Concetti Chiave
- La Scapigliatura italiana, nata a Milano negli anni '60-'70 dell'Ottocento, è un movimento artistico che si ribella alle convenzioni borghesi e alla religiosità del Manzoni, con un forte richiamo alla bohème francese.
- Tarchetti, romanziere piemontese, è noto per il suo romanzo "Fosca" e il suo inquieto sperimentalismo, caratteristica distintiva della scapigliatura.
- Boito, intellettuale e musicista piemontese, è conosciuto per la sua critica al manzonismo e il concetto di dualismo tra ideale e vero, esplorato nel suo "Libro dei versi".
- Baudelaire, figura centrale della bohème francese, esplora temi di spleen e ideale attraverso le sue opere, tra cui "I fiori del male", che esprime il fallimento umano e la negatività della modernità.
- Il Naturalismo francese, guidato da Zola, enfatizza il determinismo psicologico e l'ereditarietà, riflettendo una realtà cruda attraverso l'evoluzione sociale e scientifica del tempo.
Indice
Origini e caratteristiche della Scapigliatura
La scapigliatura è un gruppo di scrittori che operano negli anni 60/70 dell'Ottocento, la città principale è Milano e sono accomunati da un'insofferenza per le convenzioni della letteratura contemporanea (Manzoni per il suo spirito borghese e per la sua religiosità e il tardo romanticismo in quanto troppo sentimentale).
Fu Carlo Righetti nel suo romanzo 'la scapigliatura e il 6 febbraio' a definire il termine scapigliatura che sta ad indicare un gruppo di ragazzi ribelli stufi della mentalità borghese di quegli anni che era conservatrice, cristiana e tradizionalista (spesso erano essi stessi figli di borghesi).
Vanno a vivere nei bassifondi nei quali hanno rapporti con prostitute, fanno uso di droghe e bevono alcool (moriranno quasi tutti giovani).
Carlo Alberto Pisani Dossi= plurilinguismo ripreso poi da Gadda autore della metà del 1900.
La scapigliatura è l'equivalente del francese bohème.
Conflitto tra artista e società tipico del romanticismo europeo.
Difronte alla modernità assumono un atteggiamento ambivalente: da un lato orrore e si aggrappano ai valori del passato (bellezza, arte e natura), dall'altro delusi dal fatto che oramai quei valori sono perduti essi si rassegnano a rappresentare il vero nei suoi aspetti più duri, accettando la scienza positiva. Appunto per questo il manifesto degli scapigliati è la poesia di Arrigo Boito chiamata 'Dualismo'.
Recupero di temi romantici: esplorazione dell'irrazionale, dimensione del sogno, il macabro, l'orrore, il satanismo (appunto per questo rifiutano Manzoni) ma anche l'esotismo e gli atteggiamenti umoristici e ironici. Morte, malattia soprattutto malattie psicologiche, rifiuto della tradizione e ricerca di una nuova espressione.
Influenze e modelli della Scapigliatura
I loro modelli principali sono i romantici tedeschi (Hoffmann, Heine) ma soprattutto Baudelaire (fa parte della bohème francese) e Poe.
Per quanto riguarda il culto per l'arte i loro modelli sono i poeti di Parnasse, scuola affermatasi in Francia che mirava ad una forma perfetta e impeccabile. Introducono in Italia il gusto nascente del Naturalismo francese per quanto riguarda il culto del vero e l'attenzione per ciò che è patologico, analizzato con la crudeltà dell'anatomista, invece la tensione verso il mistero e l'inspiegabile, esplorazione delle zone buie della psiche sono temi che verranno poi affrontati nella letteratura decadentista.
E' un romanziere piemontese, nasce nel Monferrato nel 1839. Qui intraprese la carriera militare che abbandonò poi per motivi di salute, a quel punto di stabilì a Milano.
Nel 1866 esce Paolina, un romanzo di impatto sociale, in seguito viene pubblicato un romanzo che si scaglia contro la guerra ed espone tesi antimilitariste. Il romanzo più importante è Fosca, il quale ha le caratteristiche dei romanzi della scapigliatura. Una caratteristica di Tarchetti è l'inquieto sperimentalismo, cioè la ricerca di qualcosa di diverso.
Arrigo Boito e il concetto di dualismo
E un intellettuale piemontese, nasce a Padova nel 1842, formazione musicale. Pubblicò una rivista di nome 'Figaro' in violenta polemica con il manzonismo. Dopo il 1866 si allontanò dalla scapigliatura e tornò definitivamente alla musica. Scrisse libretti per Verdi e un proprio melodramma che non fece successo a Milano ma trionfò a Bologna. Fu nominato senatore. Nel 'libro dei versi' Boito insiste sul concetto di dualismo, tra ideale e vero, bene e male, sulla polemica contro il presente, contro l'affarismo che distrugge il bello e la poesia.
Uomo attirato verso l'alto ma anche da tutto ciò che è negativo.
Principio di vita e principio di morte.
Baudelaire e la sua opera principale
Nasce a Parigi nel 1821 in una famiglia borghese. All'inizio conduce la vita tipica del Dandy (ostenta maniere, comportamenti, gusti eccentrici, sperpera il denaro ecc...), in seguito la madre lo dichiara incapace di intendere e di volere quindi non può più usufruire dell'eredità lasciata dal padre morto precocemente.
A questo punto si trasferisce nei bassifondi e vivrà in povertà fino alla morte.
La Fanfarlo è un'opera in prosa che narra la sconfitta umana di un giovane intellettuale (proiezione autobiografica) nella relazione con una ballerina.
Scrisse poi poemetti in prosa raccolti successivamente con il titolo 'lo spleen di Parigi', brevi prose in cui si alternano o si mescolano parti narrative,riflessioni saggistiche, aforismi, paradossi ironici ecc.. tutto questo scritto con una scrittura musicale.
La sua opera principale sono 'i fiori del male', la prima edizione comprendeva 100 poesie in cinque sezioni: spleen e ideale, i fiori del male, la rivolta, il vino, la morte. Fece enorme scandalo e il tribunale ne ordinò il sequestro.
Nella seconda edizione, Baudelaire, sostituì 35 nuovi testi al posto di quelli soppressi e aggiunse una nuova sezione:quadri parigini.
1. Spleen e ideale: per sfuggire allo spleen (stato di depressione cupa, noia, disgusto) il poeta si protende verso l'ideale, la bellezza e la purezza, ma tutto ciò risulta vano ed egli ripiomba in basso.
2. Quadri parigini: descrive con immagini esemplari lo squallido ambiente della città industriale.
3. Nelle sezioni successive il poeta cerca una via di fuga, verso l'esotico, i paradisi artificiali procurati mediante l'alcool e l'oppio (il vino,terza sezione) e il vizio (i fiori del male, quarta sezione).
4. Sono ancora tentativi vani perciò nell'ultima sezione viene affrontato il tema della morte vista come possibilità di esplorare l'ignoto.
Baudelaire associa l'idea del fiore al male, al vizio, alla corruzione ad indicare l'impossibilità di attingere all'innocenza di cui il fiore era il simbolo nella tradizione, perché la civiltà moderna ha condannato l'uomo.
La Noia colpisce tutti, anche il poeta stesso, è peggiore dell'infelicità e può condurre il mondo in catastrofe. Neppure l'amore può contrastarla.
Nelle sue poesie si trovano metafore efficaci come in 'Spleen' la speranza viene paragonata ad un pipistrello prigioniero di un'umida cella, che sbatte le ali sui soffitti fradici.
Le sezioni messe insieme raccolgono la vita del poeta, nella ricerca di un mondo diverso. La sua poesia è negativa, l'uomo è destinato al fallimento, non esistono certezze.
-Spleen (milza)=gli antichi pensavano che contenesse la malinconia, profondo disagio nel vivere.
Il Naturalismo e i suoi esponenti
Il Naturalismo si afferma in Francia negli anni Sessanta dell'Ottocento. La filosofia su cui si basa è il positivismo, espressione ideologica della nuova organizzazione industriale. Taine fu il pensatore da cui trasse i suoi fondamenti teorici e letterali il movimento. Rigoroso determinismo psicologico secondo cui una persona cambia atteggiamento a seconda della razza, periodo storico e luogo in cui vive.
Il positivismo aveva le seguenti caratteristiche: fiducia nel progresso e nelle scienze positive, evoluzionismo di Darwin (legge della selezione naturale, il forte sovrasta e il debole soccombe), valore al fattore economico (i legami tra le persone sono collegati ai soldi). Letteratura nuova, più vicina alla scienza e alle leggi scientifiche.
Precursore del naturalismo fu Balzac, invece gli esponenti principali furono Zola e Flaubert.
Nella letteratura naturalista il narratore non è onnisciente, infatti in questo periodo si sviluppa il discorso indiretto libero che permette allo scrittore di narrare le vicende tramite i pensieri stessi del personaggio senza scriverlo esplicitamente. Es:
Filippo disse: “Ho mangiato troppo gelato ” No (discorso diretto)
Filippo pensava di aver mangiato troppo gelato .. No (discorso indiretto)
Mangiò troppo gelato... Si (discorso indiretto libero)
Se si può sostituire con la prima persona allora si è sicuri di essere in presenza di un discorso indiretto libero, nel quale vengono espressi i pensieri del personaggio. Comunque gli scrittori naturalisti non riusciranno a far 'sparire' totalmente il narratore, infatti in alcune opere lo scrittore compare mettendoci la sua immaginazione (ES: nell'Assomoir di Zola, c'è l'immagine dell'alambicco che esplode e inonda la città di Parigi con la grappa al suo interno).
Emile Zola e il ciclo Rougon-Macquart
Nacque a Parigi nel 1840. Amicizia con Cézanne che finirà in seguito alla pubblicazione di un libro di Zola che parla di un pittore che non riuscì a far carriera. Si dedicò al giornalismo che non abbandonò mai, scrisse anche un articolo di giornale riguardo l'Affare Dreyfus prendendo le parti dell'ufficiale ebreo accusato di spionaggio a favore della Germania, il titolo dell'articolo fu J'accuse (io accuso). Comprò una villa a Mèdan, vicino a Parigi, nella quale,di domenica, lui e i suoi discepoli si trovavano. Da quei pomeriggi nacque una raccolta di novelle chiamata 'le serate di Mèdan' che costituì il manifesto della scuola naturalista.
Inizialmente scrisse romanzi di impronta romantica, ma ben presto fu attratto dalle idee positiviste. Divenne il caposcuola del naturalismo francese. Scrisse un ciclo di venti romanzi chiamato i rougon-macquart nel quale racconta la storia di una famiglia e del suo susseguirsi di generazioni affermando la leggere dell'ereditarietà che divenne molto importante. Essa afferma che i comportamenti di una persona sono scritti nel DNA perciò saranno uguali o molto simili a quelli dei propri genitori,nonni ecc. ES: se mia mamma è morta per colpa dell'alcool, molto probabilmente anche io morirò per la stessa ragione. (VEDI nell'Assamoir).
Nel frattempo Zola vuole dare un quadro completo della società francese. Interesse per i ceti subalterni come operai, artigiani, contadini. Viene riprodotta con crudezza la realtà.
Uno suoi venti volumi fu appunto l'Assamoir che ottenne vasta risonanza. Qui si possono trovare tutte le caratteristiche del Naturalismo: descrizione cruda degli operai parigini che andavamo nelle bettole a bere alcool, il principio di ereditarietà (Gervaise che morì a causa dell'alcolismo come sua mamma e Coupeau che cadrà da un tetto mentre lavorava come suo padre), il discorso indiretto libero, vengono utilizzate anche termini in dialetto parigino (Argot), al centro la massa degli operai e un solo protagonista, descrizione della realtà attraverso tutti e cinque i sensi. Ci sono ancora elementi romantici come la deformazione della realtà nel momento in cui l'alambicco esplode.
Altro ciclo di tre volumi chiamato 'le tre città' nel quale è presente una polemica nel confronti della religione in nome della scienza. Muore nel 1902.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e le caratteristiche principali della Scapigliatura?
- Quali influenze e modelli hanno ispirato la Scapigliatura?
- Chi era Arrigo Boito e quale concetto ha sviluppato?
- Qual è l'opera principale di Baudelaire e quali temi affronta?
- Quali sono le caratteristiche del Naturalismo e chi sono i suoi principali esponenti?
La Scapigliatura è un movimento di scrittori attivi negli anni '60 e '70 dell'Ottocento, principalmente a Milano, caratterizzato da un'insofferenza verso le convenzioni letterarie contemporanee e un rifiuto della mentalità borghese. Il termine fu definito da Carlo Righetti e indica un gruppo di giovani ribelli che si opponevano alla società conservatrice e tradizionalista dell'epoca.
La Scapigliatura è stata influenzata dai romantici tedeschi come Hoffmann e Heine, ma soprattutto da Baudelaire e Poe. Inoltre, ha introdotto in Italia il gusto del Naturalismo francese e si è ispirata ai poeti di Parnasse per il culto dell'arte e della forma perfetta.
Arrigo Boito era un intellettuale piemontese nato a Padova nel 1842, noto per il suo concetto di dualismo, che esplora il conflitto tra ideale e vero, bene e male. Ha pubblicato una rivista in polemica con il manzonismo e ha scritto libretti per Verdi, oltre a un proprio melodramma.
L'opera principale di Baudelaire è "I fiori del male", che affronta temi come lo spleen, l'ideale, la rivolta, il vino e la morte. L'opera esplora la depressione, la ricerca dell'ideale, l'esotismo e l'inevitabilità del fallimento umano, associando il fiore al male e alla corruzione.
Il Naturalismo, affermatosi in Francia negli anni '60 dell'Ottocento, si basa sul positivismo e il determinismo psicologico. I suoi principali esponenti sono Zola e Flaubert. La letteratura naturalista si avvicina alla scienza, utilizzando il discorso indiretto libero e descrivendo la realtà con crudezza, come illustrato nel ciclo Rougon-Macquart di Zola.