Concetti Chiave
- La Scapigliatura, nata a Milano tra il 1860 e il 1870, non era una vera scuola letteraria, ma un gruppo di scrittori contro le convenzioni del tardo Romanticismo.
- Il movimento segnò l'emergere in Italia del conflitto tra artista e società, influenzato da tendenze del Romanticismo straniero, post Risorgimento.
- Gli scapigliati vivevano un dualismo tra ripudio del progresso e accettazione della realtà moderna, esprimendo nostalgia per i valori antichi.
- La Scapigliatura esplorava l'irrazionale e il macabro, anticipando il Naturalismo e il Decadentismo, pur non distinguendosi per chiarezza o profondità.
- Modelli principali del movimento furono artisti come Heinrich Hoffmann, Edgar Allan Poe e Charles Baudelaire, noti per il loro stile "maledetto".
Indice
Origini e contesto storico della Scapigliatura
Nata a Milano tra il 1860 e il 1870, la Scapigliatura (il termine fu proposto da Cletto Arrighi, al secolo Carlo Righetti, come equivalente del francese bohéme, “vita zingaresca”) non fu una vera scuola letteraria, ma un raggruppamento di scrittori insofferenti alle convenzioni stilistiche del tardo Romanticismo.
Conflitto tra artista e società
Con il gruppo degli scapigliati comparve in Italia, per la prima volta e in forma estesa, il conflitto tra artista e società, che era stato tipico del Romanticismo straniero.
L’arretratezza socio-culturale italiana e il ruolo ideologico degli intellettuali nel processo risorgimentale, avevano impedito il diffondersi di tale attrito. Tuttavia, conclusosi il Risorgimento e proclamata l’unità del regno, anche in Italia sorsero le condizioni per lo scontro. Declassati dal loro ruolo umanitario e civile, gli artisti italiani coltivarono il mito di una vita ribelle e avversa alle norme morali del tempo (maledettismo).Ambiguità e dualismo nella Scapigliatura
Un carattere centrale della Scapigliatura fu l’atteggiamento ambiguo rispetto al progresso (dualismo). Da un lato, gli scapigliati lo ripudiavano, perché in esso si perdevano i concetti tradizionali di Arte e Bellezza. D’altra parte, certi ideali erano ormai perduti, ed occorreva rassegnarsi alla realtà moderna. Per questo gli scapigliati furono sempre divisi tra Ideale e Vero, tra bene e male, virtù e vizio, bello e orrendo, e nella loro poesia espressero la visione nostalgica degli antichi valori. La loro fu un’esplorazione estrema dell’irrazionale e del fantastico, del “nero” romantico (del macabro e dell’orrendo) che racchiudeva in sé i mali del mondo.
Influenze e modelli della Scapigliatura
Si ritiene che la Scapigliatura abbia aperto la strada al Naturalismo prima e al Decadentismo poi, per il suo culto del vero e per la tensione verso il mistero e l’inesplicabile. Di fatto fu un’avanguardia mancata, poiché mai si distinse per chiarezza, coraggio e profondità di pensiero. Suoi principali modelli furono il tedesco allucinato Heinrich Hoffmann, l’americano Edgar Allan Poe (per la sua vita disordinata e “maledetta”), e il francese Charles Baudelaire, cantore dell’angoscia della vita nelle grandi città.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e il contesto storico della Scapigliatura?
- In che modo la Scapigliatura rappresenta il conflitto tra artista e società?
- Quali influenze e modelli hanno caratterizzato la Scapigliatura?
La Scapigliatura nacque a Milano tra il 1860 e il 1870 come un gruppo di scrittori che si opponevano alle convenzioni stilistiche del tardo Romanticismo, senza formare una vera scuola letteraria.
La Scapigliatura introdusse in Italia il conflitto tra artista e società, tipico del Romanticismo straniero, poiché gli artisti italiani, declassati dal loro ruolo umanitario e civile, coltivarono il mito di una vita ribelle e avversa alle norme morali del tempo.
La Scapigliatura fu influenzata da autori come Heinrich Hoffmann, Edgar Allan Poe e Charles Baudelaire, e aprì la strada al Naturalismo e al Decadentismo, pur non distinguendosi per chiarezza e profondità di pensiero.