
Lezioni di recupero al pomeriggio
"Da settembre debutteranno poco meno di 40 mila tutor per gli studenti degli ultimi tre anni di scuola superiore e circa 10 mila orientatori, uno per ogni scuola. Progressivamente avremo 100 mila tutor, dalla prima media alla quinta superiore. Il loro compito è coordinare i colleghi e assicurare la personalizzazione del curriculum, con particolare attenzione agli studenti in difficoltà e a quelli molto brillanti che si annoiano", spiega il ministro.I tutor saranno nominati per coordinare i colleghi e personalizzare il curriculum, con particolare attenzione agli studenti in difficoltà e a quelli molto brillanti che si annoiano. Gli insegnanti delle diverse discipline interverranno per aiutare i ragazzi con particolari esigenze. Queste attività verranno finanziate attraverso diversi capitoli, tra cui i fondi per la dispersione e i fondi del Pnrr per la formazione e il recupero delle materie Stem.
Le lezioni di recupero saranno effettuate anche dopo l'orario scolastico e verranno pagate dalle scuole, utilizzando i fondi menzionati in precedenza. Gli studenti potranno partecipare a questi percorsi personalizzati per recuperare eventuali gap o per valorizzare i loro talenti.
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Aumento di stipendio
I tutor riceveranno un incremento di retribuzione e parteciperanno a 20 ore di formazione, con ulteriori attività di aggiornamento previste in futuro. I professori tutor avranno un incremento di retribuzione dai 2.859 euro a 4.675 all’anno in base al numero di studenti di cui si occuperanno."Gli orientatori avranno un’aggiunta di 1,5-2 mila euro”, sottolinea il ministro, che spiega così la funzione dei tutor: "Per esempio, in una classe di trenta si individuano 7-8 studenti che manifestano difficoltà e devono recuperare con approfondimenti e sostegno disciplinare con i loro insegnanti. Il tutor predispone, d’intesa con i colleghi, un percorso personalizzato".
"Gli insegnanti delle diverse discipline interverranno per aiutare i ragazzi con particolari fabbisogni – prosegue Valditara -. Per pagare queste attività possiamo attingere da diversi capitoli: quelli per la dispersione, 1,5 miliardi; i 600 milioni del Pnrr per la formazione e il recupero delle materie Stem. Avremo particolare attenzione alle studentesse che hanno un gap maggiore rispetto agli studenti in queste discipline. E poi ci sono 300 milioni di fondi per il potenziamento della didattica".