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di paolodifalco01
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Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato il nuovo decreto che va a disciplinare i corsi di perfezionamento per il CLIL ovvero l'insegnamento di una materia non linguista in lingua straniera ma, andiamo a vedere quali sono le novità rispetto al passato.

L'allargamento dell'offerta formativa

All'interno del nuovo decreto si legge che l'insegnamento in lingua straniera, oltre ai docenti di discipline non linguistiche della Scuola secondaria di secondo grado, sarà allargato anche a quelli degli Istituti Professionali, della Scuola secondaria di primo grado e a tutti gli altri insegnanti della Scuola dell’infanzia e primaria.

Attraverso tale estensione dell'offerta formativa il Ministero vuole offrire agli studenti e alle studentesse un potenziamento dell’apprendimento delle lingue straniere che potrà avvenire grazie alla maggiore esposizione alle lingue resa.

Come funzioneranno i corsi di perfezionamento?

I corsi di perfezionamento da 20 CFU (Crediti Formativi Universitari) si svolgeranno all'interno delle università statali e non statali: la scelta degli atenei avverrà attraverso dei bandi che saranno emanati dal Ministero dell’Istruzione con una possibile collaborazione dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, INDIRE.

Per accedere ai corsi un requisito fondamentale per il docente sarà quello del dover essere in possesso di competenze linguistico-comunicative pari almeno di livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) nella lingua straniera oggetto del corso. I docenti destinatari dei corsi, inoltre, saranno individuati dagli Uffici Scolastici Regionali.

Paolo Di Falco

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