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Spray urticante in classe, 8 studenti in ospedale: ricreazione in classe e stop alle gite se non si fa avanti il responsabileIntorno alle 09:30 di mattina, uno o più studenti hanno rilasciato nei corridoi di scuola una sostanza urticante. Una ventina di compagni hanno subito ripercussioni, 8 dei quali hanno necessitato di cure mediche.

Ancora non sono emersi i nomi dei colpevoli.

Il preside non ci sta e prende provvedimenti: ricreazione in classe, gite annullate e niente più merendine nei distributori automatici.

Sostanza urticante per i corridoi della scuola: 8 studenti in ospedale

È successo a Sestri Ponente, della Città Metropolitana di Genova. Coinvolti due istituti scolastici facenti parte dello stesso plesso.

Come racconta ‘Il Secolo XIX’, alla base del fatto ci sarebbe stato il gesto sconsiderato di uno studente (ma gli attori potrebbero essere anche diversi), che intorno alle 09:30 di ieri ha diffuso per i corridoi dell’istituto Tecnico una sostanza urticante. L’episodio ha interessato 24 classi, con una ventina di studenti che hanno lamentato alcuni effetti indesiderati, tra cui bruciori e vertigini. Otto di loro sono stati portati in ospedale per ricevere assistenza medica.

La valutazione della tossicità tramite il “naso elettronico”

Allertati dei fatti, sono accorsi sul luogo i vigili del fuoco e gli agenti di polizia, che dopo aver tamponato la situazione hanno valutato la tossicità della sostanza areosa mediante l’utilizzo di un “naso elettronico”. Scongiurata l’ipotesi più grave, per procedere con la bonifica dell’ambiente sono state aperte le finestre favorendo il ricambio di aria. Oggi la situazione sembra tornata alla normalità, ma è stata aperta lo stesso un’indagine per identificare il o i responsabili.

I colpevoli ancora non sono saltati fuori: i provvedimenti del preside

Nessuno degli alunni si è fatto avanti e ha confessato la sua colpevolezza. Questo ha indotto il preside alla linea dura: saranno limitate le ricreazioni e annullate le gite di istruzione in programma. In più, via le merendine dai distributori automatici. Ci si aspetta adesso che saltino fuori i nomi dei colpevoli per revocare le misure punitive.

“Le gite di istruzione”, ha spiegato il dirigente, come riportato da ‘Il Secolo XIX’, “erano già in forse, avevo dato agli studenti un tempo di prova per dimostrarmi che potevo fidarmi di loro. Dopo quello che è successo devo constatare che non posso fidarmi. Ma non ci limiteremo a questo perché d’ora in poi la ricreazione la faranno in classe, potranno uscire uno alla volta solo per andare in bagno. Infine vuoteremo i distributori di merendine lasciandoci soltanto le bottigliette d’acqua, così non ci saranno quei capannelli che alla fine partoriscono idee come quella che ha mandato all’ospedale otto compagni”.