Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il romanzo "Laurus" di Vodolazkin esplora temi di fede, morte e colpa attraverso la vita del protagonista, Arseni, un guaritore medievale.
  • Arseni, dopo la perdita della sua amata, intraprende un viaggio spirituale che lo porta a cambiare nome diverse volte, riflettendo il suo sviluppo interiore.
  • Il libro è strutturato in quattro parti, ognuna rappresentante una fase della vita di Arseni, seguendo il canone indoeuropeo della vita di un uomo della Tradizione.
  • Il tema del tempo è centrale nel romanzo, dove il tempo materiale è visto come un simbolo dell'eternità e le due dimensioni temporali coesistono nella narrazione.
  • Vodolazkin utilizza una tecnica narrativa postmoderna che intreccia episodi medievali e contemporanei, creando una coesistenza di diverse epoche e dimensioni.

Vodolazkin è un esperto di antichi manoscritti russi e, in questo libro, pubblicato nel 2012, ha messo a frutto le sue conoscenze.

Indice

  1. Il viaggio di Arseni e la sua trasformazione
  2. La vita di Arseny e la sua eredità
  3. L'insegnamento del nonno e la peste
  4. La tragedia di Ustina e la redenzione di Arseni
  5. Il pellegrinaggio e la ricerca spirituale
  6. L'evoluzione spirituale di Arséni-Ustin
  7. Il viaggio a Gerusalemme e la trasformazione finale
  8. La vita di Laurus e la tradizione indoeuropea
  9. Il tempo e la struttura narrativa del romanzo

Il viaggio di Arseni e la sua trasformazione

Arseni, un guaritore medievale, si ritrova incapace di salvare la sua amata e sceglie di vagare per l'antica Russia in cerca di consolazione e redenzione. Fa persino un pellegrinaggio a Gerusalemme dove incontra diverse persone che cercano un contatto con il divino. Sono considerati santi pazzi, e Arseni diventa uno di loro, abbandonando il suo nome e chiamandosi Laurus.

A differenza di molti romanzi, Vodolazkin affronta temi come la fede, la morte, la colpa e la storia con una rinfrescante mancanza di ironia. Ciò che rimane è l'impressione di un'immaginazione profondamente umana che esplora le profondità di quella che spesso, viene definita l'anima russa.

La vita di Arseny e la sua eredità

Il romanzo racconta la storia di Arseny, che aveva quattro nomi. Il suo soprannome era Rukinets, in parte perché proveniva da un villaggio chiamato il quartiere di Rukina e in parte a causa delle sue mani guaritrici, la parola russa рyка (ruka) che significa mano.

L'insegnamento del nonno e la peste

L’uomo nasce l'8 maggio 1440, festa di Sant'Arsenio. Dopo un servizio di ringraziamento per la sopravvivenza di Arseny – i suoi due fratelli maggiori erano morti prima del loro primo compleanno – suo nonno, Christofer, che sta per compiere settant'anni, si è trasferito in una casa vuota vicino al cimitero, su suggerimento di un vecchio monaco. Christofer era un guaritore e la gente lo veniva a trovare per farsi curare. Aveva una conoscenza dettagliata delle erbe e di altri trattamenti della medicina popolare. Fra le malattie curate con successo, il romanzo parla della disfunzione erettile. Arseny inizia a seguire il nonno dall'età di due anni. Christofer insegna ad Arseny a distinguere le erbe medicinali e a farne uso, ma anche le vie della natura e le vie di Dio, che sono entrambe collegate. Raggiunto il settimo anno di età, va a vivere in casa del nonno , perché suo padre era preoccupato per il rischio di diffusione della peste nel quartiere di Rukina. Mentre suo padre si allontana, Arseny scoppia in lacrime, non perché deve rimanere solo col nonno ma perché vede sul padre il segno della morte incombente. Christofer ne dà conferma e, infatti, entrambi i suoi genitori muoiono di peste poco dopo. Arseny rimane con suo nonno.

La tragedia di Ustina e la redenzione di Arseni

Il ragazzo impara molto vivendo a stretto contatto con il nonno. Impara a conoscere le erbe, le vie della natura e di Dio. Impara a leggere (Christofer ha una serie di cortecce di betulla su cui ha scritto una varietà di testi, alcuni scientifici ma altri meno, tra cui uno dei preferiti di Arseny, le Storie leggendarie su Alessandro Magno. Addomesticano un lupo che diventa per loro come un cane da compagnia e li salva quando vengono attaccati.

Ma alla fine il nonno muore. Arseny è sconvolto ma, gradualmente, egli assume il ruolo di Christofer e le persone vengono da ogni parte del mondo per essere guarite tramite i suoi poteri. Un giorno, una donna Ustina, bussa alla porta e gli chiede da mangiare. Poiché è l'unica persona a fuggire da un villaggio colpito dalla peste, non gli si avvicina, ma lui che la invita a entrare. A poco a poco si abituano l'un l'altro; diventano amanti e la donna rimane incinta. Tuttavia, la mancanza del sacramento della Chiesa, obbligatorio per un uomo della Vecchia Russia indica che la loro unione è un peccato e comporta dolore, sofferenza e morte. Quando lei e il bambino muoiono di parto, Arseny è disperato. Ustina e il bambino nato morto, che non ha ricevuto il battesimo, non meritano nemmeno un funerale normale, secondo le leggi dell’epoca: la non era sposata e il bambino non battezzato,. Per questo, l’uomo cerca di conservare in casa i due corpi ma, alla fine, la gente del posto si occupa della sepoltura.. Tuttavia, entrambi sono seppelliti in un luogo speciale, fuori dei cimiteri cristiani dove sono gettati i cadaveri dei vagabondi.

Il pellegrinaggio e la ricerca spirituale

Arseny inizia a viaggiare, ma Ustina è sempre presente nella sua mente; , parla con lei e cerca il suo consiglio e conforto. L’uomo non esita a recarsi nei villaggi è diffusa la peste per aiutare come può gli ammalati. Si reca anche alla corte di un principe ma da qui ben presto preferisce fuggire. Viene aggredito ma non sembra preoccuparsene. Quasi si innamora di nuovo. Arriva a Pskov, dove diventa, per la gente un “santo stupido”, perché, insieme ad altri due, compiono strane imprese. Successivamente ci viene presentato Ambrogio, figlio di un contadino italiano ma chiaramente non destinato a prendere il seguito della professione del padre. Inizia, prevedendo un terribile temporale, che incoraggia il padre a vendemmiare in anticipo ed è quindi l'unico ad avere una vendemmia di successo quell'anno in cui il temporale distrugge tutte le viti degli altri. Prosegue poi prevedendo altri eventi, tra cui l'alluvione di Firenze del 1966, facendo la sua previsione alla fine del Quattrocento. Mentre studia a Firenze (dove incontra Amerigo Vespucci, e gli dà buoni consigli), incontra un mercante di Pskov, che gli predice la fine del mondo. È determinato ad andare a Pskov e saperne di più e, a tale scopo impara il russo.

Ambrogio arriva a Pskov dove incontra Arseny. I due decidono di recarsi a Gerusalemme e vivono molte avventure, molte delle quali spiacevoli. Tornato a Pskov, Arseny è diventato più un medico perché meno incline a fare il santone. Si ritira in un monastero, dove cambia nome in Amvrosy (cioè l'equivalente russo di Ambrogio) e poi rinuncia al mondo, vivendo nella foresta, dove cambia nuovamente nome, questa volta in Laurus. Inevitabilmente, le sue avventure finiscono solo con la morte.

Il romanzo è una descrizione del destino e dello sviluppo interiore di Arseni il Guaritore. Dopo aver ricevuto una formazione medica da suo nonno, Christophe, Arseni entra in una vita che nasconde tutte le sue complessità, le sue tentazioni e le sue prove. Fin dall'inizio, il profilo di Arseni fa capire al lettore che si tratta di un carisma insolito. Il suo scopo principale è servire il popolo. Non appartiene a questo mondo, ma serve le persone di questo mondo. Già ciò possiamo intuire la sofferenza e il dolore.

Durante un'epidemia, a casa di Arseni arriva Ustina, una povera ragazza il cui villaggio è stato colpito da un'epidemia. Il giovane guaritore la accoglie come accoglie tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e sollievo. La fa entrare in casa e le dà rifugio. Ustina rimane incinta, ma per paura dei rimproveri della gente, Arseni non la sposa. Inoltre, non sa come spiegare come abbia fatto a salvarsi dalla peste. L'amore si rivela quindi peccato, il figlio è frutto di una caduta. Ed è così che accade il peggio. Ustina muore durante il parto, il bambino nasce morto. Arseni quasi perde la testa a causa del suo dolore e della consapevolezza della sua complicità in quanto si è verificato.

Con Ustina muore il primo Arseni e ne nasce uno nuovo, che questa volta si chiama Ustin: prende la versione maschile del nome della sua amata, sua vittima e origine del suo peccato. È così che l'eroe inizia a percorrere la strada del pentimento, delle gesta eroiche e della sofferenza per superare il persistente dolore spirituale e metafisico della sua giovinezza.

L'evoluzione spirituale di Arséni-Ustin

Arséni-Ustin diventa, in seguito un famoso erborista e guaritore, la cui sua fama si diffonde in tutta la Russia. Ma questo è solo un passaggio. Poi arriva il momento di una nuova "transizione". E avanza nella catena delle antiche figure spirituali russe: pazzo, vecchio, profeta. Il pazzo Thomas dà all'eroe un nuovo nome - ora è Amvrosy, e a sua volta intraprende l'impresa di conoscere la follia, raggiungendo la santità e l'impassibilità nell'ostinata umiliazione e in un comportamento atipico, a volte provocatorio.

Il viaggio a Gerusalemme e la trasformazione finale

Segue un pellegrinaggio a Gerusalemme con il monaco italiano Ambrogio e, al ritorno da questo doloroso viaggio, si ha l'ascesa al rango di monaco, fino al più alto ordine monastico.

Così, da Arséni-Ustin nacque Laurus

- dal dolore dell'anima, che vede il corpo dell'amata Ustina gettato nella terra comune non consacrata

- dalla testimonianza della morte del monaco Ambrogio

- dall’osservazione degli elementi durante le tempeste, in cui morirono i marinai

- dall'ingiustizia generale del mondo e del pantano che ricopriva le terre russe (e non russe).

- dall'infinito degli spazi e delle anime russe

La vita di Laurus e la tradizione indoeuropea

La vita di Laurus è suddivisa in più cicli - infanzia/giovinezza/maturità/vecchiaia e "sannijasa" (la vita di un eremita che rinuncia completamente al mondo) – ed è la vita di un uomo della tradizione.

Nella descrizione della vita ascetica di Laurus si manifesta il canone indoeuropeo della vita di un uomo della Tradizione che lotta per la liberazione, costituito da quattro cicli. Il romanzo, come la vita di Laurus, è diviso in quattro parti: "Il libro della conoscenza", "Il libro della rinuncia", "Il libro della via" e "Il libro del riposo". Secondo la tradizione, la liberazione diventa possibile se si vivono degnamente le tre fasi della vita, cioè:

1) discepolato - la prima fase della vita di Arseni – in cui il giovane dalla saggezza del nonno Christophe.

2) La casa e il sacrificio per la moglie e la famiglia - la famiglia di Arseni, la morte di Ustina e la successiva accettazione di lei - il dialogo costante con l'amante defunto.

3) Gli anni dell'eremitaggio nella foresta, il vagabondaggio e il viaggio verso Gerusalemme

4) L'ultimo periodo dell'”ashram” - associato nell'induismo al ritiro dagli affari mondani e alla totale devozione allo sviluppo spirituale, è un periodo di meditazione e preparazione alla morte. Nella tradizione indù era molto importante morire senza casa, nudi, soli, mendicanti sconosciuti ed è così che Laurus muore.

Il tempo e la struttura narrativa del romanzo

È importante notare che in ciascuna di queste fasi della vita c'è stato un cambio di nome. Così, i lettori assistono a una sequenza di quattro figure - Arséni, Ustin, Ambrosi e Laurus - che manifestano ciascuna quattro diverse fasi della formazione umana secondo la tradizione indoeuropea.

Ciò che viene descritto in Laurus è l'esperienza neoplatonica del ritorno dell'anima alla sua sorgente, il Bene, l'Uno. Infatti, il romanzo può essere visto nello schema neoplatonico dell'ascesa della creazione verso la sua origine.

Questi quattro periodi della vita del protagonista hanno anche una dimensione sociale, di casta: l'ascesa da uno stadio all'altro è anche un cambiamento di status sociale. Da discepolo a "marito", da "marito" a eremita, da eremita a monaco ed eremita. Tutto questo è un movimento lungo l'asse verticale degli strati sociali: mentre nella prima parte Arseni ha una casa, libri, erbe e un piccolo terreno, alla fine del libro non ha più muri e i suoi rifugi sono le volte di pietra, gli alberi e la foresta. Così, passando a una nuova fase, Arseni si separa anche dai libri del nonno. Il nuovo eroe, filosofo e custode, non è idoneo a possedere alcuna proprietà privata. Non può avere nulla, perché il possesso di qualcosa significa l'indebolimento della tensione della contemplazione dall'alto. Alla fine del romanzo, Laurus non possiede nulla, tutto il suo cibo è quello degli animali, non appartiene più nemmeno a se stesso: appartiene all'Assoluto.

Uno dei temi principali del romanzo è il problema dell'interpretazione del tempo: il tempo materiale in Laurus, seguendo temi platonici, è inteso come "il simbolo mobile dell'eternità". Due dimensioni sembrano coesistere nel romanzo:

un tempo lineare che conduce alla fine (Ambroise si reca in Russia per trovare la risposta alla domanda sulla data della fine del mondo),

una dimensione giudeo-cristiana/perenne-mitologica, scaturita dall'antica tradizione, che nel Cristianesimo è divenuta dimensione del ciclo circolare del culto, che simultaneamente appare come una spirale e si trasforma in un paradosso: gli eventi riproducibili - le feste della Chiesa - che si ripetono ogni volta, si avverano come se non fossero mai accaduti prima.

Anche la storia stessa, la vita di Arséni, riproduce la spirale - molti eventi nel romanzo sono simili, ma ogni volta si verificano su un nuovo "livello superiore" (ad esempio, alla fine della sua vita - Arséni , ex Laurus, crea di nuovo una vita, ma questa volta la madre dolorante non muore, e il bambino sopravvive).

La coesistenza delle due dimensioni - temporale ed eterna - è evidente anche nella struttura stessa della narrazione: in Laurus le descrizioni della vita russa medievale sono strettamente intrecciate con episodi contemporanei, il protagonista vive con i morti - parla costantemente con loro delle sue esperienze. Questa struttura è in gran parte simile ai romanzi postmoderni.

Vodolazkin è certamente postmoderno nella sua tecnica. Tuttavia, riempiendo il "collage" del romanzo con trame di fasi diverse, pone profondi significati tradizionalisti al di sopra della tecnica. Nel romanzo, la coesistenza di più epoche è mostrata in modo particolarmente sottile : ci troviamo nella Russia medievale, poi passiamo al mondo moderno con i ricercatori, amanti dei libri, poi ci troviamo testimoni della terminologia sovietica - Vodolazkin è riuscito in modo molto intelligente e organico a mostrare il sincronismo, l'esistenza parallela di diverse epoche e dimensioni.

Domande da interrogazione

  1. Chi è l'autore del romanzo "Laurus"?
  2. L'autore del romanzo "Laurus" è Vodolazkin.

  3. Quali sono i temi principali affrontati nel romanzo "Laurus"?
  4. I temi principali affrontati nel romanzo "Laurus" sono la fede, la morte, la colpa e la storia.

  5. Qual è il nome del protagonista del romanzo "Laurus"?
  6. Il nome del protagonista del romanzo "Laurus" è Arseni.

  7. Cosa succede al nonno di Arseni all'inizio del romanzo?
  8. All'inizio del romanzo, il nonno di Arseni si trasferisce in una casa vicino al cimitero su suggerimento di un vecchio monaco.

  9. Dove si svolge gran parte del romanzo "Laurus"?
  10. Gran parte del romanzo "Laurus" si svolge in Russia, con alcune parti ambientate a Gerusalemme e Firenze.

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