
A essere importante è però il messaggio che questi ragazzi hanno deciso di lanciare: protestare contro la sessualizzazione del corpo femminile e la mascolinità tossica, lasciando che anche gli studenti di sesso maschile possano mettersi nei panni, metaforici e fisici, delle studentesse, per capire meglio il loro punto di vista e combattere insieme la disparità di genere, soprattutto quella scaturita da un determinato abbigliamento.
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Zucchingonna: le motivazioni dell’evento al Liceo Zucchi di Monza
È stato preso come indumento simbolo dell'iniziativa proprio la gonna in quanto “considerato un indumento tipicamente femminile - hanno spiegato su Instagram gli studenti del Liceo Zucchi - Spesso al centro di scambi di idee riguardo al loro essere appropriate rispetto al contesto, in particolare quello scolastico. Se è un uomo a portare la gonna la cosa è spesso considerata riprovevole, poiché considerato abbigliamento 'poco mascolino' e 'da donna”.I ragazzi del Liceo si dicono quindi soddisfatti di come si è svolta la giornata in gonna e infatti Federico Contini, uno dei rappresentanti d'istituto degli studenti, a Repubblica ha commentato entusiasta il risultato: “Quello che abbiamo fatto vuole essere un segnale per esprimere la nostra volontà di creare una scuola sempre più inclusiva. Per raggiungere questo obiettivo c'è ancora tanta strada da fare, serve un'educazione su questo tema”. E infatti Contini sottolinea come: “Celebreremo la nostra vera vittoria il giorno in cui non serviranno più manifestazioni di questo tipo - va avanti il rappresentante d'istituto - Quando un ragazzo potrà andare in giro indossando la gonna semplicemente perché gli va, senza nessuna motivazione particolare, potremo ritenerci soddisfatti".
I ragazzi, per pubblicizzare l’iniziativa della giornata in gonna a scuola, hanno aperto anche un profilo Instagram dedicato, dal nome Zucchingonna, che conta attualmente più di mille follower.
Le parole dei protagonisti e della preside
Come hanno reagito a questa manifestazione, svoltasi per il secondo anno consecutivo, docenti e insegnanti? Secondo Federico Contini, nella giornata in gonna i ragazzi hanno impartito una ‘lezione’ ai loro professori, in quanto “per gli adulti di solito non è semplice affrontare certe tematiche, soprattutto perché quando avevano la nostra età la società era molto diversa” ha commentato lo studente, che ha quindi affermato: “Credo che abbiamo dato loro un bell'esempio in questo senso".Anche la preside dell’Istituto, Rosalia Natalizi Baldi, è stata interpellata e ha spiegato a Open che l’iniziativa, già realizzata lo scorso anno, è stata nuovamente accolta positivamente, in quanto “non decisi certo di limitare la loro libertà, e non ho certo intenzione di farlo oggi”. “Mi chiesero la mia opinione e, dopo aver ragionato insieme, espressi loro il mio pensiero, che non è mutato” continua la preside del Liceo: “Quello che mi preme è che queste idee di rispetto e di condanna verso la disparità di genere vengano mantenute e applicate sempre, nella loro quotidianità e in futuro, in tutte le occasioni della vita. La vera lotta, secondo me, è per esempio rivolgersi alle compagne guardando al loro volto, alla loro intelligenza, alla loro sensibilità. Sempre”.