
Una storia che continua a ripetersi in tante case, ma che in questa circostanza ha un lieto fine: l'intervento dei servizi sociali e della procura ha fatto sì che la ragazza potesse riappacificarsi quasi totalmente con i genitori e ritornare a vivere una vita tranquilla.
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Dall'esorcista per cancellare l'omosessualità
Tutto è iniziato quando la studentessa 16enne ha deciso di raccontarsi in una lettera inviata a un'insegnante della sua scuola. La sua famiglia non accettava che avesse una relazione con un'altra ragazza e avevano iniziato a vietarle di uscire da casa. Come raccontato da La Repubblica, la giovane non era più libera di vestirsi come preferiva e si sentiva fortemente controllata e oppressa. Come se non bastasse, avevano deciso di farle fare degli incontri con un esorcista, auspicando che potesse riuscire a diventare eterosessuale tramite un rito.
Il prete difende la ragazza dai genitori: "Nell'omosessualità non c'è maligno"
A seguito del racconto fatto dalla 16enne alla sua docente, la procura aveva deciso di aprire un caso con l'accusa di maltrattamenti contestata ai genitori. A testimoniare la preoccupante situazione vissuta in casa dalla studentessa era intervenuto nell’indagine anche il sacerdote che aveva spiegato alla pm Barbara Badellino di essere stato chiaro con i genitori: "Non c’è il maligno dietro all’omosessualità. Non si può fare un esorcismo per questo. Io posso solo parlarle per darle un conforto religioso" - aveva risposto il religioso.