Concetti Chiave
- I Gesuiti, fondati da Ignazio di Loyola, miravano a combattere l'eresia e a cristianizzare i popoli, soprattutto nelle Americhe, attraverso l'educazione e la fondazione di scuole in Europa.
- Giuseppe Calasanzio fondò le scuole pie gratuite a Roma nel 1592, introducendo un metodo educativo diviso in due livelli con un focus su lettura, scrittura e buone maniere.
- Silvio Antoniano sottolineava l'importanza dell'educazione cristiana attraverso la disciplina e vedeva l'educazione dei bambini come un mezzo per correggere la corruzione del peccato originale.
- Martin Lutero promuoveva un'educazione libera, pubblica e obbligatoria, fondamentale per l'accesso alle sacre scritture, con un'enfasi sulle arti del trivio e del quadrivio.
- Comenio, considerato un pioniere della pedagogia moderna, propugnava un'educazione universale basata su un approccio empirico e sensoriale, introducendo i primi libri didattici illustrati.
I Gesuiti - Opera Cristianizzante e la Ratio Studiorum
i Gesuiti sono un ordine monastico fondato da Ignazio di Loyola, un soldato spagnolo che fondo quella che venne chiamata “La compagnia i Gesù” da cui il nome Gesuiti. Il loro obbiettivo era quello di combattere l'eresia ( specialmente nelle Americhe dove cristianizzarono i paesi conquistati dalla Spagna). Fondarono delle scuole in Europa atte a formare i giovani dei ceti elevati . Il loro scopo maggiore rimaneva comunque quello di “combattere” come soldati di Cristo contro l'eresia e di convertire al cristianesimo gli infedeli. Nel 1540 l'ordine dei gesuiti ottenne l'approvazione dl papa poiché il loro ordine prevedeva il giuramento di fedeltà al papa e i gesuiti cominciarono a fondare collegi in tutta Europa per contrastare il paganesimo.
I Gesuiti - La Ratio Studiorum
Indice
- Struttura della Ratio Studiorum
- Metodo educativo dei Gesuiti
- Scuole di dottrina cristiana
- Giuseppe Calasanzio e le scuole pie
- Silvio Antoniano e l'educazione cristiana
- Educazione delle ragazze secondo Antoniano
- Angela Merici e il modello pedagogico
- Fenelon e l'educazione delle fanciulle
- Riforma protestante e nuove scuole
- Martin Lutero e la scuola protestante
- Comenio e l'educazione universale
- Struttura della scuola di Comenio
- Concezione empiristica di Comenio
- Pansholia e apprendimento continuo
Struttura della Ratio Studiorum
È un' opera di Ignazio di Loyola che conteneva tutte le direttive che dovevano essere seguite dall'ordine.
Nelle scuole ordinate secondo la R.S. Si parlava il latino, erano quindi transnazionali ed il programma era sempre standardizzato. In ogni scuola c'era un Padre generale che rendeva conto al Padre Provinciale, un Rettore che aveva la funzione del preside ed infine il prefetto degli studi inferiori o superiori e gli insegnanti.
Gli studenti erano organizzati in cinque classi tre di grammatica, una quarta di Humanitas e una quinta di retorica. Seguivano tre anni di studio della filosofia tolemaica e aristotelica di cui si occupava il prefetto degli studi superiori ed un ultimo corso di quattro anni di teologia per prendere i voti ed entrare nell'ordine dei gesuiti (facoltativo).
I Gesuiti - Il Metodo
Metodo educativo dei Gesuiti
Veniva data molta importanza all'emulazione dei compagni che era fortemente sfruttata conferendo premi ai soggetti più meritevoli che dovevano essere emulati in modo da creare competizione e far capire agli studenti quale fosse il modello da seguire. Venivano usati anche i castighi come il penso e le punizioni corporali solo in casi estremi. La competizione veniva incentivata creando dei gruppi in gara fra di loro.
Castellino da Castello - Le scuole di dottrina cristiana
Scuole di dottrina cristiana
Castellino fonda la prima scuola nel 1546 per bambini e bambine povere di Milano.
Il priore dirigeva la scuola e e insegnava la dottrina cristiana e i sottopriori insegnavano a leggere e a scrivere, il silenziere faceva in modo che i bambini facessero silenzio, il portinaio apriva e chiudeva la scuola, il cancelliere teneva in ordine i registri e il pescatore attirava i bambini a scuola, i visitatori controllavano le scuole e riferivano la situazione al priore generale.
La scuola era aperta nei giorni festivi e si insegnavano le preghiere e le buone maniere .
Questa scuola è il primo caso di scuola popolare gratuita.
Giuseppe Calasanzio - Le scuole pie
Giuseppe Calasanzio e le scuole pie
Calasanzio fonda a Roma nel 1592 una scuola gratuita che ebbe un rapido successo tanto da convincere C. a fondare un ordine detto degli Scolopi.
Le scuole pie presentavano tratti innovativi. Il processo scolastico era diviso in 2 livelli di 4 anni ciascuno; nel livello di base si insegnava a leggere, scrivere e far di conto. Ogni classe era composta da 60-70 alunni con maestro unico ma era suddivisa tra chi imparava a riconoscere le lettere, a sillabare, a leggere, a scrivere, a fare di conto. Imparare a scrivere era difficile a causa delle penne utilizzate. Per imparare a leggere venivano affisse al muro delle lettere o delle sillabe molto grandi e il maestro le indicava con una bacchetta. L'insegnamento avveniva in lingua volgare. Gli scolopi insegnavano le buone maniere ed il catechismo. Gli scolopi miravano all'emulazione premiando il migliore della classe con la carica di Imperatore che gli dava il potere di grazia sulle punizioni.
Silvio Antoniano - “Tre libri dell'educazione Cristiana dei figliuoli”
Silvio Antoniano e l'educazione cristiana
Il testo scritto da A. tra il 1580 ed il 1582 ribadiva l'importanza della famiglia ed il valore del matrimonio elargendo ai genitori, soprattutto al padre, un lungo elenco di consigli su come educare i figli. Nel libro appare la visione pessimistica dell'uomo tipica del del cattolicesimo postridentino(dopo il concilio di Trento). Il bambino quindi, corrotto dal peccato originale, necessitava di apprendere la disciplina. Il gioco infantile era visto da A. come una perdita di tempo, l'ozio era il padre di tutti i vizi. Il modo di educare i bambini del tempo “pedagogia dell'habitus” ovvero dell'abitudine li faceva assimilare come piccoli adulti preposti a peccare di gola, di superbia e a compiere furti. Per questo motivo il bambino doveva essere educato dai genitori con poca indulgenza e con l'uso di punizioni corporali.
L'educazione delle ragazze
Educazione delle ragazze secondo Antoniano
A. riteneva che bisognasse differenziare l'educazione per sesso. Alle ragazze occorreva insegnare di meno in base al ceto sociale: imparare a leggere per i ceti sociali bassi, a scrivere per la borghesia e a fare qualche conto per la nobiltà. La donna aveva comunque una posizione subalterna , era considerata debole per natura, incline al peccato, facilmente corruttibile. Nonostante questa visione altamente negativa della donna non mancarono le eccezioni
Angela Merici - Il modello pedagogico amorevole
Angela Merici e il modello pedagogico
fondo l'ordine delle Orsoline per l'educazione delle fanciulle. M. proponeva un modello pedagogico amorevole e rispettoso delle inclinazioni personali esortando le insegnanti del suo ordine a ricordare tutte le loro allieve per la loro indole ed ogni loro inclinazione senza obbligarle a fare nulla.
Le ragazze borghesi e nobili erano spesso obbligate dal padre a diventare monache di clausura in modo da preservare il patrimonio familiare ( i matrimoni al tempo costavano parecchio alla famiglia della sposa) mentre le ragazze povere avevano più libertà ma meno possibilità di istruzione. Una possibilità erano le scuole femminili gratuite di Rosa Venerini. Alle fanciulle orfane invece venivano insegnate le buone maniere ed i lavori femminili negli orfanotrofi
Fenelon - L'educazione delle fanciulle
Fenelon e l'educazione delle fanciulle
Fenelon nel 1687 pubblica la sua opera in cui tiene un posizione moderata sostenendo che era giusto fornire alle ragazze un istruzione più ampia di quanto fosse ritenuto corretto in passato. Egli sosteneva l'importanza della moderazione , della sobrietà delle vesti e delle acconciature e del portamento; poco utile per le ragazze imparare le lingue moderne più utile invece il Latino anche se le opere classiche andavano scremate eliminando le opere pagane.
I protestanti
Riforma protestante e nuove scuole
La riforma protestante attuata da Lutero creo nella popolazione nuove necessità e nuove tendenze.
La traduzione della Bibbia in tedesco getto le basi della lingua tedesca nazionale superando i dialetti come aveva fatto la divina commedia di Dante in Italia e la necessità che ogni fedele leggesse la Bibbia creo una spinta di semi-alfabetizzazione ( non sapevano scrivere ma solo leggere) molto importante considerato che fino all'800 era normale trovare persone in grado di comprendere un testo ma non di scriverlo. Per i protestanti ritenevano molto importante la scuola familiare in quanto spettava ai genitori insegnare ai figli a leggere. Nell'educazione erano considerate giuste le punizioni corporali atte a formare i buoni cristiani.
Martin Lutero - La nascita del protestantesimo e delle relative scuole
Martin Lutero e la scuola protestante
L. si formò nell'ordine agostiniano dal quale si separò quando il suo dissidio dottrinale divenne troppo accentuato. Dalla sua formazione agostiniana deriva a visione dell'essere umano molto pessimistica. Dal suo movimento protestane se ne svilupparono alti come quello degli anabattisti che sostenevano che il battesimo dovesse essere conferito solo agli adulti e non ai bambini e quello dei Calvinisti.
La scuola secondo Lutero
Come scrive nel sermone Lutero ritiene che la scuola debba essere libera, gratuita, pubblica ed obbligatoria. È la prima volta che la scuola viene aperta alle donne.
Lutero si rivolge alle famiglie perché si impegnino a mandare i figli a scuola almeno una o due ore al giorno invece di farli lavorare nei campi, chiede inoltre che i ragazzi che dimostrino di essere dotati vengano trattenuti più a lungo.
Quest'esigenza nasce dalla necessità di rapportarsi con le sacre scritture; per questo tipo di scuola Lutero sottolinea l'importanza delle arti del trivio e del quadrivio ma anche di quelle tecnico pratiche. Per questo motivo i paesi protestanti saranno i precursori dello sviluppo industriale. Viene sottolineata l'importanza dello studio della lingua greca e dell'ebraico e l'importanza della storia più che della filosofia.
Comenio - L'educazione universale
Comenio e l'educazione universale
C è visto non solo come il maggiore esponente della pedagogia protestante ma addirittura come fondatore della pedagogia e della didattica moderna.
Prese parte al movimento Hussita e per questo venne esiliato e viaggio in molti paesi dell' Europa a partire dal 1602. Perseguì il fine di creare una scuola universale dove educare i giovani al sapere e alle virtù. Comenio si distanza da Lutero per il suo ottimismo pedagogico egli credeva infatti che i bambini si venissero al mondo portando con se il peccato originale ma non erano peccatori. Egli credeva che l'uomo essendo stato creato da Dio portasse con se la luce della ragione. Questa visione del mondo lo portò a sviluppare i due concetti filosofici cardine della sua idea.
La pampaedia principio secondo il quale tutto può essere insegnato a tutti senza distinzioni di sesso, nazionalità o ceto: tutti i bambini andavano istruiti anche quelli di ceto sociale più basso. Il suo ideale pedagogico era invece detto pansofia ovvero unità tra teologia, filosofia e scienze. Questo concetto rispecchia la filosofia di Platone per cui le cose sono la copia delle idee di Dio e la teologia , la filosofia e le scienze aiuteranno l'uomo a riconoscere la luce di Dio che gli uomini non sono in grado di vedere a causa del peccato originale.
A partire da questi elementi Comenio pose le basi della moderna pedagogia che rispetti la natura dell' educando e rispetti i suoi tempi di sviluppo.
Egli riconobbe che il gioco svolgeva un ruolo molto importante nello sviluppo del bambino e riteneva che l'educazione dell'infante dovesse avvenire ancora prima della sua nascita con dei corsi per i genitori.
Come era strutturata la scuola di Comenio
Struttura della scuola di Comenio
Nel suo modello educativo i bambini dovevano frequentare la scuola dell'infanzia (scuola materna) fino all'età di 6 anni ; dai 6 ai dodici anni dovevano frequentare la Suola vernacolare (ovvero scuola in lingua volgare) dove imparavano a leggere, scrivere, conteggiare, imparare musica, catechismo, storia, geografia, scienze. In età adolescenziale avrebbero frequentato la scuola latina per 6 anni in cui avrebbero studiato e stesse materie ma in lingue diverse infatti accanto al latino bisognava imparare due lingue moderne. Infine nell'accademia i giovani avrebbero avuto accesso alla Pasnofia completa. La sua scuola era aperta a tutti perché tutti dovevano raggiungere Dio anche le donne e anche i disabili. Nel suo ottimismo pedagogico egli affermava che non esistono allievi incapaci ma solo maestri incompetenti.
Tuttavia si trattava di un modello ideale di scuola che rimase un utopia anche se le intuizioni in esso contenute influenzarono teorie ed autori successivi.
Comenio - la concezione empiristica della conoscenza
Concezione empiristica di Comenio
Secondo Comenio l'educazione corretta procedeva dai sensi all'intelletto, quindi dalle cose ai nomi delle cose. Egli indicò i cardini del processo dell'insegnamento nell'educazione secondo natura occorreva quindi iniziare dai sensi cioè dalle cose che se non erano presenti andavano rappresentate tramite immagini. Secondo Comenio infatti l'intelletto è uno specchio interiore che riceve, ordina e moltiplica l'immagine delle cose quindi il bambino vedendo la cosa ne crea una percezione sensibile .per facilitare questo procedimento Comenio inventò il primo libro didattico illustrato l' “Orbis sensualium pictus” il libro conteneva le raffigurazioni della creazione dove dio era rappresentato come un triangolo inscritto in un cerchio. Seguivano i 4 elementi , i minerali, la frutta, le piante, gli animali, l'essere umano composto di corpo e anima e si chiudeva con il giudizio universale.
L'andamento del libro era quindi circolare , si apriva e si chiudeva con Dio.
Secondo l'empirismo e idee si associano per similitudine e vicinanza per questo il libro era molto efficace.
L'idea di libri scolastici illustrati ebbe grande fortuna e fu ripresa nel '700.
Comenio - La pansholia
Pansholia e apprendimento continuo
la pansholia è un ideale secondo il quale l'apprendimento non doveva mai cessare infatti dopo l'accademia seguiva nella teoria di Comenio la scuola della virilità, quella della vecchiaia e molte altre fino alla scuola della Morte. E come detto in precedenza si poteva andare a scuola anche prima di nascere . La madre poteva infatti frequentare una scuola di preparazione detta “ scuola del graembo materno.
Domande da interrogazione
- Chi erano i Gesuiti e qual era il loro obiettivo principale?
- Qual era la struttura educativa proposta dalla Ratio Studiorum dei Gesuiti?
- Quali innovazioni introdusse Giuseppe Calasanzio nelle sue scuole pie?
- Come si differenziava l'educazione delle ragazze secondo Silvio Antoniano e Angela Merici?
- Qual era la visione di Comenio sull'educazione universale e come influenzò la pedagogia moderna?
I Gesuiti erano un ordine monastico fondato da Ignazio di Loyola, con l'obiettivo principale di combattere l'eresia e convertire al cristianesimo gli infedeli, specialmente nelle Americhe.
La Ratio Studiorum prevedeva un programma standardizzato con cinque classi di grammatica, Humanitas e retorica, seguite da studi di filosofia e teologia, con un forte accento sull'emulazione e la competizione tra studenti.
Calasanzio fondò scuole gratuite a Roma, suddivise in due livelli di 4 anni ciascuno, con un approccio innovativo che includeva l'insegnamento in lingua volgare e l'uso di grandi lettere per facilitare l'apprendimento della lettura.
Antoniano sosteneva un'educazione differenziata per sesso, con un'istruzione limitata per le ragazze, mentre Angela Merici promuoveva un modello pedagogico amorevole e rispettoso delle inclinazioni personali delle allieve.
Comenio credeva nell'educazione universale, accessibile a tutti senza distinzioni, e sviluppò concetti come la pampaedia e la pansofia, influenzando la pedagogia moderna con l'idea che l'educazione dovesse rispettare la natura e i tempi di sviluppo dell'educando.