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"Garantiamo il diritto allo studio"]
Fa discutere la scelta del Liceo Scientifico "Nomentano" di Roma. La preside, in una circolare interna, spiega: "In attesa di poter riprendere le lezioni in presenza, a causa dell'occupazione dei tre edifici scolastici, al fine di garantire il diritto allo studio di coloro i quali si sono dissociati dall'occupazione, Vi comunico che le lezioni riprenderanno in modalità a distanza da Mercoledì 24 novembre. I docenti comunicheranno agli studenti il link per le lezioni. Potranno collegarsi gli studenti che non sono impegnati nell'occupazione della scuola. Interrogazioni e verifiche scritte saranno rinviate al rientro in presenza". In un'intervista all'agenzia Ansa, la dirigente scolastica, Giulia Orsini aggiunge: "È una decisione che ho preso per rispondere alle richieste condivisibili di tanti genitori di garantire il diritto allo studio ai loro figli. Sarà per due o tre giorni al massimo perché i ragazzi si sono detti intenzionati a sgomberare venerdì". Poi aggiunge: "Non è assolutamente voluta per bloccare l'occupazione, la dad è una risposta data dalla scuola a una lecita richiesta delle famiglie". Quanto alla possibilità di attivare la dad al di là delle situazioni legate al Covid la dirigente afferma: "Noi abbiamo un regolamentato che prevede sia applicata in caso di emergenza, e quindi non è solo collegata a lockdown e quarantena. Bisogna garantire il diritto allo studio. Tra l'altro sono anche preoccupata dal fatto che i ragazzi stiano all'interno senza mascherina perché abbiamo un cluster di Covid nella succursale di Casal Boccone".
Dad contro l'occupazione? C'è chi dice sì e chi dice no]
Fare lezioni in dad durante l’occupazione è possibile? "Non c’è una regola, perché le emergenze non conoscono regole e le scuole intraprendono iniziative legate alla loro autonomia. Ma a me il ricorso alla dad durante un’occupazione mi sembra intelligente e rientra nella nostra visione che vede la didattica digitale integrata oltre che come uno strumento di contrasto alla pandemia, anche come uno strumento di didattica a tutti gli effetti da integrare nel sistema”. Così alll’Adnkronos il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli sollecitando una riflessione: “Le occupazioni sono atti illegali da impedire con l’intervento della forza pubblica. L’adozione della didattica a distanza come alternativa, rischia di sortire l’effetto opposto: incentivare l’adesione degli studenti all’occupazione, che è uno strumento illegittimo”.
“Capisco le ragioni dell’occupazione ma occupare è un reato, un’interruzione di pubblico servizio a tutti gli effetti. Come scuola mi sento di condannare questi atti. Prestano il fianco a intromissioni esterne di frange di estremisti politicizzati che potrebbero approfittarsi della situazione”. Così all’Adnkronos, Cinzia Giacomobono, preside del liceo romano Righi occupato ieri sera da circa duecento studenti. “Oggi le tecnologie ci consentono di arrivare dove vogliamo, ma le norme non sono cambiate rispetto al passato. Prima del covid con i non occupanti, come la mettevamo? Le lezioni erano sospese per tutti, non vedo perché adesso dobbiamo attutire il danno"