
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane stava attraversando le strisce pedonali con il suo monopattino quando è stata travolta dalla moto condotta dal ventiduenne che arrivava dal centro cittadino. Mentre si discute a proposito del nuovo codice della strada, di recente approvato dal Consiglio dei Ministri, e che contiene al suo interno nuove norme stringenti proprio sulla circolazione dei monopattini, il sangue torna a scorrere sulle strade italiane
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Trento, incidente mortale: come è avvenuto lo schianto tra il monopattino e la motocicletta
Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, il ragazzo viaggiava a velocità molto elevata e per questo l'impatto è stato particolarmente violento. La sedicenne è stata trascinata per diversi metri, prima di venire scaraventata oltre il muretto di un parcheggio: la colluttazione ha spezzato in due il monopattino. Il motociclista, invece, si è schiantato contro il guardrail.Allertati dallo schianto, le persone della zona hanno subito chiamato i soccorsi; sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia locale, i vigili del fuoco di Cognola e diverse ambulanze: ma nonostante i disperati tentativi di rianimazione, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della ragazza, mentre il ventiduenne è morto dopo l'arrivo all'ospedale Santa Chiara.
In cosa consiste la stretta sui monopattini del nuovo codice della strada
L'ennesima tragedia che testimonia la necessità di un cambio di rotta per garantire la sicurezza di tutti sulle strade. In questo senso viaggia la proposta ideata dal Ministro delle Infrastrutture Salvini sui monopattini, contenuta all'interno del nuovo codice della strada. Se fosse approvato così come è oggi, infatti, il nuovo codice della strada implicherebbe l'obbligo di un casco e di una targa per chi è alla guida di un monopattino. Inoltre, per i proprietari di questi piccoli mezzi scatteranno sanzioni severe nel caso di sosta selvaggia, per la guida contromano e su strade extraurbane trafficate.Il tragico incidente di Trento, però, ci ricorda (se mai ancora ce ne fosse il bisogno) che tra le cause principali degli incidenti stradali c'è anche l'elevata velocità. Ecco perché su questo versante, i sindaci hanno chiesto – e ottenuto - un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro per tutti i guidatori che viaggiano oltre il limite di velocità consentito. Nonché la sospensione della patente di guida, da quindici a trenta giorni, nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione all'interno di un centro abitato.