate dall’amministrazione scolastica per individuare i candidati: "Bocciare 7 candidati su 10, ritenendoli nemmeno idonei, significa condannare anche la scuola italiana - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief. Perché in alta percentuale stiamo parlando degli stessi docenti precari che già da anni insegnano nei nostri istituti, interrogano, fanno valutazioni, partecipano ai consigli di classe e interclasse, ai dipartimenti, ai collegi dei docenti, agli scrutini. Adesso, questi insegnanti vengono reputati inidonei a svolgere didattica speciale: è effettivamente un eccesso. L’abbiamo sempre detto: la sufficienza minima di sette decimi è illegittima e ora anche dannosa, perché va ad incrementare un sistema che già oggi su quasi 200mila posti totali ne assegna la metà ai supplenti e di questi la maggior parte non sono nemmeno specializzati". Alla luce di tale situazione il sindacato ha proposto una soluzione "Abbiamo chiesto il numero chiuso - afferma il il presidente Anief - per l’accesso al Tfa sostegno, considerando che anche il Consiglio di Stato ci ha dato ragione sostenendo che il numero dei candidati specializzare si stabilisce in base alle necessità effettive e non alle disponibilità delle Università. E per questo continuiamo a fare da tramite per i ricorsi ai giudici di competenza per salvaguardare quegli insegnanti esclusi sempre dai Tfa sostegno per il basso di posti messi a bando a dispetto delle necessità locali".

Maria Zanghì