Maria_Zanghi
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bullo in classe gli studenti scioperano e lo lasciano solo

Solo in classe per due giorni. E' quanto accaduto ad un bambino di una scuola di Jesi, e il motivo non è certo, come si potrebbe facilmente pensare, legato al Covid bensì ad una protesta proprio nei suoi confronti. Da anni il giovane alunno è infatti accusato di compiere atti di bullismo nei confronti dei suoi compagni come riporta ilfattoquotidiano, citando la notizia del Messaggero.

Le mamme e i papà dei compagni di classe del bambino, dopo l'ennesimo racconto di bullismo da parte dei propri figli hanno scelto quindi di farli "scioperare" non mandandoli a scuola per due giorni.

Bullo in classe, i compagni fanno "sciopero" e lo lasciano solo

Genitori e studenti in protesta contro i comportamenti di un compagno di classe che da diversi anni compie atti di bullismo nei loro confronti. Insulti, spintoni e violenza: dopo l'ennesimo racconto gli studenti hanno deciso di provvedere da sé e dare una lezione al giovane bullo che non li fa stare al sicuro in classe.

A descrivere l'accaduto è Il Messaggero che ha raccolto i racconti delle famiglie dei 14 studenti della scuola elementare Collodi di Jesi in provincia di Ancona. I bambini hanno riferito più volte ai genitori di aver subito atti di violenza veri e propri da parte del compagno che, in seguito alla protesta, si è ritrovato da solo in classe.

Genitori in protesta contro il bullismo ma la preside non ci sta

I genitori dei bambini coinvolti nella vicenda hanno ripetutamente chiesto alla scuola di prendere provvedimenti nei confronti del "bullo". Negli anni, infatti, diverse figure professionali hanno preso parte alle lezioni, per riuscire a comprendere la situazione, facendo "ragionale" il giovane studente. Niente di tutto questo, però, ha portato a una soluzione definitiva.

"Non ci sentiamo più al sicuro" - questo il pensiero unanime delle famiglie dei piccoli che hanno deciso di disertare le lezioni.

Un comportamento che, però, è apparso "inadeguato e inopportuno" alla preside dell'istituto che, ascoltata dal quotidiano romano, ha ripetuto di non aver ignorato il problema presente nella classe, ma di non avere "purtroppo" la bacchetta magica. Secondo la dirigente, attuando un simile atteggiamento, non mandando i figli a scuola, le famiglie "sono passate dalla parte del torto".

Data pubblicazione 31 Gennaio 2022, Ore 10:02 Data aggiornamento 31 Gennaio 2022, Ore 10:54
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