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In risposta all’interrogazione presentata dalla senatrice Lavinia Mennuni, il Ministro ha sottolineato l’importanza di possedere conoscenze approfondite sulla civiltà e la cultura delle epoche passate al fine di comprendere le società contemporanee.
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Storia e Geografia nella scuola dell’obbligo
Ieri, giovedì 12 ottobre, si è svolto in senato il question time del Ministro dell’Istruzione e del Merito. In questa occasione, fra le varie tematiche affrontate, è stata portata all’attenzione del Ministro la questione legata all’insegnamento di Storia e Geografia. Giuseppe Valditara ha espresso l’intenzione di assicurarsi che nei programmi previsti per la scuola dell’obbligo non venga trascurato lo studio della società, della cultura, dell'economia e delle istituzioni proprie delle civiltà antiche e dei periodi storici che da esse discendono.
L'importanza delle due discipline
“Per me la scuola deve sviluppare nelle studentesse e negli studenti quel pensiero critico con cui affrontare la complessità del nostro tempo, in un mondo in continuo cambiamento. A questo scopo, risulta centrale lo studio della Storia e della Geografia, che forniscono gli strumenti cognitivi necessari per capire da dove veniamo, chi siamo e dove vogliamo andare.” ha affermato Giuseppe Valditara, sottolineando il ruolo formativo delle discipline. Secondo il Ministro, infatti, solo attraverso la conoscenza del passato che ha influenzato la società attuale, le nuove generazioni potranno comprendere il loro ruolo all’interno della comunità.