
È quanto è successo nell'Istituto privato di Cottesmore, nel Sussex, contea storica dell'Inghilterra meridionale. Come riportato dal ‘DailyMail’, il preside crede fermamente in questo nuovo strumento, che porterà benefici alla scuola da diversi punti di vista.
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Abigail Bailey, l’assistente robotica del preside
Dietro la novità c’è una collaborazione: la scuola si è infatti messa in contatto un esperto nello sviluppo di intelligenza artificiale al fine di creare un robot, chiamato Abigail Bailey, che rivestirà il ruolo di assistente del Preside, Mr. Rogerson. Le sue responsabilità comprendono il supporto al personale della scuola, l'aiuto agli studenti con disturbi dell'attenzione e persino la redazione di eventuali regolamenti.
Abigail Baileyl sfrutta tecnologie avanzate di apprendimento automatico e gestione del processo educativo, operando in modo analogo al famoso ChatGPT, leader dei chatbot contemporanei. L’intelligenza artificiale sarà in grado di analizzare enormi quantità di dati, contribuendo così in modo significativo alle operazioni quotidiane all'interno dell'istituto scolastico.
Qui puoi vedere il videomessaggio della nuova Principal Headteacher della Cottesmore School.
Il preside: “Avere un aiuto sempre pronto è rassicurante”
Come riportato da ‘Leggo’, Mr Rogerson ha fatto sapere: “A volte avere qualcuno o qualcosa che sia lì per dare una mano è tranquillizzante. È bello pensare che esista chi è così incredibilmente preparato e pronto ad aiutarti a prendere le giuste decisioni. Non vuol dire abbandonare completamente il consiglio di altre persone, ovviamente, ma è confortante sapere che se c'è un problema non bisogna dare fastidio a nessuno o rimanere in attesa di una risposta. Il ruolo del preside è molto solitario... certo, ci sono i gruppi degli insegnanti, ma avere un aiuto sempre pronto è rassicurante”.Ma Abigail è in buona compagnia. Questo non sarebbe infatti l’unico utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dell’istituto privato: non molto tempo fa, il preside stava cercando qualcuno con competenze tecnologiche che potesse insegnare attività fisiche e altro ancora. Ma naturalmente non era facile trovare qualcuno che rispondesse a tutti i requisiti. Per questo Mr Rogerson alla fine ha deciso di affidarsi a un altro robot, Jamie Rainer. In più, per non farsi mancare proprio niente, ogni studente è provvisto di una sua personale intelligenza artificiale a supporto del suo percorso di studio.
Ma questo non vuol dire rinunciare al ruolo degli insegnanti: “Stiamo percorrendo la strada verso il futuro mantenendo i valori cardine dell'educazione tradizionale”, ha detto il preside. “L'introduzione dell'intelligenza artificiale non è atta a rimpiazzare gli insegnanti, ma a migliorare la loro capacità di fornire agli studenti la migliore educazione possibile”.