Concetti Chiave
- Il Romanticismo presenta un atteggiamento eroico e spirituale, esaltando la natura e la spontaneità, mentre il Decadentismo è caratterizzato da irrazionalità e frammentazione.
- Nel Decadentismo, l'artista crea opere brevi e pure, senza influenze pratiche o morali, preferendo l'artificio alla realtà.
- Entrambe le correnti riflettono reazioni contro il moderno capitalismo industriale, che emargina l'intellettuale e distrugge la vita tradizionale.
- Il Decadentismo accentua temi come maledettismo e superomismo, derivanti dalla perdita di valore dell'intellettuale nella società di massa.
- Gli artisti decadenti si distaccano dal mercato di massa, creando un linguaggio comprensibile solo a un'élite, rifiutando l'identificazione con classi sociali.
Differenze tra Romanticismo e Decadentismo
Tra Romanticismo e Decadentismo ci sono elementi di continuità, infatti quasi tutte le tendenze e le tematiche le ritroviamo in entrambe le correnti, però ci sono differenze in quanto nel Romanticismo l’artista aveva un atteggiamento titanico ed eroico nei confronti della realtà, con una forte spiritualità, e inoltre la letteratura aveva ambizioni costruttive, mirava a rispecchiare la totalità e dunque esaltava la natura e tutto ciò che era spontaneo. Nel Decadentismo invece l’artista è irrazionale, e fugge verso un altrove ideale, con stanchezza e languore che lo portano a rispecchiare non la totalità ma la frattura, il frammento, per questo la letteratura decadente tende a opere brevi, inoltre essa rifiuta le forme d’impegno perché la poesia deve essere pura e non contaminata da interessi pratici, morali o politici, per cui tende a privilegiare l’artificio, per creare un lavoro di pura bellezza.
Continuità e reazioni artistiche
Oltre alle differenze è presente l’elemento di continuità, le due correnti tendono alla raffigurazione di tematiche negative perché nell’arco del secolo vi è omogeneità nelle condizioni sulla vita dell’uomo, a partire dal piano socio-economico, gli artisti hanno reazioni contro il moderno capitalismo industriale che distrugge la vita tradizionale, con l’impiego di macchinari che fanno sì che l’uomo abbia tendenze di concentrazione monopolistica. Questa organizzazione produttiva dà origine alla società di massa in cui l’individuo perde la sua particolarità e in questo modo anche l’intellettuale perde il suo valore, viene emarginato, perde il suo privilegio materiale e spirituale, perde “l’aureola” come Baudelaire afferma nello Spleen di Parigi, per questo l’artista reagisce accentuando la sua diversità nei temi del maledettismo, superomismo, estetismo. Il fenomeno era presente anche nel Romanticismo ma nel Decadentismo assume forme macroscopiche. Così scrivere significa produrre per un mercato, e per questo l’artista si allontana da questo pensiero scrivendo con un linguaggio comprensibile solo ad elite, non creato per le masse e per il mercato. Inoltre in questo periodo vi è il conflitto capitale-lavoro poiché il proletariato spinto dalle teorie marxiste va contro la borghesia capitalista che accentua il suo carattere aggressivo, l’artista non si identifica né con l’una né con l’altra classe anche se è portato al proletariato a causa della sua declassazione ma tende a disprezzarlo per il suo animo aristocratico e superiorità dello spirito.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra Romanticismo e Decadentismo?
- In che modo le due correnti artistiche reagiscono al capitalismo industriale?
- Come si posiziona l'artista rispetto al conflitto capitale-lavoro nel periodo del Decadentismo?
Il Romanticismo si caratterizza per un atteggiamento titanico ed eroico, con una forte spiritualità e ambizioni costruttive, mentre il Decadentismo è segnato da un'irrazionalità e una fuga verso un altrove ideale, con un focus sulla frattura e il frammento, privilegiando l'artificio e la pura bellezza.
Entrambe le correnti mostrano reazioni contro il moderno capitalismo industriale che distrugge la vita tradizionale, portando alla società di massa e alla perdita di particolarità dell'individuo, con l'artista che accentua la sua diversità attraverso temi come il maledettismo e l'estetismo.
L'artista non si identifica né con la borghesia capitalista né con il proletariato, nonostante la sua declassazione lo avvicini a quest'ultimo, ma tende a disprezzarlo per il suo animo aristocratico e la superiorità dello spirito.