Concetti Chiave
- La seconda metà dell'Ottocento vede l'evoluzione culturale con il naturalismo e il verismo contrapposti al simbolismo, derivati dal romanticismo.
- Il positivismo di August Comte in Francia ispira un approccio scientifico alla letteratura, con gli scrittori che si definiscono scienziati.
- Emil Zola, fondatore del naturalismo, utilizza un linguaggio realistico e gerghi locali per descrivere le condizioni del proletariato urbano.
- In Italia, il verismo di Verga e Capuana si concentra sulle condizioni di vita di pescatori e contadini, con un linguaggio adeguato ai personaggi.
- La narrativa verista italiana non cerca soluzioni sociali, ma descrive la realtà con un punto di vista interno ai personaggi, superando il narratore onnisciente.
Indice
Evoluzione della cultura ottocentesca
La cultura nella seconda metà dell’ottocento si evolve moltissimo ci sarà la letteratura naturalista e realista contrapposta a quella simbolista. Molti aspetti della letteratura romantica si sarebbero trasformati in naturalismo e verismo, l’illirismo invece si trasforma in simbolismo.
Fino alla fine del secolo troveremo letterati definiti romantici ma sarà un romanticismo degenere.Naturalismo e verismo: nuove correnti
I romantici della seconda metà dell’ottocento fanno gli aspetti minori del romanticismo, gli aspetti importanti della seconda metà dell’ottocento sono la nascita del naturalismo (Francia) e del verismo (Italia).
Positivismo e letteratura scientifica
Tutto parte in ambito filosofico perché si sviluppa la corrente del positivismo che nasce a Parigi da August Comte che vuole dire un modo razionale per la conoscenza. In ambito letterario la fiducia nella ragione umana porterà i letterati a definirsi scienziati e a spiegare in modo razionale in un ambito di grande sviluppo e progresso, infatti vediamo gli intellettuali che il proletariato urbano vive in modo misero e quindi vogliono studiarle per trovare la soluzione, vengono descritti in modo oggettivo, non si considerano letterati ma scienziati. I fratelli devon tour saranno i primi a fare uno studio sul naturalismo e poi Emil Zola sarà il fondatore che usa un linguaggio uguale a quello dei personaggi, il gergo parigino come gli operai e questo provocherà delle critiche, è uno stile realistico ed essenziale.
Influenza del positivismo in Francia
Dal 1830 la Francia era diventata innovativa, di positivismo però si parla dalla metà dell’ottocento, i letterati si accorsero che il proletariato non aveva avuto cambiamenti dopo le innovazioni e quindi vogliono studiare i motivi. In questo periodo nascono scienze nuove, si comincia a valutare come le specie si evolvono e si adattano, notano che nel mondo animale c’è una selezione naturale, i naturalisti francesi sulla base dell’evoluzione e della condizione sociale volevano trovare la soluzione per il proletariato ma non ci riusciranno.
Verismo italiano e contesto sociale
I veristi italiani partono dall’idea che non riusciranno a trovare una soluzione al progresso. In Italia la situazione è arretrata, Verga e Capuana sono proprietari terrieri di famiglia aristocratica. Il romanzo l’ammazzatoio colpisce moltissimo e anche in Italia vogliono far nascere il verismo, in Italia non c’erano molti operai ma si conoscevano bene le condizioni di vita dei pescatori e dei contadini soprattutto del sud. L’unica differenza è che i francesi erano convinti di far uscire dalle pessime condizioni invece gli italiani sono già convinti di non risolvere i problemi perché era troppo arretrato ma verranno comunque descritti, anche in Italia viene usato il metodo scientifico.
Differenze tra naturalismo e verismo
Il clima soprattutto in Francia è effervescente, il positivismo di August Comte a Parigi da l’idea di esaltazione della ragione umana. È fondamentale la pubblicazione del libro sull’evoluzione delle specie. I veristi in Italia non partivano dal contesto sociale, volevano raccontare, non esiste più il narratore onnisciente, il punto di vista di queste storie è nel personaggio. L’Italia è sviluppata solo nella parte settentrionale ma intellettuali e proprietari terrieri vogliono parlare della parte della società povera, Sicilia. Vengono descritti come un documento che però non cerca soluzioni. I naturalisti francesi che rimangono legati alla tradizione avevano scopi precisi. In Italia sono intellettuali e ricchi proprietari terrieri, con Verga non abbiamo il linguaggio alto ma adeguato ai personaggi. Si parla di regressione del narratore perché non sembra il letterato ma una persona del posto perché usa anche dei proverbi, un altro aspetto è lo straniamento perché è una vita talmente dura e difficile, che quello che era normale sembrava strano, esempio in Rosso Malpelo dove c’è anche il tema del diverso, la lingua è adeguata all’ambiente, è un italiano adeguato sul siciliano.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali correnti letterarie emerse nella seconda metà dell'Ottocento?
- Come ha influenzato il positivismo la letteratura dell'epoca?
- Qual è stata l'influenza del positivismo in Francia?
- Quali sono le caratteristiche del verismo italiano?
- Quali sono le differenze tra naturalismo e verismo?
Nella seconda metà dell'Ottocento, le principali correnti letterarie emerse sono il naturalismo in Francia e il verismo in Italia, che si contrappongono al simbolismo e derivano da aspetti del romanticismo.
Il positivismo, sviluppatosi a Parigi con August Comte, ha influenzato la letteratura portando gli scrittori a considerarsi scienziati, descrivendo la realtà in modo oggettivo e razionale, come dimostrato dal lavoro di Émile Zola.
In Francia, il positivismo ha portato i letterati a studiare le condizioni del proletariato urbano, cercando soluzioni basate sull'evoluzione e la selezione naturale, anche se senza successo.
Il verismo italiano, rappresentato da autori come Verga e Capuana, si concentra sulla descrizione oggettiva delle condizioni di vita dei pescatori e contadini, senza cercare soluzioni ai problemi sociali, utilizzando un linguaggio adeguato ai personaggi.
Il naturalismo francese si basa su scopi precisi e rimane legato alla tradizione, mentre il verismo italiano si focalizza sulla narrazione dal punto di vista dei personaggi, senza un narratore onnisciente, e utilizza un linguaggio adeguato all'ambiente sociale descritto.