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Possibile rinvio della riapertura delle scuole a Napoli

Dopo il ritardo di inizio dell’anno scolastico nella Regione Campania, richiesto nelle scorse settimane dal governatore Vincenzo De Luca, la data del 24 settembre scelta per la ripartenza, a Napoli potrebbe nuovamente slittare.

Perché le scuole napoletane potrebbero posticipare la ripartenza?

Dopo lo svolgimento delle attività elettorali appena concluse infatti, il sindaco del capoluogo campano Luigi De Magistris ha annunciato ad Ansa l’oggettiva difficoltà da parte delle Asl di completare in tempo le operazioni di sanificazione necessarie in tutte le scuole che hanno ospitato i seggi elettorali: “Da quanto mi è stato riferito nelle scorse ore la Asl, che è impegnata anche in altri campi, potrebbe non essere in grado di garantire la sanificazione in tutti gli istituti. Pertanto è verosimile che ci possa essere uno slittamento a lunedì per aprire le scuole interessate dai seggi tenuto conto che al momento non abbiamo garanzie di sanificazione in 24 ore e viste le giuste preoccupazioni dei dirigenti scolastici”.

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De Magistris si è dimostrato insomma molto preoccupato riguardo alla possibilità di garantire sicurezza nelle scuole in sole 24 ore dalla chiusura degli scrutini elettorali. Per questo si è dichiarato propenso ad un possibile e ulteriore slittamento a lunedì 28 settembre. Senza le giuste precauzioni, il rischio, secondo le dichiarazioni del sindaco, potrebbe infatti essere quello di fare della scuola una nuova “Waterloo italiana”.
In un momento come questo, le istituzioni devono invece assicurare un alto “senso di responsabilità” che preservi la salute e il diritto allo studio di ogni studente: “Rischiamo di consegnare a un'ecatombe generazionale milioni di giovani del Paese. Le elezioni sono importanti ma in una democrazia la scuola vale di più di un'elezione regionale”.
Se la notizia sull’eventuale rinvio della riapertura degli istituti di Napoli verrà confermata o meno sarà possibile saperlo soltanto dopo la riunione di oggi pomeriggio, in cui si confronteranno i pareri delle Asl, degli esponenti della Regione Campania e dei dirigenti scolastici.