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La Top 7 delle università italiane per trovare lavoro! articolo

Nuova ricerca condotta da Qs Rankings che stila la classifica delle migliori università italiane che godono di maggiore reputazione dalle aziende.

Un interessante studio condotto da Qs World University Rankings ha scoperto quali sono le migliori università italiane per quanto riguarda l'employer reputation, ossia la reputazione dell'ateneo sul mondo del lavoro.
Sono state intervistate circa 40mila aziende e i risultati sono abbastanza espliciti. C'è da dire che nella classifica globale figurano solamente 4 università italiane nella top 200. A guidare la compagine? Indovinate chi.
Eccovi quindi la classifica delle 8 migliori università italiane per trovare lavoro.

Classifica Migliori Università per trovare lavoro nel 2018

Trovare un lavoro dopo la laurea in questo 2017/2018 è sempre molto difficile. L'istituto QS ha però pubblicato una classifica delle miglior università per trovare lavoro nel 2018 e ben 14 atenei sono italiani. Questa che trovi di seguito è la classifica del 2015 se vuoi sapere tutto sulle università migliori dove trovare lavoro nel 2018 leggi qui:

Bocconi

Non inserita nella classifica globale dello studio condotto da QS, la Bocconi di Milano si aggiudica la prima posizione nella speciale classifica in base alla reputazione delle università tra le aziende. Compare al 32esimo posto nella graduatoria mondiale, prima tra le italiane, con un bel 98.4/100 nella casella 'employer reputation'.
Con più di 1900 possibilità di scambi internazionali, 200 università partner in 50 paesi, 3200 contatti con le aziende europee e mondiali, la Bocconi si conferma l'ateneo più importante in sede di ricerca lavoro. La laurea bocconiana in CV è qualcosa di prestigioso anche all'estero. Forse l'unica che permetta di avere una certa riconoscibilità al di fuori dei confini italiani.
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Politecnico di Milano

La migliore università italiana secondo QS Rankings, si posiziona al primo posto per appetibilità sul mondo del lavoro. Un punteggio sostanzialmente elevato che la porta ad essere uno degli atenei più importanti nel panorama europeo. Punteggio di 89.8/100.
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Università Cattolica del Sacro Cuore

Sul podio tricolore c'è la Cattolica! Al 143esimo posto in questa particolare classica, UniCatt è considerato uno dei migliori atenei italiani da parte delle aziende del settore. Un riconoscimento importante. Curiosità: due università private presenti sul podio. Punteggio più o meno nobile con un 72.4/100.
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Politecnico di Torino

Una delle eccellenze italiane per quanto riguarda corsi di Ingegneria, il Politecnico di Torino è la quarta tricolore in top 200. Punteggio di 64.1/100
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Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Se la reputazione accademica è di livello clamoroso, l'Alma Mater Studiorum di Bologna soffre un po' nelle valutazioni derivanti dalle principali aziende interpellate dallo studio di QS Ranking: punteggio di 62.9/100 contro il clamoroso 87.5/100 nella casella 'Academic Reputation'.
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La Sapienza - Roma

Stesso discorso per La Sapienza di Roma che ripete il successo di reputazione accademica (85.7) e perde 'fascino' tra i datori di lavoro (54.4/100) che peggiora il posizionamento nella classifica globale tra le università migliori del mondo.
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Università Statale di Milano

Chiude la classifica in posizione 363 la Statale di Milano. Punteggio di 43.1/100 nella sezione dedicata alla reputazione sulle aziende.
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Critiche allo studio

E' bene segnalare a tutti come lo studio sia stato messo in discussione da più parti per le nuove ed ulteriori modifiche agli indici utilizzati per stabilizzare la classifica. Come avete potuto vedere dal predente, tutte le università italiane in classifica hanno perso un centinaio di posizioni in un solo colpo.
È ovvio che è impossibile in ogni classifica anche sportive perdere centinaia di posizioni in pochi mesi se non cambiano gli indicatori. Ebbene Qs ha deciso senza confrontarsi con nessuno di cambiare indicatori utilizzando un metodo errato nei principi e nella metodologia.
Queste le parole amari di Giuseppe Novelli, Rettore dell’università Tor Vergata, intervenuto sull'argomento.