C.Galgano
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consigli inizio superioriLiceo e università sono due mondi completamente diversi l’uno dall’altro. si può affermare con certezza che quello accademico è un universo che si differenzia da tutto ciò a cui sei stato abituato durante gli anni della scuola. Certe caratteristiche dell’università ti sembreranno più pratiche e migliori rispetto a quelle del liceo, mentre altre ti potranno mettere un po’ in crisi, soprattutto durante il primo periodo.

Ormai non manca molto all’inizio del nuovo anno accademico e per coloro che si apprestano a mettere piede per la prima volta in un’università è arrivato il momento di approfondire il mondo in cui funziona l’ambiente in cui si stanno per inserire. Per capire meglio com’è organizzata l’università facciamo luce su quelle che sono le differenze rispetto alla scuola superiore.

10. Il rapporto con i professori

Al liceo sei stato abituato ad avere un rapporto più umano con i professori, che ti conoscevano e seguivano passo dopo passo i tuoi successi scolastici. All’università, invece, i professori sono molto più distaccati e il rapporto docente-alunno è pressoché inesistente. Il professore non ti conosce, non sa se e quanto ti sei impegnato con lo studio, non si preoccupa di richiamare la tua attenzione durante le lezioni, né tantomeno è disposto a giustificare qualche tua mancanza causata da problemi personali.

9. L’organizzazione delle lezioni

Le lezioni al liceo sono obbligatorie e gli studenti non possono superare un tetto massimo di ore di assenza, altrimenti rischiano di essere bocciati. All’università l’organizzazione delle lezioni è del tutto differente. In quasi tutte le facoltà, infatti, non c’è l’obbligo di frequenza. Questo vuol dire che puoi essere libero di seguire le lezioni o di studiare autonomamente senza il supporto delle spiegazioni dei professori. Spesso, però, i docenti apprezzano che le aule siano piene di studenti e tendono a premiare con valutazioni più alte gli studenti che si sono dimostrati attivi e partecipi durante le ore di lezione. In ogni caso, la decisione di seguire o meno le spiegazioni spetta solo a te.

8. L’organizzazione degli esami

All’università il periodo degli esami è limitato alle sessioni, che generalmente durano uno o due mesi e durante le quali vengono verificate le conoscenze acquisite durante il semestre di lezioni. Puoi quindi dire addio a verifiche quotidiane e interrogazioni a sorpresa: gli esami universitari si concentrano solo in periodi specifici. Tra gennaio e febbraio si svolge la cosiddetta sessione invernale, tra giugno e luglio quella estiva, e a settembre quella autunnale.

7. Rifiutare il voto

Questa novità è sicuramente una delle più apprezzate dai ragazzi che stanno approcciando per la prima volta con l’ambiente accademico. Mentre al liceo una volta conclusa una verifica o un'interrogazione il voto non può essere rifiutato, all’università, al termine di ogni esame orale o scritto che sia, a ciascuno studente viene data la possibilità di decidere se accettare o meno la valutazione ottenuta (che ricordiamo è espressa in trentesimi e non in decimi). Nel caso di rifiuto la media dei voti non subirà alcuna variazione e avrai l’opportunità di sostenere nuovamente l’esame all’appello successivo.

6. Il metodo di studio

La mole di studio che comporta l’università è più consistente rispetto a quella del liceo. Sebbene gli esami siano limitati al periodo della sessione, non puoi pretendere di studiare il programma di sei mesi il giorno prima della prova. Durante il periodo delle lezioni non bisogna quindi lasciarsi andare ed è necessario organizzare il lavoro in modo intelligente. Certo, non avrai scadenze urgenti, ma procrastinare lo studio è controproducente. All’università la pianificazione del lavoro è essenziale!

5. L’atmosfera in aula

Al liceo eri inserito in un ambiente ristretto, che riuniva tra le 20 e le 30 persone circa. Conoscevi tutti i compagni e l’atmosfera dopo cinque anni era diventata quasi familiare. All’università l’ambiente di lezione è nettamente differente. Le aule sono molto più capienti, perché il numero delle persone che seguono le lezioni può superare anche i 100 studenti. Trovarti tra così tanti ragazzi, inizialmente potrà intimidirti e lasciarti spaesato, ma dopo poco ti renderai conto della facilità con cui è facile stringere legami più o meno forti con i colleghi. Non avrai più un compagno di banco, ma in compenso, considerato l’alto numero di studenti con cui entrerai in contatto, sarai sempre circondato da nuove persone e avrai molte più possibilità di trovare quelle a te più affini.

4. La specificità dello studio

All’università, diversamente rispetto a quanto avviene al liceo, gli insegnamenti sono molto più specifici e orientati verso un obiettivo definito e in linea con i tuoi interessi. Il numero di materie da studiare ogni semestre è nettamente inferiore a quello a cui erai abituato al liceo: generalmente non si va oltre alle 4/5 discipline. Questo perché la preparazione dell’università non ha come obiettivo quello di dare agli studenti un’infarinatura generale in tutte le materie, ma quello di approfondire in modo dettagliato le discipline proprie del corso di studi intrapreso. Ovviamente ci saranno anche materie che ti risulteranno più noiose di altre, ma sicuramente studiare ciò che hai scelto risulta essere molto più stimolante e motivante.

3. Orari delle lezioni

Al liceo eri abituato ad avere orari regolari e rigidi: dal lunedì al venerdì, e per qualcuno anche il sabato, la mattina la si trascorre in classe a seguire le lezioni e il pomeriggio lo si dedica ai compiti, allo studio e al ripasso. All’università gli orari non seguono uno schema ben strutturato. Ti potrà capitare di avere qualche lezione la mattina, altre il pomeriggio, magari con qualche ora libera tra una lezione e l’altra. Ti potrà capitare di dover seguire parecchie ore di lezione ogni giorno, oppure di doverti recare in università a giorni alterni. Le tue giornate non saranno più scandite dal ritmo regolare che caratterizza la scuola, ma questo non sempre è un male.

2. Compiti assenti

Un’altra novità che farà felici molti ragazzi è la totale assenza di compiti durante il periodo universitario. Questo, però, non significa che durante i mesi di lezione si è esentati dallo studio. Di solito gli studenti universitari approfittano del tempo libero per sistemare gli appunti presi a lezione, studiare le sbobine e gli argomenti dell’esame, per non ritrovarsi in sessione con l’acqua alla gola.

1. Indipendenza e libertà

Durante gli anni del liceo i ragazzi sono vincolati a rispettare i tempi e le decisioni dei docenti, che seguono attentamente tutto i loro operato. All’università dovrai imparare a cavartela da solo, ad autogestirti e ad organizzarti autonomamente. All’università gli alunni sono trattati come adulti e quindi devono essere responsabili e dedicare tutto il loro impegno per portare avanti il proprio percorso accademico. L’indipendenza nell’organizzazione dello studio è un traguardo importante e agognato da tutti gli studenti, che attraverso questa nuova condizione impareranno a conoscere i propri limiti e le loro capacità.

Chiara Galgano

Data pubblicazione 18 Agosto 2023, Ore 12:53 Data aggiornamento 18 Agosto 2023, Ore 13:07
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