Concetti Chiave
- L'Umanesimo e il Rinascimento sono movimenti culturali che segnano la transizione dal Medioevo all'età moderna, con un focus sull'antichità classica e l'antropocentrismo.
- Vergerio il Vecchio promuove l'educazione che integra l'etica, la storia e l'eloquenza, considerando gli studia humanitatis essenziali per uomini liberi.
- Guarino Veronese fonda una scuola-convitto con un'educazione bilanciata tra studi classici e attività fisiche, enfatizzando il dialogo e il metodo di studio.
- Vittorino da Feltre unisce ideali umanistici e cristiani nella sua scuola "Ca' Zoiosa", eliminando i castighi corporali e promuovendo un apprendimento equilibrato.
- Maffeo Vegio integra prospettive umanistiche e cristiane nella sua pedagogia, evidenziando l'importanza di un'educazione non coercitiva e precoce.
Indice
Inizio dell'età moderna
Per convenzione storica l’età moderna inizia dal 1453 (anno della caduta di Costantinopoli e la fine dell’impero romano d’Oriente) o dal 1492 (anno della scoperta dell’America).
Naturalmente, fra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna non c’è uno stacco così netto, ma è un data approssimata.Humanitas e umanesimo
Nei secoli successivi all’anno 1000 ci fu una rinascita economica, e a partire dal XV(14) secolo cominciò a prendere più valore una nuova virtù, ovvero quella dell’humanitas, dalle quale furono coniate le espressioni “umanesimo” e “umanista”. La parola latina humanitas deriva da “humanae littarae” o da “studia humanitatis”, parola usata da Cicerone per indicare gli studi che promuovono la formazione dell’uomo, in opposizione alle “divine litterae” della cultura medievale. Il termine Umanesimo indica perciò un movimento culturale e letterario che si affermò in Italia in particolare nel XIV(14) secolo e fu contrassegnato da un forte interesse per l’antichità, per lo studio del greco e del latino e l’imitazione del mondo antico.
Rinascimento e pedagogia umanista
Il Rinascimento, invece, fu un movimento di pensiero, letterario e culturale, che si sviluppo durante XVI(16) secolo, e fu il periodo in cui la nuova visione del mondo antropocentrica, nata già nell’umanesimo, trovò il suo maggior sviluppo. Il tratto caratteristico della pedagogia del periodo dell’umanesimo è l’educazione che deve mirare alla formazione dell’uomo completo, e promuovere la sua capacità di giudizio.
Educatori dell'umanesimo
I grandi educatori dell’umanesimo
Essi furono:
• Barzizza, il quale scrisse due importanti opere: De compositione, De Orthographia;
• Vergerio il Vecchio
• Leonardo Bruni
• Matteo Palmieri
• Maffeo Vergio
Scuole-convitto e Guarino Veronese
Nel corso del Quattrocento, l’ideale pedagogico dell’Umanesimo si concretizzò quasi esclusivamente in scuole private nate fuori dall’università, ed esse erano scuole-convitto, rivolte ai giovani delle classi più agiate, che proponevano un modello di scuola che alternava studi letterari ed esercizi fisici. Le più importati scuole-convitto furono quella di Guarino Guarini e Vittorino da Feltre.
Gasparino Barbizza e il suo metodo
Gasparino Barbizza
Fu un grande studioso della lingua latina, educatore e umanista. Aprì e gestì una scuola a Padova molto originale, poiché aveva organizzato nella sua abitazione un convitto per giovani ricchi. Barbizza mirava soprattutto a proporre ai suoi allievi lo studio critico dei testi classici.
Vergerio e l'educazione umanista
Egli invece considerava gli studia humanitatis come i soli degni di un uomo libero. Suggeriva lo studio delle lettere, della filosofia morale, delle scienze della natura. Secondo Vergerio hanno grande importanza nell’educazione l’etica, la storia e l’eloquenza: l’etica perché insegna ciò che si deve fare, la storia dà esempi concreti su quello che gli uomini hanno fatto e l’eloquenza è un ottimo strumento di base per una buona azione politica. Oltre allo spirito, Vergerio diceva che doveva essere educato bene anche il corpo.
Egli aprì una scuola-convitto, nella quale veniva attribuita poca importanza alla matematica, alla musica, al greco e all’educazione militare, poiché gli alunni erano in gran parte destinati alla carriera ecclesiastica e all’insegnamento. Egli comunicava, parlava e discuteva con gli alunni, valorizzava la personalità di ogni allievo e forniva loro un metodo di studio. La scuola non prevedeva la presenza delle ragazze. Accanto all’istruzione era proposta l’educazione fisica come nuoto, caccia, danza. Il modello di Guarino Veronese mirava a formare cittadini con saldi principi, in grado di amministrare il bene pubblico. Durante questo periodo vennero rivalutati due importanti ideali dell’antica Roma ovvero il “mens sana in corpore sano” (una mente sana in un corpo sano) e il “vir bonus dicendi peritus” (un uomo onesto e abile nel parlare), teorizzati da Quintiliano.
Vittorino da Feltre e Ca' Zoiosa
Egli aprì una scuola a Venezia che fu molto apprezzata. Tornò a Padova e aprì una scuola-convitto. Nel 1423, in una villa fornitagli dal principe Gonzaga, fondò una scuola nella quale intendeva unire gli ideali umanistici con lo spirito cristiano. La scuola fu chiamata “Ca’ Zoiosa” (Casa Gioiosa). Nel modello educativo proposto da Vittorino da Feltre vi è l’eliminazione dei castighi corporali, e l’insegnamento di basava sulle arti del trivio e del quadrivio. Il suo modello educativo pretendeva che i ragazzi, una volta terminato di studiare, lasciassero da parte lo studio per un bel po’ di tempo, in modo che la mente potesse rilassarsi.
Maffeo Vegio e la pedagogia
Fu un autore umanista e cristiano e trasferì questo suo duplice punto di vista nella sua opera pedagogica più importante “De educatione liberorum et eorum claris moribus libri VI(6). Essa è suddivisa in 6 libri e i primi 3 sono dedicati all’educazione dei bambini e gli altri trattano di etica. Egli ritiene ben presto iniziare l’azione educativa, senza però appesantire i bambini, senza spaventarli con minacce e castighi. Maffeo Vegio propone alcuni metodi attuali, infatti in lui si può individuare un concetto molto attuale ovvero la pedagogia come scienza.
Nel trattato I libri di famiglia, egli parla dei doveri reciproci tra adulti e bambini ed espone i principi generali della buona educazione. I suoi insegnamenti pedagogici mirano alla formazione di uomini concreti in un ambiente concreto.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra Umanesimo e Rinascimento?
- Quali erano le caratteristiche principali delle scuole-convitto durante l'Umanesimo?
- Quali erano gli ideali educativi di Vergerio il Vecchio?
- Come si differenziava il modello educativo di Guarino Veronese?
- Qual era l'approccio pedagogico di Maffeo Vegio?
L'Umanesimo è un movimento culturale e letterario del XIV secolo focalizzato sull'antichità e lo studio del greco e del latino, mentre il Rinascimento, sviluppatosi nel XVI secolo, è un movimento di pensiero che ha portato avanti una visione antropocentrica del mondo.
Le scuole-convitto erano rivolte ai giovani delle classi agiate e proponevano un modello educativo che alternava studi letterari ed esercizi fisici, come nelle scuole di Guarino Guarini e Vittorino da Feltre.
Vergerio il Vecchio considerava gli studia humanitatis essenziali per un uomo libero, enfatizzando l'importanza dell'etica, della storia e dell'eloquenza nell'educazione, oltre a una buona educazione fisica.
Guarino Veronese dava poca importanza alla matematica, alla musica e all'educazione militare, concentrandosi invece sulla comunicazione e la personalità degli alunni, con un'educazione fisica che includeva nuoto, caccia e danza.
Maffeo Vegio proponeva un'educazione che iniziasse presto ma senza appesantire i bambini, evitando minacce e castighi, e vedeva la pedagogia come una scienza, un concetto molto attuale.