Concetti Chiave
- Scapigliatura è un movimento culturale italiano del 1870-1880 che si ispira ai poeti maledetti francesi, caratterizzato da una ribellione sterile e autolesionista, prevalentemente a Milano.
- Il Decadentismo abbraccia il Simbolismo e l'Estetismo, vedendo la realtà come simbolo di altro e vivendo la vita come arte, influenzato da Baudelaire e D'Annunzio.
- Il Verismo italiano nasce dal contesto europeo e dai problemi sociali dell'Italia unita, enfatizzando un realismo che rifiuta la denuncia sociale, a differenza del Naturalismo di Zola.
- Il Positivismo, base di Realismo e Naturalismo, promuove una filosofia scientifica che richiede la verifica empirica, influenzando la letteratura con un approccio sperimentale simile alla medicina.
- Naturalismo e Verismo si differenziano per l'approccio: il primo analizza scientificamente i casi sociali urbani con denuncia, mentre il secondo si concentra sui piccoli centri, senza denuncia sociale.
Indice
Squilibri e Proteste Intellettuali
Situazione storico-sociale dal 1861: l’Italia è un paese con squilibri tra nord e sud (con brigantaggio e analfabetismo) e una grande debolezza economica e sociale.
Gli intellettuali protestano e la protesta si orienta in due direzioni:
- Contro la classe dirigente
- Contro la letteratura risorgimentale e romantica (fuori luogo, retorica, patetica) di Giovanni Prati e Aleardo Aleardi e del Manzonismo
Ribellione e Scapigliatura
Propongono una forma di ribellione:
- Nella vita: seguono i modelli europei, ossia i poeti maledetti francesi, che scrivono di tematiche negative e bruciano la loro vita tra alcol e droga
- Nella letteratura
Scapigliatura: traduzione fatta da Cletto Arrighi in un suo romanzo del termine boheme (vogliono vivere alla zingaresca).
Influenze Culturali Europee
Questo movimento (1870-1880) produce una ribellione sterile, fine a se stessa, quasi un autolesionismo. Esso si afferma soprattutto a Milano (città intellettuale e all’avanguardia già dall’Illuminismo: “Il caffè”, “Il conciliatore”, Manzoni…).
Questo movimento ha il merito di essere uno dei primi movimenti culturali italiani ad aver assorbito le nuove tendenze culturali europee, di aver fatto propri i principi del decadentismo europeo (“I fiori del male” cantano il fango e il cielo).
Temi: noia, angoscia esistenziale, ideale, assoluto.
Tale movimento ha assorbito anche la tendenza verso il realismo, che spesso assume anche dimensioni macabre (es. Ugo Tarchetti).
- Simbolismo (prevale in Baudelaire): la realtà è vista come un simbolo di qualcosa d’altro (Pascoli: tema del nido)
- Estetismo: si vive la propria vita come un’opera d’arte (D’Annunzio)
Verismo e Realismo
Verismo italiano (inizia più o meno nel 1878)
Vi sono due direttrici che ne favoriscono la nascita:
- Orientamenti di natura europea
- Gravi problemi sociali del nuovo stato unitario (denunciati già dalla scapigliatura: problemi sociali + incapacità dello Stato)
Assorbe l’esigenza di realismo che comparve in Francia molto prima.
Nel 1840 Manzoni pubblica “I promessi sposi”, nel 1842 in Francia Balzac pubblica ben 100 romanzi che fanno parte della “Commedia umana”, di carattere sociale, nel 1857 Flaubert pubblica “Madame Bovary”.
Naturalismo e Positivismo
Positivismo: è alla base di Realismo e Naturalismo, è trattato da Ippolito Taine (“La filosofia dell’arte”). Si propone una filosofia scientifica secondo cui tutto dev’essere verificabile scientificamente e sperimentalmente (= Galilei e Cartesio).
Zola e Verga a Confronto
Zola, invece, si pone come il teorico del Naturalismo con “Il romanzo sperimentale”, del 1880. Il titolo è modellato sul titolo dell’opera del medico Bernard, “La medicina sperimentale”. Chi scrive romanzi non deve inventare nulla, ma descrivere fatti e situazioni realmente accadute o verificabili (come fa la medicina).
Altrettanto importanti sono i 20 romanzi del ciclo “Rougon – Macquart, storia naturale e sociale di una famiglia sotto il II impero”, sempre di Zola, che mette in pratica lo stile incolore di Flaubert, con il quale condivide la passione per la fotografia.
In Zola sono importanti i fattori socio-ambientali e la tara ereditaria (idea del gene che si trasmette). Ha comunque un’ideologia progressista: scrive per denuncia. Verga, invece, ha un’ideologia pessimistica e non progressista, senza denuncia sociale: non crede che le cose possano cambiare.
1. N: plebi urbane
1. V: piccoli centri
2. N: analisi scientifica di casi patologici legati all’ereditarietà e all’ambiente sociale
2. V: non accetta il principio di ereditarietà
3. N: precisa volontà di inchiesta, di denuncia sociale (fede progressista)
3. V: non c’è una volontà di denuncia, ma un senso pessimistico di rassegnazione
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali cause di squilibrio in Italia dopo il 1861?
- Come reagiscono gli intellettuali italiani alla situazione storico-sociale del tempo?
- Quali influenze culturali europee hanno avuto un impatto sul movimento della Scapigliatura?
- Quali sono le differenze tra il Verismo di Verga e il Naturalismo di Zola?
- Qual è il ruolo del Positivismo nel contesto del Realismo e del Naturalismo?
Dopo il 1861, l'Italia affronta squilibri tra nord e sud, caratterizzati da brigantaggio, analfabetismo e debolezza economica e sociale.
Gli intellettuali protestano contro la classe dirigente e la letteratura risorgimentale e romantica, considerata fuori luogo e retorica.
La Scapigliatura è influenzata dai poeti maledetti francesi e dal decadentismo europeo, assorbendo temi come noia, angoscia esistenziale e simbolismo.
Zola adotta un approccio progressista e di denuncia sociale, mentre Verga ha un'ideologia pessimistica senza denuncia sociale, concentrandosi su piccoli centri e rifiutando il principio di ereditarietà.
Il Positivismo, basato su una filosofia scientifica e verificabile, è alla base del Realismo e del Naturalismo, influenzando autori come Zola e Verga.