
Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato il nuovo decreto che va a disciplinare i corsi di perfezionamento per il CLIL ovvero l'insegnamento di una materia non linguista in lingua straniera ma, andiamo a vedere quali sono le novità rispetto al passato.
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L'allargamento dell'offerta formativa
All'interno del nuovo decreto si legge che l'insegnamento in lingua straniera, oltre ai docenti di discipline non linguistiche della Scuola secondaria di secondo grado, sarà allargato anche a quelli degli Istituti Professionali, della Scuola secondaria di primo grado e a tutti gli altri insegnanti della Scuola dell’infanzia e primaria.Attraverso tale estensione dell'offerta formativa il Ministero vuole offrire agli studenti e alle studentesse un potenziamento dell’apprendimento delle lingue straniere che potrà avvenire grazie alla maggiore esposizione alle lingue resa.
Come funzioneranno i corsi di perfezionamento?
I corsi di perfezionamento da 20 CFU (Crediti Formativi Universitari) si svolgeranno all'interno delle università statali e non statali: la scelta degli atenei avverrà attraverso dei bandi che saranno emanati dal Ministero dell’Istruzione con una possibile collaborazione dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, INDIRE.Per accedere ai corsi un requisito fondamentale per il docente sarà quello del dover essere in possesso di competenze linguistico-comunicative pari almeno di livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) nella lingua straniera oggetto del corso. I docenti destinatari dei corsi, inoltre, saranno individuati dagli Uffici Scolastici Regionali.
Paolo Di Falco