
La lista dei trenta cantanti big in gara a Sanremo 2026 è stata resa pubblica dal conduttore e direttore artistico, Carlo Conti, tra sorprese e tante novità. Dalla prima volta per Tommaso Paradiso, al grande ritorno di Raf, fino agli artisti della nuova scena musicale, come Eddie Brock e Nayt.
I cantanti scelti da Conti saliranno sul palco dell’Ariston dal 24 al 28 febbraio per la 76esima edizione del Festival di Sanremo, in onda su Rai1. Ma in attesa di scoprire le canzoni che porteranno, abbiamo curiosato nel loro percorso scolastico: che scuola hanno frequentato e qual è stato il loro rapporto con lo studio?
Ecco le informazioni principali sui protagonisti del prossimo Festival di Sanremo 2026.
Indice
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La scuola dei 30 big
- Tommaso Paradiso
- Chiello
- Fedez e Marco Masini
- Serena Brancale
- Fulminacci
- Ditonellapiaga
- Leo Gassmann
- Sayf
- Arisa
- Tredici Pietro
- Sal Da Vinci
- Samurai Jay
- Malika Ayane
- Luchè
- Raf
- Bambole di Pezza
- Ermal Meta
- Nayt
- Elettra Lamborghini
- Michele Bravi
- J-Ax
- Enrico Nigiotti
- Maria Antonietta e Colombre
- Francesco Renga
- Mara Sattei
- LDA e AKA 7even
- Dargen D’Amico
- Levante
- Eddie Brock
- Patty Pravo
La scuola dei 30 big
Il 14 dicembre, durante la puntata di Sarà Sanremo in diretta su Rai 1, scopriremo i titoli delle canzoni dei trenta cantanti in gara a Sanremo 2026. Ma conosciamo meglio chi sono gli artisti, attraverso il loro rapporto con la scuola.
Tommaso Paradiso
Il percorso di studi e la passione per la filosofia continuano a plasmare la visione artistica e personale di Tommaso Paradiso. Il cantautore romano, classe 1983, si è formato in un liceo classico della Capitale, per poi conseguire la laurea in Filosofia.
Paradiso ha più volte sottolineato il valore della conoscenza, affermando in precedenza all'Ansa che "Studiare rende felici, perché più sai più hai strumenti per cambiare le cose, se non ti piacciono. Più conosci più riuscirai a scegliere la strada giusta". Una dedizione, quella allo studio, che permane nel tempo: come rivelato di recente nel podcast One More Time, l'artista continua tuttora a organizzare simposi filosofici in compagnia di un suo ex professore.
Chiello
Rocco Modello, meglio conosciuto con il nome d'arte Chiello, è un artista di 26 anni la cui formazione ha preso una strada non convenzionale. Dopo aver frequentato il liceo artistico, ha deciso di abbandonare gli studi per dedicarsi alla sua passione per la musica.
Come riportato da TgCom24, le radici della sua ispirazione affondano in realtà molto più indietro nel tempo, risalendo sin dai banchi di scuola media ai grandi autori della letteratura italiana: "Mi arriva dai tempi della Scuola Media, quando ho iniziato a studiare i primi poeti come Ugo Foscolo... mi ricordo che Ungaretti mi colpì in maniera devastante", ha rivelato Chiello.
Fedez e Marco Masini
Federico Lucia, in arte Fedez, classe 1989, ha spesso parlato della sua esperienza al liceo artistico, confermando di essersi ritirato in quarta superiore senza conseguire il diploma.
Come raccontato da lui stesso, la decisione fu presa perché non era "più sostenibile frequentare la scuola" a causa dei "casini già quando ero giovane". Nonostante un tentativo di recuperare gli anni, descritto come una "versione low cost" fallimentare, il rapper ha espresso la sua opinione secondo cui il titolo di studio non definisce "la cultura di un essere umano o il valore", pur ritenendo lo studio importante, e ha concluso affermando di non rimpiangere nulla del modo in cui è andata la sua vita.
Anche il cantautore Marco Masini, 61 anni, ha un passato di studi interrotti: come riporta Il Corriere della Sera, l'artista si era inizialmente iscritto all'Istituto Tecnico Commerciale (Ragioneria) per poi abbandonare. Masini ha poi coltivato la sua formazione musicale studiando da esterno presso il Conservatorio.
Serena Brancale
Per Serena Brancale, classe 1989, la musica è stata sempre un elemento centrale. Come riporta Cosmopolitan, ha studiato violino al Conservatorio ma si è anche diplomata in grafica pubblicitaria all’Accademia di Belle Arti di Bari.
Fulminacci
Fulminacci, classe 1997, nome d’arte di Filippo Uttinacci, ha studiato al liceo classico a Roma. Qualche anno fa nella trasmissione "Le Iene" ha ammesso di aver copiato nei compiti in classe, ma di non fare altrettanto “con versi e melodie, anche perché poi mi scoprono”.
Ditonellapiaga
Ditonellapiaga, nome d’arte di Margherita Carducci, anche lei classe 1997 di Roma, ha sempre avuto le idee chiare. Infatti, ha frequentato il liceo musicale. Dopo il diploma si è laureata al Dams della Link Campus University, seguendo l’indirizzo di Theatre Maker.
Leo Gassmann
Leo Gassmann, figlio e nipote d’arte, è nato a Roma nel 1998. A noi di Skuola.net qualche tempo fa ha raccontato: “Durante i primi anni di liceo ero diverso rispetto a come sono oggi: andavo sempre in presidenza. Ero iperattivo, alle elementari mi ricordo che mi sono lanciato dalla scrivania della maestra di testa”.
Tutto è poi cambiato al terzo anno di liceo classico, grazie a un professore di filosofia “che mi cambiò la vita: da lì ho iniziato ad amare il sapere”. Così “negli ultimi anni ho iniziato a studiare, è maturata dentro di me la paura di arrivare a scuola impreparato e quindi qualcosa sapevo sempre: alla fine sono uscito con il massimo dei voti”. Gassmann alla fine si è diplomato con 96 e successivamente ha preso una laurea in Communication and Psychology.
Sayf
Sayf, nome d’arte di Adam Sayf Viacava, classe 1999, è un rapper nato da madre tunisina e padre italiano, ma sul suo percorso di studi si sa poco. Una cosa è certa, ovvero la passione per la musica, in particolare la tromba, che ha iniziato a studiare alle scuole medie.
Arisa
La cantante Arisa, nome d'arte di Rosalba Pippa (classe 1982), ha più volte sottolineato l'importanza della formazione e della scuola, esprimendo un profondo rammarico per non averne colto appieno il valore durante gli anni della sua giovinezza.
In occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico 2024, l'artista ha riflettuto: "Quando andavo a scuola non ero conscia della fortuna che avevo. Se potessi ritornerei a scuola, quando cresciamo non è facile che qualcuno ci voglia insegnare qualcosa. Le persone che sanno sono luce, sono molto luminose".
Per quanto riguarda il suo percorso di studi, Arisa ha conseguito il diploma presso il liceo pedagogico, nutrendo una particolare passione per le materie letterarie e per l'approfondimento delle vite degli autori di italiano e latino, come abbiamo già raccontato noi di Skuola.net. Nonostante l'iscrizione all'Università, la cantante non è però riuscita a completare gli studi accademici.
Tredici Pietro
Pietro Morandi, in arte Tredici Pietro, figlio del celebre cantante Gianni Morandi, è nato a Bologna nel 1997. Il giovane artista ha conseguito il diploma presso un liceo classico della sua città, ottenendo una votazione finale di 60/100.
Pietro ha poi minimizzato il significato dell'esame stesso: "La Maturità in sé non ha un grande significato. Si dovrebbe, invece, aprire un capitolo sulla scuola, che per me ha rappresentato gli anni più belli della mia vita," ha dichiarato, come riportato da Fanpage.
In un'intervista del 2019, l'artista ha però descritto la scuola come "una bolla magica in cui le responsabilità sono zero", sottolineando l'importanza dei docenti: "Ti accorgi dopo di tutto ed è un peccato", ha aggiunto, riferendosi al ritardo con cui si realizza il valore dei professori.
Sal Da Vinci
Sal Da Vinci, all'anagrafe Salvatore Michael Sorrentino, classe 1969, anche lui figlio d'arte, ha raccontato di aver completato gli studi in età adulta, un obiettivo raggiunto nonostante gli impegni sul palco.
"Ho iniziato da piccolo a lavorare in teatro con mio papà. Non ho mai aperto un libro, ascoltavo e ripetevo", ha svelato Sal durante una puntata del programma di Rai2 "La Fisica dell'Amore". Ha spiegato come, sin dalla terza elementare, la difficoltà di conciliare scuola e lavoro lo portò a frequentare una scuola privata con orari ridotti: "Entravo alle dieci del mattino, uscivo intorno all’una e scappavo in teatro".
Il cantante ha raccontato più volte dei ritmi frenetici di quegli anni: "Frequentavo una scuola privata, mio padre mi veniva a prendere a scuola alle 13.30, mangiavo un panino in macchina, andavo in teatro e facevo tre spettacoli al giorno".
L'interruzione, avvenuta al secondo anno, è stata poi colmata: Sal ha ripreso e terminato gli studi a quarant'anni, persino durante la preparazione al Festival di Sanremo del 2009. "La notte studiavo e il giorno dopo c’era la mia esibizione e la promozione", ha confessato l'artista.
Samurai Jay
Samurai Jay, nome d’arte di Gennaro Amatore, classe 1998: non è stato reso pubblico il suo titolo di studio e la scuola frequentata.
Malika Ayane
La cantante Malika Ayane (classe 1984) ha recentemente condiviso un dettaglio intimo e significativo del suo percorso personale, riportato in un'intervista al settimanale Io Donna: "Venivo dal linguistico, per superare l’esame mi sono iscritta in un istituto privato per perito aziendale," ha raccontato la cantante.
Nonostante l'approccio "superpratico" fosse distante dalla sua preparazione umanistica, Malika Ayane ha comunque superato l'esame con una votazione di 80/100. Questo traguardo personale si affianca alla sua precoce formazione musicale, iniziata sin dalle scuole medie presso il rinomato Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi.
Luchè
Luchè, nome d’arte di Luca Imprudente, classe 1981, arriva da una famiglia di insegnanti. Si è diplomato, come ha raccontato a One More Time, e successivamente si è iscritto all’università a Napoli. L’esperienza da studente universitario però è stata molto breve: ha seguito una sola lezione di economia.
Raf
Raf, nome d’arte di Raffaele Riefoli, classe 1959, si è diplomato a Firenze al liceo artistico, dopo essersi trasferito a 17 anni dalla Puglia. Dopo il diploma si è poi iscritto alla facoltà di architettura.
Bambole di Pezza
Le Bambole di Pezza sono una rock band milanese composta da un team tutto al femminile. Al momento non si conoscono dettagli sui loro titoli di studio e il rapporto con la scuola.
Ermal Meta
L'artista italo-albanese Ermal Meta (classe 1981) ha condiviso la toccante esperienza della sua integrazione in Italia durante la partecipazione al concerto del Primo Maggio 2024. Le sue frasi hanno raccontato anche dei suoi primi giorni di scuola:
"Il mio primo mese nella scuola italiana è stato veramente difficile. Non capivo niente di quello che si diceva in classe. Non capivo i compagni, non capivo i professori," ha raccontato Ermal, sottolineando il grande sforzo necessario per recuperare: "Mi sono dovuto impegnare tanto per recuperare, al punto da addormentarmi sui libri. E per fortuna mi è stata data la possibilità di mettermi al passo con gli altri”.
Il suo percorso di studente lo ha visto poi diplomarsi e frequentare l'università, senza però conseguire la laurea.
Nayt
Il rapper Nayt, pseudonimo di William Mezzanotte (classe 1994), ha espresso forti critiche riguardo all'attuale sistema scolastico italiano. Nonostante l'artista, autore del brano "Scuola", non abbia reso noto il suo percorso di studi, ha voluto condividere la sua personale e netta opinione sul panorama formativo. Noi di Skuola.net avevamo già riportato le sue parole: ”In generale c’è un intontimento e un’anestesia generale parecchio presente. In ‘C**zi miei‘ parlo anche del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dove c’è una visione antiquata”, secondo Nayt.
In un'intervista concessa a La Stampa, l'artista ha rincarato la dose: ”Mi rendo conto che i governi non stanno al passo con i tempi, non riescono a capire la tecnologia e come i giovani stanno dentro alla tecnologia. Quando il ministro dell’Istruzione e del Merito si concentra più sull’autorità dei professori che va riacquistata facendo fare agli studenti lavori sociali o parla di umiliazione come strumento di crescita, mi girano un po’ e penso che sia un sistema demoralizzante per i giovani”.
Elettra Lamborghini
Elettra Lamborghini, classe 1994, ha parlato della sua idea di scuola al prof-influencer Vincenzo Schettini: “Quando ho visto il tuo primo video ho detto: ‘se avessi avuto un prof come te avrei studiato molto di più’. La differenza la fa il professore. Tu si vedeva proprio che lo facevi con amore. Adesso i ragazzi sono molto più esuberanti. Tu sei talmente sicuro di te che te ne freghi. Io starei ore a guardarti e ascoltarti”.
Sulla sua carriera scolastica, invece, ha raccontato: “Io ho avuto grandissimi traumi a scuola, forse per il mio cognome. Mi hanno fatta sentire come fossi una cretina. Io penso di essere una persona intelligente. Per il mio cognome avevano un pregiudizio. Ho avuto una preside molto carina però, ho un bel ricordo di lei, mi ha tenuta a cuore”.
Elettra pare abbia frequentato il liceo linguistico per poi proseguire i suoi studi all’università, ma una volta arrivato il successo ha deciso di lasciare.
Michele Bravi
Michele Bravi, classe 1994, è stato uno studente modello del liceo classico, ottenendo il diploma con 100 e lode. Tuttavia, la sua carriera scolastica è stata caratterizzata anche da un temperamento ribelle.
Come riportato dal Corriere della Sera, l'artista manifestava con passione le sue contestazioni verso gli insegnanti che, a suo giudizio, non si dimostravano all'altezza come "maestri di vita".
Intervistato da Skuola.net, Bravi ha ulteriormente spiegato questo dualismo: “Cercavo di dimostrare la mia indipendenza e avevo i miei litigi standard con i professori. Comunque ho avuto sempre un grande senso del lavoro, ero un secchione. Sedevo quasi sempre in fondo perché, essendo molto secchione, avevo un po’ il bisogno di fare confusione durante le ore di lezione. I prof si fidavano di me perché sapevano che facevo il mio dovere. A volte, quando avevo le mie giornate ‘no’, leggevo libri invece”.
J-Ax
Alessandro Aleotti, noto al pubblico come J-Ax, 53 anni, ha raccontato più volte della sua difficile esperienza scolastica all'istituto tecnico industriale, segnata da episodi di bullismo.
Il rapper milanese ha rivelato in varie interviste che la sua vita fu "salvata" da una professoressa di italiano anticonformista: “Era una signora distinta di una certa età che quando entrava in classe diceva cose tipo ‘ciao s****i, quest’anno io vi s***o a tutti’. Noi, ovviamente, morivamo dal ridere. Non avevamo mai sentito qualcuno in una posizione di autorità, qualcuno che ci doveva insegnare, essere così divertente e irriverente. Ci faceva sdraiare sui banchi mentre faceva lezione. Ci aveva anche unito come classe. Era come ‘L’attimo fuggente‘. Per questo motivo studiare italiano piaceva a tutti nella mia classe. Piaceva pure a me”.
Enrico Nigiotti
Enrico Nigiotti, classe 1987, è stato uno studente del liceo classico. A "Rolling Stone" ha raccontato un epidosio di quegli anni tra i banchi: “Non sono mai stato bocciato ma sono stato pure il primo credo in Italia a barare nei compiti in classe utilizzando il cellulare. La mia mamma prendeva le ferie per stare a casa e mandarmi le versioni in latino e greco via sms. Io le mandavo la prima frase e l’ultima, lei cercava la versione e me la rimandava tradotta”.
“Ne ho fatte parecchie per diplomarmi senza studiare troppo. Ricordo che avevo un professore di greco cieco da un occhio. Quando mi interrogava mi mettevo sempre dal lato dove non vedeva, così guardavo gli appunti che avevo senza che lui se ne accorgesse. Col tempo che impiegavo per ingegnarmi a non studiare avrei potuto studiare tranquillamente”.
Maria Antonietta e Colombre
Maria Antonietta e Colombre, nomi d’arte di Letizia Cesarini e Giovanni Imparato, sono rispettivamente classe 1987 e 1982.
Qui la scuola è diventata persino professione. Colombre, infatti, è un docente di lettere e nel 2018 ha raccontato a Fanpage: “Insegno, ma da quando è cominciato il tour no, perché non riesco, sono molto impegnato. Appena mi fermo, però, se dovesse ricapitare una supplenza, all’ultimo, perché no”.
“Con l’esperienza che ho avuto a scuola ho capito che quando scrivi qualcosa che va fuori la tua casa, non puoi, nelle canzoni come a scuola, dire delle cose false, con te stesso e con gli altri, quindi questa esperienza mi ha aiutato a essere diretto e ancora più sincero nelle cose da dire, senza giocare a nascondino sotto formule allegoriche”.
Del passato studentesco di Maria Antonietta, invece, si sa poco o nulla.
Francesco Renga
Francesco Renga, nato Pierfrancesco, classe 1968, come riporta Il Messaggero, si è diplomato al liceo scientifico. Il futuro di Renga, per suo padre, era la Guardia di Finanza, per questo lo avrebbe spronato a partecipare al concorso per entrare nell’Accademia.
Nonostante avesse superato la selezione, però, ha preferito iscriversi alla facoltà di Economia e commercio e, dopo un anno, si è trasferito all’Istituto Europeo di Design a Milano, nel corso di Art Director, prima di abbandonare definitivamente gli studi per dedicarsi alla musica.
Mara Sattei
Mara Sattei, nome d’arte di Sara Mattei, classe 1995, ha studiato al liceo linguistico. A La Repubblica ha raccontato la sua vita negli anni da studentessa: “La scuola mi ha sempre supportato. Ho fatto il liceo linguistico, ero fan dei Tokyo Hotel e ho voluto studiare tedesco, avevo un preside che credeva in me. Passavo tanto tempo a suonare nell’auditorium. Penso sia importantissimo per le nuove generazioni sentirsi appoggiati”.
LDA e AKA 7even
LDA, nome d’arte di Luca D’Alessio, figlio del cantante Gigi, classe 2003, è uno dei tanti studenti che hanno fatto gli esami di maturità al liceo scientifico, nel 2021, in epoca Covid, come scrive Il Mattino. Nel programma "Le Iene" ha anche raccontato di essere stato bullizzato perché “figlio di”.
AKA 7even, pseudonimo di Luca Marzano, è classe 2000, e anche lui si è diplomato nel 2021, con 72, a quanto pare al liceo musicale. “Studiavo nel van, tra un Instore e l’altro”, ha detto, come riportato da SkyTg24.
Dargen D’Amico
Dargen D’Amico, nome d’arte di Jacopo Matteo Luca D’Amico, classe 1980, ha frequentato un liceo classico di Milano. La sua arte musicale è nata proprio durante gli anni della scuola con un suo compagno di classe, Gué Pequeno, e assieme Jake La Furia, con cui ha fondato i Sacre Scuole.
Levante
Levante, nome d’arte di Claudia Lagona, classe 1987, a Il Corriere della Sera ha detto: “Ho frequentato il liceo linguistico, poi mi sono iscritta a Economia, convinta da mia sorella, ingegnere. Dopo due mesi passo a Lettere. Dopo 10 esami e scarso rendimento mia mamma dice: pensaci, forse è il caso che molli tutto e provi a fare la cantante”.
Forse la mamma non sbagliava, infatti sui social, nel 2015, ha scritto: “Ho smesso di andare all’università perché mi mancava il coraggio”.
Eddie Brock
Eddie Brock, nome d’arte di Edoardo Iaschi, classe 1997, ha raccontato a Il Corriere della Sera di aver studiato al liceo classico. Dopodiché ha iniziato l’università: “Ma mi sono reso conto che non era il percorso giusto per me. Già dal secondo anno di liceo la mia idea era quella di fare musica, per fortuna però i miei genitori mi hanno convinto a finire il percorso scolastico”.
Patty Pravo
Patty Pravo, nome d’arte di Nicoletta Strambelli, classe 1948, è l’unica artista che ha attraversato più epoche musicali e della scuola. Qualche mese fa a Vincenzo Schettini ha raccontato: “A tre anni ho iniziato a studiare pianoforte. Alle elementari ho avuto una maestra meravigliosa. Invece di farci cantare la preghierina ci faceva cantare la Marsigliese. Ci portava a vedere chiese e pitture”.
“Ha influito sulla mia visione dell’arte? Assolutamente sì. A me studiare piaceva, soprattutto quando hai maestri del genere è molto più semplice. Ero una bambina libera”, ha aggiunto.
Da bambina Patty Pravo era ribelle, pare che abbia battuto ogni record di fuga da un collegio privato: 3 volte in una settimana. Il Conservatorio arriva all’età di 10 anni, dove studia pianoforte, mentre fuori corso studia per direzione d’Orchestra. All’età di 17 anni, dopo la morte del nonno, lascia Venezia per soggiornare prima a Londra e poi a Roma.