Susanna Galli
Autore
6 min lettura
Qual è la migliore laurea triennale per trovare lavoro?
Più si studia, più facilmente si trova lavoro? Se da un lato è vero che un’alta specializzazione è da pochi e quei pochi sono più facilitati ad essere assunti, è anche vero che una laurea triennale scelta tra quelle più utili per trovare un impiego può essere un buon compromesso per avere una preparazione approfondita in grado di rendervi autonomi e indipendenti nel più breve tempo possibile.
Per far questo bisogna avere ben chiaro cosa studiare in base alle lauree più richieste del momento.

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Parliamoci chiaro: la scelta del corso di laurea non può non tener conto di gusti e aspirazioni personali, ma se l’obiettivo è quello di trovare un lavoro, magari il più presto possibile, bisognerebbe stare con i piedi per terra e scegliere una facoltà i cui laureati abbiano una buona possibilità di essere assunti al più presto. Insomma, a meno che non abbiate alcun tipo di preoccupazione dal punto di vista economico, sarebbe meglio evitare quegli studi che vi farebbero, con buona probabilità, solo ingrossare le liste degli inoccupati.

Il vantaggio di laurearsi da giovani

Le triennali hanno anche un altro enorme vantaggio: quello di sfornare laureati molto giovani. Ammesso che ci si impegni a studiare con profitto e si riesca a terminare gli studi negli anni previsti. Aziende e imprese preferiscono assumere un laureato giovane rispetto ad uno magari più specializzato ma attempato. Insomma, la forza lavoro giovane è cool! Quindi cercate di concentrarvi sullo studio nei tre anni richiesti in modo da impiegare un tempo ragionevole per prendere la laurea. Quale però?

Si può trovare lavoro con la laurea triennale?

Secondo quanto riportato da AlmaLaurea nell'ultimo rapporto sulla condizione dei laureati, nel 2020 il tasso di occupazione, che include anche quanti sono impegnati in attività di formazione retribuita, è pari, a un anno dal conseguimento del titolo, al 69,2% tra i laureati di primo livello e al 68,1% tra i laureati di secondo livello del 2019; tra i laureati magistrali biennali il tasso di occupazione sale al 72,1%, mentre per i magistrali a ciclo unico si attesta al 60,7%.
A tre anni dal conseguimento del titolo il tasso di occupazione raggiunge l’84,9% tra i laureati di primo livello e l’83,9% tra i laureati di secondo livello (86,6% per i laureati magistrali biennali e 77,8%
per i magistrali a ciclo unico).
A cinque anni dal conseguimento del titolo il tasso di occupazione è pari all’88,1% per i laureati di primo livello e all’87,7% per i laureati di secondo livello. Quindi la risposta è sì, si può trovare lavoro con la sola laurea triennale, ma non tutte sono uguali.

Le lauree triennali che danno più lavoro

La situazione occupazionale a un anno dalla laurea triennale è molto diversificata se si considerano i vari gruppi disciplinari.
Il tasso di occupazione dei neolaureati del gruppo informatica e tecnologie ICT è infatti particolarmente elevato (89,2%). Anche tra i laureati del gruppo medico-sanitario si rilevano esiti occupazionali elevati (con un tasso di occupazione dell’85,0%). Le più alte percentuali di disoccupati, sempre a un anno dalla laurea triennale, si rilevano invece nei gruppi arte e design (30,4%), linguistico (29,7%), letterario-umanistico (27,1%), psicologico (26,3%) e politico-sociale e comunicazione (24,8%).

A cinque anni dal titolo triennale si può quasi parlare di piena occupazione per i laureati dei gruppi informatica e tecnologie ICT, ingegneria industriale e dell'informazione e, infine, medico-sanitario: per tutti il tasso di occupazione è superiore al 90%. Tra i laureati dei gruppi arte e design, politico-sociale e comunicazione, letterario-umanistico e linguistico, gli esiti occupazionali sono più modesti, anche se il tasso di occupazione non scende comunque mai al di sotto del 75%. Si osservano invece valori consistenti del tasso di disoccupazione tra i laureati dei gruppi arte e design (15,1%), linguistico (14,2%) e politico-sociale e comunicazione (12,3%); è su valori minimi, invece, tra i laureati dei gruppi informatica e tecnologie ICT, medico-sanitario, ingegneria industriale e dell'informazione (valori al più pari al 3%).

Le lauree triennali che danno uno stipendio più alto

AlmaLaurea ci dice che a un anno dal conseguimento del titolo la retribuzione mensile netta dei laureati di primo livello è pari in media a 1.270 euro, con retribuzioni più elevate associate ai laureati dei gruppi informatica e tecnologie ICT, medico-sanitario e, infine, ingegneria industriale e dell'informazione (rispettivamente 1.425, 1.422 e 1.403 euro).

A cinque anni dal conseguimento del titolo le retribuzioni dei laureati triennali si attestano a 1.469 euro mensili netti, con retribuzioni più consistenti associate ai laureati dei gruppi informatica e tecnologie ICT, ingegneria industriale e dell'informazione (con valori che superano i 1.700 euro), nonché a quelli del gruppo medico-sanitario con 1.558 euro mensili.

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