
Sono infatti molte le segnalazioni degli aspiranti docenti che lamentano una prova molto difficile, non per le tematiche proposte, ma soprattutto per la composizione.
Un problema riscontrabile nei numeri: la prova ha registrato infatti un altissimo numero di “bocciati”, circa il 90% del totale che finora ha partecipato al concorso. Molti candidati infatti denunciano quesiti incomprensibili, con opzioni di risposta che inducono deliberatamente all'errore.-
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Concorso ordinario: le segnalazioni dei docenti
La struttura della prova ha suscitato numerose proteste e segnalazioni, alcune delle quali riportate dalla Tecnica della Scuola. E' molto forte, tra i candidati respinti, il malcontento verso un concorso che rischia di lasciar fuori i migliori. ”La complessità della storia ridotta a risposte univoche formulate in modo contorto e capzioso, al punto da essere talvolta del tutto prive di senso e con lo scopo evidente di indurre in errore” scrive Germana in merito.E anche quando si ha avuto la fortuna di incontrare un argomento congeniale, molto spesso il quesito è stato posto in modo equivoco ”Spinoza lo avevo spiegato pochi giorni prima ed è, per altro, uno dei miei filosofi preferiti. Non riuscivo a cogliere le sfumature tra le diverse opzioni, un abuso della parola “affezione” e di complicate subordinate che intricavano il discorso” rivela Marta.
Ma c'è anche chi non perde l'occasione per lanciare un rimprovero al Ministro Bianchi: ”Ora, che senso ha equiparare le conoscenze al nozionismo, per giustificare lo smantellamento della scuola della conoscenza, come fa incredibilmente il ministro Bianchi, e poi organizzare concorsi basati sul più bieco nozionismo” si domanda Luca.
L'ironia del web
La protesta galoppa anche sui social, dove migliaia di docenti si sono riuniti nei vari gruppi Facebook scambiandosi pareri e impressioni dopo lo svolgimento della prova. "Un terno al lotto" commenta uno dei partecipanti,”Sembrava più un calderone di cavilli che un esame atto a dimostrare le nostre competenze” scrive qualcun altro perplesso. E c'è anche chi avanza ipotesi, come Valeria, che parla di “prova preselettiva mascherata” .E ancora, nonostante abbia passato l'esame, anche Elena si unisce alla protesta riportando i quesiti di lingua inglese, in cui venivano chieste nozioni legate alla storia, cultura e letteratura di Paesi stranieri, decisamente al di fuori del raggio d'azione di un docente italiano, come Nigeria, Pakistan e Ghana. C'è poi su Twitter chi, ironicamente, si chiede se “al Ministero qualcuno abbia mai messo piede in una scuola”. Ma anche chi si dice decisamente scoraggiato per una situazione dal quale non sembra esserci via di scampo: ”Conviene mantenerci precari che assumerci, dandoci valore e stabilità” scrive Alessio.