3' di lettura 3' di lettura
riapertura scuole a settembre

Il comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute è di parere contrario al ritorno in aula il 18 maggio, e quindi prima della pausa estiva. Questo è quanto riportato dal Corriere.it, che sembra essere categorico per quanto riguarda la possibilità di un ultimo saluto prima delle vacanze.

Le scuole riapriranno davvero a settembre? Nonostante la paventata sicurezza, ancora non esistono comunicazioni ufficiale in merito: scopriamo meglio qualcosa in più sulla vicenda.

Le scuole apriranno di nuovo a settembre?

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina lo ripete ormai da mesi: le scuole riapriranno quando e solamente quando non ci sarà più pericolo per studenti, docenti e personale ausiliario. Fino a quel momento gli istituti rimarranno serrati: ma quanto ci sarà ancora da aspettare? Secondo la responsabile del Dicastero di Viale Trastevere, una possibile data di rientro sarebbe stato il 18 maggio, che avrebbe significato non solo un saluto per studenti e docenti prima delle vacanze estive, ma anche la possibilità di rendere quasi normale l’esame di Stato 2020 per tutti i maturandi che dovranno affrontarlo a giugno, che se le scuole non dovessero riaprire prima di settembre, consisterà solamente in un maxi orale, eventualmente anche da svolgere in videocall. Invece dal Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero della Salute arriva un secco no: “La decisione non è ufficializzata ma il percorso è segnato.”, si legge in un articolo del Corriere, quindi a breve dovremmo avere tra le mani anche una comunicazione ufficiale che sancisce questa decisione che parrebbe irremovibile.

A settembre didattica a distanza o scuole aperte?

Se la riapertura di maggio appare remota, ora si guarda a settembre: le scuole saranno pronte a riaprire il primo di settembre? Ancora non è chiaro. Tutto dipenderàIl MI comunque si sta a Tra gli esperti, sia della scuola che della salute pubblica stanno iniziando a circolare diverse opinioni, chi spinge per un continuare, almeno per i primi mesi, la didattica a distanza, e chi invece vede possibile una scuola che va avanti per “turni”, un giorno una classe e un giorno un’altra. Tuttavia, ovviamente, ancora nulla è sicuro, bisognerà seguire i prossimi sviluppi.