
La mozione, portata avanti da alcuni consiglieri regionali di FdI, è approdata solo ieri in Consiglio Regionale, dopo mesi di dibattito. Ma, come riporta 'Il Fatto quotidiano', la giunta ha di fatto bocciato la mozione, tra gli applausi scroscianti di alcuni giovani, presenti in tribuna per assistere alla seduta regionale.
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La carriera alias è salva (per il momento)
Dopo due ore di discussione la giunta, a trazione centrodestra, ha optato per la bocciatura della mozione. Tra i consiglieri della maggioranza durante il dibattito è emerso il dissenso verso la mozione dell’ex assessore al Welfare Giulio Gallera (Forza Italia): “La scuola è un luogo in cui dobbiamo insegnare il rispetto per gli altri. Affinché ognuno possa essere valutato per le proprie capacità le istituzioni devono occuparsi dei più fragili, come queste persone che hanno dentro consolidato il loro essere” ha detto in aula. Una studentessa presente al dibattito ha poi confermato le parole dell'ex assessore: “Personalmente, se non avessi la carriera alias rinuncerei agli studi. Questo non è un capriccio”.
Carriera alias, strada in salita
L'impressione però è che sia solo il primo round. Da mesi infatti Fratelli d'Italia, ma anche diversi altri esponenti del centrodestra, si sono schierati contro la misura della carriera alias. Incontrando, nel caso di Milano, le proteste delle opposizioni. In precedenza, prima del dibattito sulla mozione, il Movimento 5 Stelle aveva chiesto che venisse ritirata “l’ennesima vergognosa mozione di Fratelli d’Italia” che impegna la giunta a “intervenire contro la diffusione dei regolamenti scolastici sulla carriera alias”. “Aspettano la chiusure delle scuole per portare in Aula una mozione infame che avrebbe mobilitato studenti delle scuole secondarie e delle università, ma se pensate che non esista un’opposizione vi sbagliate” aveva commentato la consigliera del M5S Paola Pizzighini, quando la mozione fu inserita nell'ordine del giorno della seduta plenaria dello scorso luglio.Rimane ferma, per Fratelli d'Italia, la volontà di mettere il bastone tra le ruote a questa misura tanto invocata dagli studenti. Per il partito della Presidente del Consiglio è necessario “individuare azioni concrete che garantiscano il rispetto delle leggi vigenti in materia e che contrastino ogni tipo di azione, sia da parte degli istituti scolastici che aderiscono alla “carriera alias”, che delle associazioni promotrici, che costituisca un illecito”.