
Il freddo invernale è arrivato ma, come ogni anno,
molte scuole non sono attrezzate per affrontarlo. Capita sempre più spesso di vedere gli studenti fare lezione avvolti in sciarpe e cappotti, nel tentativo di arginare le rigide temperature.
Non mancano poi gli stratagemmi più ingegnosi: c'è chi va a scuola indossando il pigiama sotto i vestiti per avere uno strato in più di protezione dal freddo; e ancora chi si presenta in aula con tanto di borsa dell'acqua calda.
E' successo di recente in una scuola di un comune in provincia di Caserta.
Aule al freddo, le autorità non intervengono
Uno scenario che puntualmente si ripropone ogni anno. Nella scuola della cittadina la caldaia fa i capricci, e il tecnico preposto alla manutenzione è assente. Così i genitori tentano di supportare i propri figli nel migliore dei modi. Come una mamma che ha fornito alla figlia una borsa dell'acqua calda per proteggersi dal gelo.
Intanto, monta la protesta degli stessi genitori, stufi di dovere affrontare ogni anno la stessa situazione. Alcuni genitori stanno valutando la possibilità di denunciare la situazione alle autorità competenti, tra cui i carabinieri, l’Asl (Azienda Sanitaria Locale), il comune e chiunque sia responsabile di garantire il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento nelle scuole:
”“Aspetto una vostra reazione. Io, per la salute dei miei figli, mi faccio ammazzare, grazie” ha commentato sui social una madre, come riporta 'CasertaNews'. Le preoccupazioni dei genitori non incontrano però la pronta risposta delle autorità locali. Uno scenario simile a quello che stanno vivendo moltissimi altri studenti in questo momento, alle prese con l'avvento della stagione invernale in classi fredde e dimenticate.